Ricoveri psichiatrici minorili in liguria, appello per reparto dedicato ai giovani tra 14 e 16 anni

Ricoveri psichiatrici minorili in liguria, appello per reparto dedicato ai giovani tra 14 e 16 anni

In Liguria nel 2024, 118 minori oltre i 14 anni sono ricoverati in reparti psichiatrici per adulti; il garante Doriano Saracino chiede un reparto dedicato e strutture adeguate per adolescenti.
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In Liguria, oltre 100 minori psichiatrici sopra i 14 anni sono ricoverati con adulti, creando rischi; il garante Doriano Saracino chiede reparti dedicati e comunità specifiche per adolescenti, oltre a soluzioni per il sovraffollamento carcerario. - Gaeta.it

Ogni anno più di cento minori in Liguria finiscono nei reparti di psichiatria insieme agli adulti. Nel 2024, i casi sono stati 118. Il motivo principale è che all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, superati i 14 anni, non si può più restare ricoverati. Di conseguenza, ragazzi molto giovani si trovano a condividere stanze con pazienti adulti, spesso con problemi più gravi e diversi. Per questo motivo il garante regionale dei diritti delle persone soggette a misure restrittive Doriano Saracino ha chiesto di creare un reparto dedicato almeno alla fascia 14-16 anni.

La situazione dei ricoveri psichiatrici per minori in liguria

Il problema nasce dalla struttura del sistema sanitario: il Gaslini, importante centro pediatrico a Genova, non accoglie più i pazienti una volta raggiunti i 14 anni di età. Questo impone ai giovani con problemi psichiatrici di essere ricoverati insieme agli adulti. In Liguria, nel 2024, sono stati 118 i minori in questa condizione, una cifra significativa che evidenzia un vuoto nel trattamento delle fasce di età adolescenti. I rischi per la salute mentale e la sicurezza dei pazienti sono evidenti, perché convivono con persone con disturbi diversi e con un’età molto più alta.

Il garante regionale Doriano Saracino ha sottolineato l’urgenza di un reparto specifico per adolescenti tra i 14 e i 16 anni. Questo reparto dovrebbe accogliere i giovani in difficoltà psichiatriche senza esporli alla convivenza con pazienti adulti. Si tratta di una fascia di età delicata, in cui le esigenze terapeutiche e umane non possono essere trascurate. In particolare, separare questi pazienti consente di intervenire con strategie più mirate e ambienti più adatti al loro sviluppo.

L’appello per strutture e comunità adattate ai minori con problemi psichiatrici e di giustizia

La richiesta del garante estende l’attenzione oltre l’ospedale. Saracino ha chiesto la creazione di comunità dedicate ai giovani autori di reato con problematiche psichiatriche. Queste strutture, specifiche per adolescenti, dovrebbero lavorare a stretto contatto con le agenzie educative che seguono i ragazzi, per garantire anche un supporto sociale e educativo oltre al sanitario.

L’obiettivo è fornire un percorso di cura e reinserimento che non si limiti solo ad ospitare, ma che favorisca il recupero e la protezione dei diritti dei minori. Anche il potenziamento delle neuropsichiatrie infantili è stato indicato come necessario per offrire risposte più efficaci a questi pazienti. L’attenzione del garante si estende a tutte le persone sottoposte a limitazioni di libertà, non solo ai detenuti. In questo senso, la sua funzione diventa un punto di collegamento fra istituzioni e fragilità invisibili, un ruolo chiave per monitorare condizioni di vita difficili.

La riduzione dei minori autori di reato e il cambiamento demografico

Dai dati presentati emerge che nel 2024 la Liguria ha registrato una diminuzione significativa nel numero di minori presi in carico dai servizi per la giustizia minorile. Sono stati 241 i nuovi casi, con una flessione del 43% rispetto all’anno precedente. Un dato importante, che indica una contrazione degli ingressi in percorso penale. Tuttavia, c’è un elemento nuovo: per la prima volta, il numero dei minori stranieri seguiti ha superato quello degli italiani.

Questa inversione dei numeri segnala cambiamenti nella composizione sociale e nelle dinamiche delle comunità locali. Il servizio socio-sanitario deve quindi adattarsi a queste trasformazioni per rispondere alle esigenze di un gruppo sempre più variegato. Non si tratta solo di gestione del disagio, ma anche di intercettare specificità culturali, linguistiche e sociali che possono influire sul percorso di recupero o sul sostegno.

Critiche e proposte sul sovraffollamento carcerario in liguria

Nel campo del sistema penitenziario, la relazione del garante evidenzia invece che gli istituti penitenziari della Liguria ospitano più detenuti rispetto alla capienza regolamentare. Su un numero massimo previsto di 1.051 posti, i detenuti superano questa soglia. La situazione di sovraffollamento influisce negativamente sulle condizioni di vita e di lavoro di operatori e detenuti.

Saracino ha avanzato la proposta di un indulto per le pene residue inferiori a due anni, che permetterebbe di scarcerare circa 450 persone. Questa misura alleggerebbe la pressione sulle carceri, migliorando l’ambiente e l’organizzazione. A oggi emergono problemi come la qualità del vitto e l’uso di schermature alle finestre, che in alcuni istituti penalizzano la ventilazione naturale e la vista, aggravando la situazione.

Questi aspetti, raccolti in oltre 370 colloqui con i detenuti, mostrano la necessità di intervenire sia sulle condizioni strutturali che sul rispetto della dignità delle persone incarcerate. Il garante ricorda come la funzione di tutela si estenda a tutte le persone con restrizioni della libertà, includendo attenzione anche alle situazioni sanitarie e sociali meno visibili.

“La funzione del garante è un punto di collegamento fra istituzioni e fragilità invisibili,” ha sottolineato Doriano Saracino.

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