Ricorso contro il via per impianto gnl a Pesaro: appuntamento al 5 maggio

Ricorso contro il via per impianto gnl a Pesaro: appuntamento al 5 maggio

Il 5 maggio sarà depositato un ricorso straordinario al presidente della Repubblica contro la Valutazione di Impatto Ambientale sull’impianto GNL a Tombaccia, Pesaro, promosso da comitati e associazioni ambientaliste.
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Il 5 maggio sarà presentato un ricorso contro la Valutazione di Impatto Ambientale dell’impianto di liquefazione gas naturale a Pesaro, promosso da comitati ambientalisti preoccupati per rischi sanitari e ambientali, con un confronto in corso con l’amministrazione locale. - Gaeta.it

Il prossimo 5 maggio sarà depositato un ricorso straordinario al presidente della Repubblica contro il via libera alla Valutazione di Impatto Ambientale sull’impianto di liquefazione di gas naturale previsto nella zona Tombaccia a Pesaro. Questa vicenda, seguita con attenzione da mesi, ha acceso il dibattito tra cittadini, associazioni e istituzioni locali. Il progetto solleva preoccupazioni per le ricadute sulla salute e sull’ambiente, soprattutto per la vicinanza con aree residenziali della città marchigiana.

Il ricorso contro la valutazione di impatto ambientale: chi sono i promotori

Il ricorso in programma il 5 maggio arriva dopo una serie di iniziative che hanno coinvolto la comunità di Pesaro. A promuovere il documento, corredato da una sostanziosa raccolta di prove tecniche, scientifiche e normative, sono il comitato “Pesaro: no gnl” e l’associazione “Iniziativa per l’Europa e l’Ambiente“. Entrambe le realtà ambientaliste hanno voluto presentare in modo formale le proprie opposizioni all’approvazione rilasciata dal Ministero dell’Ambiente. L’avvocato Andrea Filippini offre assistenza legale al ricorso. Filippini è noto per aver seguito altre cause legali in materia ambientale, e questa esperienza si riflette nella struttura articolata del dossier.

Relazione scientifica e documentazione di supporto

Una relazione firmata dal comitato etico scientifico di Europa Verde, guidato dal professore Sergio Ulgiati, integra la documentazione. Il report analizza criticamente gli elementi ambientali legati al progetto. L’iniziativa mostra così come il ricorso non sia solo una protesta popolare, ma si basi anche su dati e osservazioni tecniche specifiche, dando peso a ragioni di natura scientifica. “Il ricorso si fonda su un’approfondita analisi tecnica che evidenzia criticità ambientali non valutate adeguatamente”, afferma il comitato etico scientifico.

Le contestazioni dei cittadini e le iniziative pubbliche a Pesaro

Da mesi, il progetto per l’impianto GNL suscita contestazioni forti tra residenti e associazioni locali. I cittadini hanno promosso vari incontri pubblici per far emergere dubbi e paure legate alla realizzazione dell’infrastruttura. Le proteste si sono tradotte anche in raccolte firme e azioni informative mirate a sensibilizzare la comunità sul tema. La zona Tombaccia, scelta per il sito dell’impianto, dista poco da quartieri abitati, cosa che alimenta timori riguardo alla possibile esposizione a rischi industriali e effetti negativi sull’ambiente circostante.

Principali preoccupazioni sollevate

Le questioni sollevate riguardano in particolare la valutazione dei rischi a livello sanitario e di sicurezza industriale, giudicati insufficienti o sottostimati nelle documentazioni ufficiali. La pressione dei residenti ha portato a una mobilitazione costante che punta a bloccare o quantomeno rivedere il progetto. “Non possiamo permettere che la salute dei cittadini venga messa a rischio per interessi economici”, hanno dichiarato i rappresentanti del comitato locale.

Il confronto tra comitato e amministrazione comunale

Il 5 maggio, contemporaneamente al deposito del ricorso, una delegazione del comitato “Pesaro: no gnl” incontrerà il sindaco Andrea Biancani, l’assessora all’ambiente Maria Rosa Conti e tecnici comunali. Lo scopo è discutere delle criticità esposte nella lettera aperta protocollata il 22 aprile, durante la giornata della terra.

Dialogo e richieste del comitato

La comunicazione ufficiale del comitato mostra un atteggiamento pronto al dialogo, pur ribadendo le riserve già espresse durante tutto l’iter autorizzativo. I principali nodi restano la valutazione dei rischi e gli effetti ambientali a lungo termine, temi giudicati ancora insufficientemente approfonditi. Questo confronto punta a fare chiarezza su alcuni aspetti tecnici, sollevati più volte dalla popolazione, e a cercare soluzioni o garanzie per mitigare i potenziali danni.

Nelle scorse settimane, l’amministrazione ha dimostrato apertura al confronto, ma la tensione tra richieste ambientaliste e esigenze del progetto continua. L’esito del ricorso e degli incontri avrà impatto importante sulla definizione del futuro dell’impianto a Pesaro.

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