Richiesta urgente di équipe dedicate al diabete di tipo uno nei servizi sanitari di potenza

Richiesta urgente di équipe dedicate al diabete di tipo uno nei servizi sanitari di potenza

La presidente dell’Associazione genitori e giovani diabetici Rosanna Petrocelli denuncia le carenze dell’Azienda sanitaria di Potenza nella gestione continuativa del diabete di tipo uno in Basilicata.
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In Basilicata, l'Associazione genitori e giovani diabetici sollecita la creazione urgente di un team specializzato per garantire assistenza continuativa e integrata ai pazienti con diabete di tipo uno, denunciando carenze organizzative e di personale nell'Azienda sanitaria di Potenza. - Gaeta.it

Nel contesto sanitario della Basilicata emerge una forte esigenza di organizzare rapidamente un team specializzato in grado di seguire con continuità i pazienti affetti da diabete di tipo uno. L’appello è arrivato dalla presidente dell’Associazione genitori e giovani diabetici , Rosanna Petrocelli, che ha sottolineato le carenze attuali nei servizi dell’Azienda sanitaria di Potenza e la necessità di una risposta concreta per assistere bambini, adolescenti e adulti colpiti dalla malattia.

Assistenza continuativa per il diabete di tipo uno: una necessità ancora insoddisfatta

Il diabete di tipo uno è una patologia autoimmune che richiede un controllo costante e un’assistenza specializzata oltre alla semplice routine di visite periodiche. Rosanna Petrocelli ha spiegato come il quadro clinico imponga la presenza di un punto di riferimento stabile e continuativo per i pazienti. Questo supporto deve essere in grado di intervenire tempestivamente con prescrizioni o modifiche alla terapia, rispondendo a esigenze che possono presentarsi in ogni momento. La gestione della malattia implica un monitoraggio attento e interventi personalizzati su misura per ogni paziente.

La presidente dell’Aggd ha lamentato la mancanza di risposte adeguate alle richieste rivolte all’Azienda sanitaria locale e ai diabetologi coinvolti, denunciando un vuoto organizzativo che rischia di compromettere la qualità dell’assistenza. In particolare, ha evidenziato la scarsità di personale dedicato e lo smembramento delle competenze che fino a poco tempo fa erano concentrate in pochi specialisti esperti.

Difficoltà nell’organizzazione del servizio diabetologico tra pensionamenti e cambi di personale

L’attenzione di molti si è focalizzata sulle disfunzioni sorte dopo il pensionamento del principale medico che gestiva il diabete nel territorio potentino. La sostituzione e la frammentazione del servizio fra diversi diabetologi hanno causato un’operatività irregolare, che si è tradotta in visite a singhiozzo e informazioni discordanti per i pazienti. Questa situazione di incertezza rischia di vanificare qualsiasi tentativo di prevenzione delle complicanze e di assicurare un adeguato follow-up.

La capacità del sistema di riorganizzarsi resta limitata e questo ha alimentato le preoccupazioni di famiglie e associazioni impegnate nel sostegno ai pazienti. Non a caso, molti genitori preferiscono affidarsi a strutture fuori regione per garantire cure migliori ai figli, mettendo in evidenza un problema di acceso interesse sociale e sanitario che rimane irrisolto.

Impatti sulle famiglie tra burocrazia, certificazioni e necessità mediche

Le conseguenze di questa carenza di servizi si estendono ben oltre la semplice gestione clinica. La presidente dell’Aggd ha richiamato l’attenzione sulla necessità di supporto non solo in ambito sanitario ma anche nella gestione delle certificazioni mediche essenziali per scuola, patenti e altre esigenze della vita quotidiana. I pazienti diabetici, specie i più giovani, hanno bisogno di un aiuto strutturato per orientarsi in un sistema complesso che richiede continui controlli, screening e diagnosi per evitare complicanze gravi, spesso irreversibili.

Questo contesto alimenta una vera difficoltà per molte famiglie lucane, che si trovano a dover gestire da sole non solo la malattia ma anche l’intero iter amministrativo. La richiesta dell’Aggd si fa quindi ancora più urgente per garantire un sistema sanitario locale che possa rispondere alle molteplici esigenze dei pazienti e offrire un’assistenza che vada oltre la cura medica, includendo un orientamento continuo e un supporto concreto durante tutto il percorso della malattia.

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