Il museo archeologico nazionale di napoli ha riaperto al pubblico le fontane antiche del suo giardino orientale, un luogo che unisce storia, arte e verde in uno spazio unico nel cuore della città. Questo intervento si inserisce in un progetto di tutela del patrimonio artistico e naturalistico cittadino, realizzato grazie al contributo di acqua campania spa, azienda del gruppo italgas, che ha finanziato il restauro attraverso l’art bonus. Le fontane, risalenti a epoche passate, riprendono vita in un contesto che invita al relax e alla riflessione, offrendo ai visitatori un’esperienza che esula dalla semplice visita museale.
Il ritrovato fascino del giardino orientale al mann
Il giardino orientale del mann, da sempre uno spazio che aggiunge valore al museo, ha visto recentemente una trasformazione significativa. Le tre fontane storiche che punteggiano il verde sono tornate a zampillare, riportando vigore a una zona pensata per la pausa tra una sala e l’altra. I restauri hanno riguardato sia le strutture murarie che l’impianto idrico, rispettando le caratteristiche storiche e ambientali del sito. Il direttore generale dei musei, massimo osanna, ha sottolineato come questi spazi esterni facciano parte integrante dell’esperienza museale. Il giardino diventa così un luogo di incontro, dove i visitatori possono prendere una pausa, godere di un ambiente raccolto e riflettere sulla bellezza che li circonda.
Lavoro tecnico e recupero dell’identità artistica
A livello tecnico, l’intervento ha richiesto un lavoro delicato per non alterare la natura artistica delle fontane. I restauratori hanno recuperato decorazioni e dettagli architettonici, rinnovando gli apparati idraulici che permettono al’acqua di fluire ancora una volta. Questi particolari creano un’atmosfera di calma e armonia, che si integra perfettamente con il valore storico e culturale del mann, consolidando anche quel rapporto tra natura e arte che spesso i musei storici trascurano.
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Il ruolo di acqua campania e la sinergia tra pubblico e privato
L’intervento di riqualificazione delle fontane è avvenuto grazie a una donazione di acqua campania spa, che ha messo a disposizione i fondi necessari mediante l’art bonus, uno strumento fiscale che incentiva le sponsorizzazioni culturali da parte di imprese. Marco lombardi, amministratore delegato di acqua campania, ha evidenziato come la società voglia impegnarsi oltre la gestione del servizio idrico, sostenendo iniziative per preservare il patrimonio culturale e ambientale del territorio. “Per l’azienda il restauro delle fontane rappresenta un atto di responsabilità sociale e un contributo diretto al benessere della comunità napoletana.”
Un modello di collaborazione integrata
Questa donazione si inserisce nella strategia portata avanti dall’advisory board del mann, presieduto da mirella barracco, la quale ha coordinato un gruppo di lavoro dedicato a promuovere la tutela e la valorizzazione del museo. L’apporto di acqua campania è quindi il risultato di molteplici collaborazioni tra enti pubblici e privati. Barracco ha ricordato come il progetto sia iniziato con l’ex direttore paolo giulierini e portato a termine con massimo osanna, confermando la continuità tra diverse gestioni nella cura degli spazi museali.
La collaborazione tra istituzioni e aziende private dimostra come la promozione di spazi culturali può beneficiare di un modello di gestione integrato, capace di mettere insieme risorse e competenze diverse per migliorare la fruizione del museo da parte di cittadini e turisti.
Il valore culturale e sociale del restauro per napoli
Il rinnovo delle fontane nel giardino orientale del mann si lega a un percorso più ampio di valorizzazione delle aree verdi e del patrimonio storico di napoli. Le fontane, oltre a rappresentare elementi monumentali, incarnano la memoria della città e la continuità di tradizioni artistiche. Il fatto che siano tornate a funzionare ridà senso a uno spazio di socialità e di benessere, offrendo un luogo dove gli abitanti e i visitatori possono trovare sollievo dal caos urbano.
Il mann, con questa iniziativa, ribadisce la sua funzione non solo come contenitore di reperti archeologici, ma anche come punto di riferimento culturale che promuove il dialogo tra arte e natura. Il giardino diventa un elemento narrativo, capace di raccontare la storia anche attraverso il paesaggio e la cura degli spazi esterni.
Sostenibilità e memoria collettiva
Infine, questo progetto incoraggia una coscienza più ampia sulla sostenibilità e sulla cura delle risorse ambientali nel contesto urbano. Le fontane restaurate testimoniano un impegno concreto per mantenere viva la memoria collettiva, facendo rivivere dettagli spesso dimenticati ma significativi per l’identità della città. Napoli si arricchisce così di un ambiente che coniuga cultura e natura, favorito dal supporto di soggetti locali pronti a investire nel futuro del patrimonio cittadino.