Il piccolo borgo di Leonessa, ai piedi del monte Terminillo in provincia di Rieti, si prepara a ospitare dal 27 al 29 giugno una festa che rievoca un’antica tradizione risalente al XVI secolo. Il palio del velluto, intitolato all’antica arte della tessitura locale, torna a rivivere dopo secoli, proponendo un evento ricco di tornei, spettacoli e cerimonie in costume. Questo appuntamento richiama attenzione non solo per il valore storico ma anche per la partecipazione dei diversi rioni, chiamati sesti, che si sfidano in prove di abilità e forza. La manifestazione rappresenta un’occasione per immergersi nella storia e nella cultura di una realtà montana che conserva intatto il legame con il suo passato.
Storia e origini del palio del velluto a leonessa
Le prime testimonianze scritte riguardanti il palio del velluto risalgono al 1464. Il nome trae origine dall’importante tradizione tessile che caratterizzò Leonessa per molti secoli. Nel corso del tempo, il palio divenne un evento molto sentito dalla comunità, celebrato durante le feste patronali dedicate a santi Pietro e Paolo. La manifestazione però subì una brusca interruzione nel 1557, quando scontri tra il pubblico provocarono la morte di quattro persone. Per questo motivo, le autorità decisero di proibire ogni celebrazione in tal senso. Il richiamo al passato fu ripreso nel 1997, quando l’amministrazione comunale riuscì a riportare in vita la tradizione, inserendo nella festa il ricordo dell’ingresso a Leonessa di Margherita d’Austria, duchessa di Parma e figlia dell’imperatore Carlo V. La duchessa, infatti, ricevette il feudo di Leonessa dal padre, e la sua figura è divenuta simbolo della continuità storica della città.
Le attività principali durante i tre giorni di festeggiamenti
Il palio prende il via venerdì 27 giugno con l’evento “Manducando”, un percorso gastronomico ispirato ai sapori rinascimentali che attraversa le vie del centro storico. Nel pomeriggio si svolge il corteo storico che vede protagonisti i diversi sesti del borgo vestiti in costumi d’epoca, mentre la giornata si conclude con il primo turno del torneo di pallagrossa. La pallagrossa è un’antica disciplina sportiva che, praticata da squadre dei sei rioni, mostra abilità fisica e strategia. Sabato 28 sono in programma le successive partite di pallagrossa e la gara del pane, che consiste in una sfida tra i sesti per realizzare il miglior prodotto da forno, secondo ricette tradizionali. Parallelamente, lungo le strade si susseguono spettacoli di artisti di strada e continua il percorso gastronomico. La sera è dedicata a un secondo corteo storico, questa volta accompagnato dalle fiaccole e da uno spettacolo pirotecnico che illumina le piazze del paese, conferendo un’atmosfera suggestiva.
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La domenica conclusiva tra cerimonie religiose, cortei e giostra finale
Domenica 29 giugno, alle 11, la giornata si apre con una messa in abiti d’epoca. Vi partecipano i priori e i rappresentanti dei sei sesti, ciascuno accompagnato dal proprio gonfalone. Questo momento unisce religione e tradizione, sottolineando il legame profondo tra la comunità e la sua storia. Nel pomeriggio si ripete il corteo storico alle 16, seguito dalla giostra del velluto, una competizione equestre che lega i sesti nella sfida finale. Al termine della giostra viene proclamato il vincitore del palio. Alle 19 si apre la visita guidata alla chiesa di San Francesco, un edificio storico particolarmente caro alla città. La serata si chiude con un altro spettacolo pirotecnico che sfrutta luci ed effetti scenici, per salutare le giornate di festa e richiamo al passato. L’evento si conferma una manifestazione di interesse per chi vuole scoprire usanze e tempi remoti di una comunità che li custodisce con cura.