Riconoscimento e memoria: l'80° anniversario dell'eccidio di Sabbiuno, un momento di storia e riflessione

Riconoscimento e memoria: l’80° anniversario dell’eccidio di Sabbiuno, un momento di storia e riflessione

Commemorato a Sabbiuno l’80° anniversario dell’eccidio di cento antifascisti, con un appello alla memoria storica e all’impegno per la giustizia sociale e la democrazia.
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Riconoscimento e memoria: l'80° anniversario dell'eccidio di Sabbiuno, un momento di storia e riflessione - Gaeta.it

Nel cuore dell’Emilia-Romagna, a Sabbiuno, si è celebrato un evento che non solo riporta alla memoria un triste capitolo della nostra storia, ma rappresenta anche un richiamo all’importanza della libertà e della democrazia. Il 14 dicembre 2024 segnerà il 80° anniversario dell’eccidio di cento antifascisti e partigiani, segnando un periodo di dolore e sacrificio che ha contribuito a plasmare l’Italia di oggi. Durante la cerimonia commemorativa, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale, ha sottolineato la necessità di onorare questi eroi attraverso un impegno attivo verso la giustizia sociale e l’uguaglianza.

La cerimonia di commemorazione al Sacrario di Sabbiuno

La cerimonia si è tenuta al Sacrario di Sabbiuno, un luogo simbolico che custodisce la memoria di quei martiri. Il presidente De Pascale era accompagnato da figure di spicco come il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e la presidente dell’Anpi di Bologna, Anna Cocchi. Insieme, hanno reso omaggio ai partigiani che sacrificarono le loro vite tra il 14 e il 23 dicembre 1944, quando furono trucidati dai militari tedeschi. Un gesto di rispetto e di gratitudine verso coloro che hanno lottato per la libertà, nonostante le difficoltà dell’epoca. Le vittime, con i loro corpi gettati nei calanchi, sono state recuperate solo nel 1945, dopo la Liberazione, e solo 58 di loro hanno potuto ricevere un nome, simboleggiando quanto siano stati obliati nella storia.

Un impegno attivo per la memoria e il futuro

Durante il suo intervento, De Pascale ha annunciato importanti misure per il prossimo anno, in occasione degli 80 anni della Liberazione. La Regione intende promuovere la Legge per la Memoria del Novecento, unica nel suo genere, approvata nel 2016 in collaborazione con l’Anpi. Questa iniziativa prevede un finanziamento straordinario di 400mila euro per 59 progetti dedicati alla valorizzazione della memoria, con l’obiettivo di rendere visibili e vissuti i luoghi significativi della Resistenza. Questo sforzo rappresenta un passo avanti per educare le nuove generazioni e per garantire che gli orrori del passato non possano mai ripetersi.

L’importanza della memoria storica

Il presidente De Pascale ha messo in evidenza il legame tra la memoria e l’identità collettiva, sottolineando che senza una conoscenza profonda delle esperienze passate, la società rischia di ripetere i suoi errori. L’Emilia-Romagna, infatti, ha subito gravi perdite e sofferenze durante la lotta di Liberazione e ha costruito la propria identità rifiutando ogni forma di fascismo e totalitarismo. La memoria storica non è solo un dovere, ma un valore da trasmettere, affinchè il sacrificio di chi ha combattuto per la libertà venga riconosciuto e celebrato in modo adeguato.

La commemorazione dell’80° anniversario dell’eccidio di Sabbiuno diventa così un’importante riflessione sul passato e un forte appello alla responsabilità presente e futura.

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