Richiamo ministeriale per polpa di frutta mela e banana contaminata da patulina con rischio per la salute

Richiamo ministeriale per polpa di frutta mela e banana contaminata da patulina con rischio per la salute

Il Ministero della Salute ha richiamato la polpa di frutta mela e banana del lotto 098 prodotta da Bianchi Srl a Bagnacavallo per livelli elevati di patulina, una micotossina pericolosa per la salute.
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Il Ministero della Salute ha richiamato la polpa di frutta mela e banana del lotto 098 di Bianchi Srl per livelli elevati di patulina, una micotossina tossica; il prodotto va restituito e non consumato. - Gaeta.it

Una partita di polpa di frutta mela e banana è stata richiamata dal Ministero della Salute per la presenza di livelli elevati di patulina, una micotossina tossica. Il prodotto interessato è stato distribuito in vari supermercati italiani e viene dal laboratorio Bianchi Srl di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna. Le autorità sanitarie hanno già disposto il ritiro dal mercato per contenere i rischi per la popolazione. Ecco cosa sapere sulle caratteristiche del prodotto, le modalità di richiamo, e gli effetti della patulina.

Lotto richiamato di polpa di frutta mela e banana: dettagli sul prodotto

Il richiamo riguarda la polpa di frutta mela e banana prodotta da Bianchi Srl, stabilimento di via Bora 12 a Bagnacavallo . Il prodotto è confezionato in bustine da 100 grammi. Il lotto segnalato con dati irregolari è il numero 098, con scadenza fissata al 7 aprile 2026. Complessivamente il lotto è composto da 1.386 pezzi, distribuiti in 77 colli da 18 confezioni ciascuno.

I supermercati sono stati tempestivamente avvertiti e hanno rimosso il prodotto dagli scaffali. Tuttavia, chi avesse acquistato la polpa di frutta interessata deve verificarne il lotto. Non si esclude che qualche confezione resti ancora nelle case. Il Ministero della Salute invita a non consumare il prodotto e a restituirlo presso il punto vendita. Per chiarimenti è possibile contattare il numero 0131279180.

La decisione arriva dopo i controlli effettuati che hanno rilevato concentrazioni di patulina superiori alla soglia consentita dalla normativa italiana ed europea, generando una potenziale minaccia per la salute pubblica.

Patulina: cos’è e quali rischi comporta nei prodotti alimentari

La patulina è una tossina prodotta da funghi del genere Penicillium, in particolare da Penicillium expansum, spesso associata al marciume blu delle mele. Questa micotossina si può sviluppare nella frutta danneggiata o conservata male, contaminando succhi e prodotti derivati, in particolare quelli a base di mela. Anche altre materie prime come pere e uva possono essere interessate dalla presenza di patulina.

Secondo l’Istituto superiore di sanità, la patulina esercita effetti dannosi sul sistema immunitario, sul sistema nervoso e sull’apparato gastrointestinale, riscontrati in studi su animali da laboratorio. La tossina può causare danni al DNA e soppressione delle difese immunitarie. Sebbene non sia riconosciuta come cancerogena per l’uomo, la sua presenza va limitata per precauzione.

La regolamentazione europea fissa limiti precisi alla quantità di patulina contenuta negli alimenti. Il Regolamento n. 1881/2006 indica che i succhi di frutta non devono superare 50 microgrammi per chilogrammo, mentre gli alimenti destinati a lattanti e bambini piccoli devono contenere meno di 10 microgrammi per chilogrammo.

Come riconoscere e comportarsi di fronte al richiamo del prodotto

Gli acquirenti che hanno in casa la polpa di frutta mela e banana del lotto richiamato devono evitare di consumarla. La precauzione riguarda proprio il rischio derivante dalla presenza elevata della micotossina patulina. Qualsiasi confezione con la data di scadenza 7 aprile 2026 e il lotto 098 va restituita al negozio dove è stata acquistata.

I supermercati hanno già provveduto a rimuovere il prodotto dagli scaffali per evitare che nuovi consumatori lo prendano. Nel caso di dubbi si può chiamare il numero indicato dal ministero per ricevere informazioni dirette.

È importante controllare sempre attentamente etichette, numeri di lotto e scadenze sui prodotti alimentari, soprattutto quelli a base di frutta. Anche prodotti apparentemente sicuri possono essere soggetti a contaminazioni come in questo caso specifico.

Le autorità sanitarie si occupano di monitorare e intervenire in questi casi per garantire la sicurezza alimentare di tutta la popolazione. La collaborazione dei cittadini nel segnalare eventuali anomalie o nel non consumare prodotti ritirati contribuisce a contenere i rischi per la salute pubblica.

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