A ponte vecchio di vallefoglia, in provincia di pesaro urbino, nella serata del 21 aprile 2025 si è sviluppata una vasta operazione di soccorso dopo la segnalazione di un ragazzino caduto nel fiume foglia. Le ricerche, durate tutta la notte, hanno visto coinvolti vigili del fuoco, polizia, carabinieri e diverse unità specializzate, ma non hanno portato a nessun riscontro. Le autorità stanno ora valutando se continuare o fermare le operazioni.
L’allarme e l’attivazione dei soccorsi
L’allarme è scattato nel tardo pomeriggio, attorno alle 18: una residente di ponte vecchio ha contattato i soccorsi riferendo di un bambino caduto nel corso del fiume foglia. Immediatamente, sul posto sono arrivati vigili del fuoco, polizia e carabinieri, mentre la zona è stata perlustrata con ogni mezzo disponibile. L’area di intervento è stata delimitata per agevolare le attività di ricerca e garantire la sicurezza degli operatori. Dal principio l’operazione si è caratterizzata per la rapidità e l’ampiezza delle risorse coinvolte, segno della gravità della segnalazione.
Le operazioni notturne e gli strumenti impiegati
Le ricerche sono proseguite senza sosta per tutta la notte. Sul posto sono intervenuti i sommozzatori dei vigili del fuoco, impegnati in ispezioni subacquee per verificare il fondo del fiume. Per coprire zone difficili da raggiungere a piedi, è stato utilizzato un mezzo anfibio capace di muoversi sia sull’acqua che lungo le rive. Un elicottero ha sorvolato la zona, offrendo una visione dall’alto, mentre le unità cinofile hanno perlustrato le aree circostanti alla ricerca di tracce utili. La tecnologia si è supportata anche con l’uso di droni, che hanno scansionato ampie porzioni del territorio circostante con camere a infrarossi. Nonostante l’impegno, ogni tentativo non ha portato a nessun risultato concreto o segnale di presenza del minore.
Leggi anche:
Ipotesi e sviluppo degli accertamenti
Al momento non risultano denunce di persone scomparse collegate a questa segnalazione. Le autorità stanno considerando l’ipotesi che si sia trattato di un falso allarme, forse dovuto a una percezione errata di chi ha avvistato qualcosa vicino all’acqua. Eventuali fonti ufficiali saranno aggiornate solo al termine delle verifiche in corso. La mancanza di prove e l’assenza di riscontri concreti durante le ricerche pongono dubbi sul reale verificarsi dell’evento segnalato. Nei prossimi giorni si deciderà se sospendere definitivamente le ricerche o effettuare ulteriori accertamenti sulla situazione. Intanto la comunità locale resta in attesa di chiarimenti e senza segnalazioni di bambini mancanti.
Mobilitazione e coordinamento delle forze dell’ordine
La grande mobilitazione registrata in provincia di pesaro urbino testimonia la rapidità con cui le forze dell’ordine attivano risorse e professionalità davanti ai casi potenzialmente pericolosi per i minori. Anche se questa volta la supposizione di un incidente non si è trasformata in emergenza, il coordinamento tra vigili del fuoco, polizia e carabinieri ha coperto l’area in modo esaustivo, lasciando aperta ogni possibilità finché la situazione non sarà pienamente chiarita.