La recente valutazione delle guide enologiche di riferimento segna un traguardo importante per i vini dell’Alto Adige. Le pubblicazioni più prestigiose, come Decanter e Falstaff, hanno rilasciato 145 punteggi massimi ai produttori locali, evidenziando una crescita significativa rispetto ai 99 punteggi assegnati nel 2024. Questa notorietà non solo celebra la qualità dell’enologia altoatesina, ma testimonia anche l’evoluzione e la varietà che contraddistinguono questa regione vinicola.
Prestigio delle guide enologiche
L’importanza delle guide enologiche per i viticoltori e gli enologi è indiscutibile, poiché offrono una sorta di certificazione di qualità. L’attesa per le nuove edizioni delle guide è palpabile nel settore vitivinicolo, e i recenti risultati hanno sorpreso positivamente i produttori. Andreas Kofler, presidente del Consorzio Vini Alto Adige, ha espresso soddisfazione per i nuovi traguardi raggiunti. Nonostante il numero complessivo di punteggi massimi assegnati sia significativamente aumentato, Kofler ha rimarcato la gioia nel vedere che sempre più produttori locali ricevono riconoscimenti eccellenti.
Il numero crescente di valutazioni è un chiaro indicativo della crescente attenzione e apprezzamento nei confronti dei vini dell’Alto Adige. L’anno scorso, soltanto 29 produttori erano stati premiati, mentre quest’anno sono stati ben 38 a ricevere i massimi riconoscimenti. La varietà dei vini premiati ha raggiunto quota 105, segnando un incremento di oltre il 50% rispetto ai 68 vini riconosciuti nel 2024.
I leader del settore
Tra i pochissimi presidenti dei consorzi di vino, Kofler ha evidenziato le diverse cantine che si sono distinte in questo frangente. In testa alla classifica si trova la Cantina Terlano, con ben 19 punteggi massimi, seguita dalla Cantina Tramin con 11 e dalla Cantina Produttori San Michele Appiano, che ne ha ottenuti 10. Altre cantine degne di nota includono la Tenuta Alois Lageder, che ha ricevuto 9 valutazioni eccellenti, e la Cantina Girlan con 8. Anche altri noti produttori come Manincor, Elena Walch e Nals Margreid hanno raggiunto 7 riconoscimenti.
Questa marcata differenziazione nel numero di premiati è sintomatica di una viticoltura locale vivace e in continua espansione. Non solo i produttori crescono numericamente, ma anche la qualità dei vini si raffina, avvicinando sempre più l’Alto Adige ai mercati internazionali. La varietà di vitigni presenti contribuisce a questo successo, confermando la regione come un territorio enologico di prima fascia.
La diversità dei vitigni altoatesini
La specificità dell’Alto Adige emerge non solo nel numero di produttori, ma soprattutto nella diversità di vitigni che vengono utilizzati. Tra i 105 vini premiati, ben 15 varietà diverse sono state riconosciute con punteggi massimi. Questo aspetto è un fattore cruciale che sta facendo sì che questa regione vinicola guadagni l’apprezzamento di esperti e appassionati di vino in tutto il mondo.
Seppur i vini bianchi rappresentino una parte maggiore della produzione, il Pinot Nero guida la classifica con 20 punteggi massimi, mentre il Chardonnay e il Sauvignon Blanc seguono con 18 e 13 rispettivamente. La produzione di vini bianchi è prevalente, con 58 vini bianchi che hanno ricevuto 80 valutazioni eccellenti, al contrario di 42 vini rossi che hanno ottenuto 55 punteggi massimi. Anche i vini dolci sono stati nuovamente valorizzati, con 5 di essi che hanno meritato 10 punteggi massimi.
Riconoscimenti speciali
Il 2025 si è rivelato un anno di festeggiamenti per due produttori altoatesini, che si sono distinti per punteggi eccezionali. La Cantina Terlano ha ottenuto il punteggio perfetto di 100 punti per il suo 2021 Terlano Primo Grande Cuvée Alto Adige DOC, che è stato anche scelto come “miglior vino bianco” nell’edizione di quest’anno della guida Falstaff. Allo stesso modo, il “Best in Show” è stato conferito alla Cantina Andriano per il suo 2022 Gewürztraminer Passito Juvelo Alto Adige DOC. Questi riconoscimenti non solo elevano ulteriormente la reputazione della viticoltura altoatesina, ma confermano anche l’impegno e la passione con cui i produttori locali lavorano per raggiungere standard sempre più elevati.