Richard Gere ha fatto tappa negli uffici di Open Arms a Barcellona per incontrare l’equipaggio e visitare il veliero Astral, pronto a partire per la missione 116 nel Mediterraneo Centrale. L’attore americano, accompagnato dalla moglie Alejandra, ha espresso vicinanza e sostegno per le attività della ong spagnola impegnata nel soccorso ai migranti in mare.
richard gere e la sua vicinanza alle attività di open arms
Durante la visita a Barcellona, Richard Gere ha dichiarato un forte legame con la missione di Open Arms: “Mi sento vicino a quello che fate”. Parlando con l’equipaggio ha sottolineato come questo “sia un momento buio” per la difesa dei diritti umani e ha invitato a restare uniti per questa causa. La moglie Alejandra ha aggiunto parole di riconoscenza verso i volontari e ha precisato che la loro famiglia si sente orgogliosa di far parte della ong fin dall’inizio. Queste affermazioni confermano un impegno stabile, non solo una visita simbolica.
Il sostegno di Gere non è una novità: già in passato aveva mostrato interesse per le operazioni di Open Arms. La presenza dell’attore dà visibilità a una realtà che ogni giorno affronta rischi per salvare vite nel Mediterraneo, tra scene di naufragi e respingimenti. La sua fama aiuta a richiamare l’attenzione su un tema spesso ai margini dei media tradizionali.
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il veliero astral pronto a una nuova missione di soccorso
La visita è poi proseguita sulla nave Astral, la barca principale di Open Arms che giovedì prossimo salperà per la missione numero 116. Si tratta di un’operazione di ricerca e soccorso nel Mediterraneo Centrale, area in cui in questi anni si sono verificati tragici naufragi di migranti. Sul veliero, Richard Gere ha potuto incontrare da vicino lo staff italiano che partecipa all’attività di salvataggio, rafforzando il senso di comunità tra volontari di diverse nazionalità.
Open Arms porta avanti questa crociata umanitaria con mezzi spesso limitati, ma con grande determinazione. Ogni missione è fondamentale per recuperare persone in difficoltà e assicurare loro un approdo sicuro, nonostante le ostilità e le restrizioni politiche. La partenza della nuova missione assume quindi grande rilievo nel panorama migratorio europeo.
il legame con la storia di open arms e il passato dell’astral
Richard Gere conosce bene la storia di Open Arms e il fondatore Oscar Camps. Non a caso, aveva già navigato a bordo del veliero Astral nell’agosto del 2019 durante la missione numero 65. All’epoca, la nave aveva salvato 147 naufraghi ma per 19 giorni l’Italia aveva negato lo sbarco, creando una grave crisi umanitaria.
Questo episodio ha poi storicamente portato al cosiddetto processo Salvini, in cui l’ex ministro è stato assolto in primo grado. La vicenda ha segnato un momento cruciale per la ong e per la situazione dei migranti nel Mediterraneo. La presenza e il sostegno di figure come Gere ricordano che la questione dei soccorsi in mare resta un tema aperto, con riflessi politici e umanitari che coinvolgono l’Europa intera.
Attenzione continua sulle operazioni di soccorso
Le parole e i gesti dell’attore sembrano voler tenere viva l’attenzione su queste operazioni, ricordando l’importanza di continuare a testimoniare e sostenere chi lavora direttamente per salvare vite in mare. La visita è stata un’occasione per mostrare solidarietà e per confermare la presenza di alleati importanti al fianco di Open Arms.