Riapertura del ponte ciclabile tra Taggia e Riva Ligure e nuovi sviluppi nei lavori di messa in sicurezza del torrente Argentina

Riapertura del ponte ciclabile tra Taggia e Riva Ligure e nuovi sviluppi nei lavori di messa in sicurezza del torrente Argentina

La provincia di Imperia riapre il ponte ciclabile tra Taggia e Riva Ligure dopo lavori sul torrente Argentina, con un investimento di 17 milioni per la sicurezza idraulica e un tavolo tecnico per garantire continuità.
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La provincia di Imperia riapre il ponte ciclabile tra Taggia e Riva Ligure dopo lavori preliminari per la messa in sicurezza del torrente Argentina, con un investimento di 17 milioni di euro e un piano coordinato per garantire sicurezza e continuità della ciclovia. - Gaeta.it

La provincia di Imperia si prepara alla riapertura del ponte ciclabile tra Taggia e Riva Ligure, chiuso da inizio giugno per interventi di messa in sicurezza del torrente Argentina. Dopo settimane di lavori e confronti istituzionali, le amministrazioni locali annunciano una nuova fase del cantiere, tra soluzioni alternative per la mobilità e importanti opere di consolidamento del territorio.

Riapertura del ponte ciclabile dopo i lavori preliminari sul torrente argentina

Da sabato 28 giugno il ponte ciclabile che collega Taggia a Riva Ligure tornerà accessibile al pubblico. La chiusura era avvenuta il 5 giugno, per permettere l’avvio di un intervento che prevede la demolizione della struttura attuale e la costruzione di una nuova campata unica, senza più pile in alveo. Questa modifica ridurrà l’impatto idraulico e migliorerà la sicurezza della foce del torrente Argentina, un punto critico per il rischio di allagamenti nel territorio circostante.

Un investimento importante per la protezione idraulica

L’intero progetto riguarda un investimento di circa 17 milioni di euro, destinati a lavori di protezione idraulica indispensabili per prevenire esondazioni. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Giacomo Giampedrone, ha comunicato la data di riapertura in seguito a una riunione con i sindaci di Taggia, Mario Conio, e di Riva Ligure, Giorgio Giuffra. All’incontro hanno partecipato anche i rappresentanti di Amaie Energia e gli assessori regionali all’Urbanistica Marco Scajola e al Turismo Luca Lombardi.

Questo momento segna il passaggio dai lavori preliminari alla fase successiva, cruciale per garantire sia la sicurezza del territorio che l’accessibilità dei cittadini.

Istituzione di un tavolo tecnico per garantire la continuità della ciclovia

Con la riapertura del ponte ciclabile si apre anche il dibattito sulle condizioni del percorso in vista della ripresa dei lavori. A partire dalla prossima settimana si darà avvio a un tavolo di confronto che coinvolgerà la struttura commissariale regionale, i tecnici di Taggia e Riva Ligure, e Amaie Energia e Servizi.

L’obiettivo è definire soluzioni alternative per mantenere la continuità della ciclovia, in modo da evitare disagi agli utenti durante la fase di demolizione e ricostruzione del ponte, prevista dal primo settembre. Il percorso alternativo sarà studiato per assicurare collegamenti sicuri e praticabili in attesa del completamento del nuovo ponte.

Dialogo tra enti per limitare i disagi

Il tavolo tecnico diventerà un momento fondamentale di dialogo tra enti, per confrontarsi e definire modalità operative capaci di ridurre i disagi dovuti al cantiere. La presenza di Amaie Energia è rilevante per affrontare anche le questioni legate agli impianti energetici e infrastrutturali coinvolti nei lavori.

La riunione tra le istituzioni e le criticità emerse nella fase preparatoria

L’incontro convocato dall’assessore Giacomo Giampedrone ha avuto luogo il 20 giugno e ha testimoniato un confronto concreto tra Regione, Comuni e Amaie Energia. Durante la riunione è emersa una criticità importante, legata a un collettore fognario presente nell’area di intervento.

Prima di procedere alla demolizione del ponte, sarà necessaria la rimozione e il riallaccio di questo collettore. La presenza di tubature fognarie sotto il vecchio ponte comporta un rischio – anche se remoto – di possibili sversamenti in alveo durante i lavori. Tali eventi comprometterebbero la balneabilità della zona costiera in piena stagione estiva e potrebbero generare criticità ambientali e sanitarie difficili da gestire.

Per questo motivo le istituzioni hanno deciso di interrompere temporaneamente i lavori, autorizzando la riapertura del ponte per evitare impatti sulla mobilità e sulla vivibilità estiva. Il dialogo serrato con il territorio ha permesso di individuare questa precauzione, per tutelare tanto la sicurezza idraulica quanto la qualità ambientale dell’area.

L’assessore Giampedrone ha sottolineato come l’approccio adottato derivi da un confronto costante con i sindaci, smentendo le accuse di mancanze nel coinvolgimento del territorio.

Proseguimento dei lavori e fasi future della messa in sicurezza del torrente argentina

I prossimi mesi avranno un ruolo decisivo nel completamento della messa in sicurezza della foce del torrente Argentina. La demolizione del vecchio ponte e la realizzazione di quello nuovo rappresentano solo una parte degli interventi previsti, che dal 2025 proseguiranno includendo ulteriori opere di consolidamento e protezione idraulica.

La scelta di una campata unica senza pile in alveo punta a migliorare il deflusso delle acque e a minimizzare gli effetti di eventi meteorologici estremi. Questo aspetto è vitale per limitare i danni che le inondazioni possono causare alla rete viaria e alle abitazioni vicine.

Disagi inevitabili ma coordinamento costante

Parallelamente, i lavori implicheranno inevitabili disagi alla mobilità ciclistica e pedonale, ma l’impegno delle amministrazioni locali e regionali è rivolto a rendere le interruzioni il meno pesanti possibile. Il coordinamento tra i vari attori coinvolti resterà centrale per monitorare il cantiere.

La gestione condivisa e responsabile del progetto riflette la complessità delle opere e la necessità di bilanciare sicurezza, funzionalità e rispetto dell’ambiente in un territorio fortemente esposto al rischio idraulico. Una sfida che continua a coinvolgere istituzioni e cittadini in tutta la provincia di Imperia.

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