Richiesta di 10 anni di carcere per Ubaldo Manuali, accusato di violenza sessuale e narcotizzazione

Richiesta di 10 anni di carcere per Ubaldo Manuali, accusato di violenza sessuale e narcotizzazione

Ubaldo Manuali, netturbino di 59 anni, è accusato di violenza sessuale e narcotizzazione nei confronti di tre donne; il pubblico ministero richiede una condanna a 10 anni e sei mesi.
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Richiesta di 10 anni di carcere per Ubaldo Manuali, accusato di violenza sessuale e narcotizzazione - (Credit: www.fanpage.it)

Ubaldo Manuali, netturbino di 59 anni, è attualmente al centro di un processo per gravi accuse di violenza sessuale e narcotizzazione nei confronti di tre donne. Durante la requisitoria, il pubblico ministero ha formulato una richiesta di condanna di 10 anni e sei mesi di carcere. Questo caso, che ha suscitato particolare attenzione, si basa su una serie di eventi avvenuti nel Viterbese e nel Frusinate, caratterizzati da modalità operative simili. Le donne coinvolte hanno scelto di presentarsi come parte civile nel procedimento.

Le accuse nei confronti di Ubaldo Manuali

Ubaldo Manuali affronta accuse serie di violenza sessuale aggravata e diffusione illecita di materiale sessualmente esplicito. Secondo le ricostruzioni fornite durante il processo, l’imputato avrebbe utilizzato i social network per instaurare relazioni con le sue vittime, per poi invitarle a incontri di persona. In questo contesto, Manuali avrebbe somministrato sonniferi alle donne, riducendole in uno stato di incoscienza e vulnerabilità, per abusare di loro. Le segnalazioni indicano che il suo comportamento non si è limitato a un solo incidente, ma si sarebbe ripetuto in varie località, tra cui Capranica e Mazzano Romano, fino a giungere a un episodio verificatosi ad Alatri.

Le vittime hanno inoltre denunciato il fatto che Manuali filmerebbe e fotograferebbe gli abusi, condividendo successivamente i materiali con amici e conoscenti. Questo aspetto della vicenda ha aggiunto gravità alle già pesanti accuse, rendendo ancora più determinante la richiesta del pubblico ministero durante il processo.

La requisitoria e la posizione del pm

Durante l’udienza tenutasi nel Tribunale di Viterbo, il pubblico ministero ha preso la parola, richiedendo una pena di 10 anni e sei mesi di detenzione. Tra i vari punti focali della requisitoria, è emerso che non vi sono elementi in grado di mettere in discussione la veridicità delle dichiarazioni delle tre donne, che hanno direttamente subito violenza. Il pubblico ministero ha sottolineato che il narcotizzarle rappresenta un ulteriore strato di violenza, un fattore che amplifica la gravità della situazione. L’indagine è stata avviata a seguito della denuncia di una donna di 48 anni, che ha dato inizio a un’inchiesta che ha fatto emergere ulteriori casi.

Le testimonianze delle vittime e la determinazione mostrata dal pm hanno portato a una crescente attenzione mediatica, con la richiesta di una punizione esemplare per Manuali, considerato il contesto di vulnerabilità in cui le donne si sono trovate. La violenza di questa natura è stata messa in evidenza come una questione critica che non può essere sottovalutata.

Le giustificazioni di Manuali e l’emergere di nuove denunce

Ubaldo Manuali ha cercato di difendersi, presentando una serie di giustificazioni durante il processo. Tuttavia, il pubblico ministero ha definito tali spiegazioni come “fuorvianti e prive di logica”. Secondo quanto riportato, l’imputato ha sostenuto di non aver somministrato narcotici alle donne con intenti malevoli, ma le sue affermazioni non sono state ritenute credibili dalle autorità giudiziarie. Le indagini hanno rivelato che, oltre ai tre casi attualmente in processo, il numero di donne che hanno deciso di denunciare Manuali continua ad aumentare, con segnalazioni che parlano di almeno sette vittime, tra cui madre e figlia.

La crescente lista di denunce e le circostanze aggravanti associate al comportamento di Manuali hanno sollevato ulteriori interrogativi sul suo operato e sulle sue modalità. Sui presunti abusi, le testimonianze delineano uno schema ricorrente che ha colpito diverse donne. In risposta alle gravi accuse e alle indagini in corso, Manuali è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove ha affrontato situazioni difficili, inclusi episodi di violenza da parte di altri detenuti, che hanno portato alla richiesta di arresti domiciliari a suo favore.

  • Laura Rossi

    Laura è la mente dietro una popolare rubrica su Gaeta.it, un rinomato sito dedicato alle notizie e agli eventi della città di Gaeta e dell'intero Lazio. La sua rubrica, apprezzata per l'approccio approfondito e analitico, si concentra su temi di attualità, cronaca locale e sviluppi culturali, offrendo agli abitanti e ai visitatori informazioni dettagliate e aggiornate. Grazie alla sua esperienza e passione per il giornalismo, Laura ha saputo creare un legame solido con la sua audience, fornendo contenuti che non solo informano ma stimolano anche il dibattito e la riflessione sulla vita nella regione.

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