Riaperta l'inchiesta sull'omicidio di Fausto e Iaio indagati Carminati, Bracci e Corsi

Riaperta l’inchiesta sull’omicidio di Fausto e Iaio indagati Carminati, Bracci e Corsi

La riapertura dell’inchiesta sull’omicidio di Fausto e Iaio a Milano coinvolge Massimo Carminati, Claudio Bracci e Mario Corsi, figure chiave della malavita romana e dell’estremismo neofascista dagli anni Settanta.
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Riaperta l’inchiesta sull’omicidio di Fausto e Iaio (1978) a Milano: indagati Massimo Carminati, Claudio Bracci e Mario Corsi, figure legate a neofascismo, criminalità organizzata e terrorismo politico. - Gaeta.it

L’omicidio di Fausto e Iaio, i due giovani uccisi vicino al centro sociale Leoncavallo a Milano il 18 marzo 1978, torna al centro dell’attenzione con la riapertura dell’inchiesta. Tre persone risultano indagate: Massimo Carminati, ex Nar e noto esponente della malavita romana, Claudio Bracci, suo cognato e anch’egli con passato neofascista, e Mario Corsi, ex membro dei Nuclei Armati Rivoluzionari e oggi conduttore radiofonico. La vicenda torna sotto i riflettori dopo decenni, con ipotesi che collegano soggetti noti per reati di terrorismo e cronaca nera.

La figura di massimo carminati nel contesto criminale italiano

Massimo Carminati, nato a Milano 66 anni fa, si è affermato negli anni come una delle figure più controverse della criminalità romana. Conosciuto come “il quarto re di Roma” o “il nero di Romanzo Criminale”, Carminati vanta una lunga serie di indagini su di lui, anche se spesso è riuscito a evitare condanne definitive. Ha perso un occhio in uno scontro con la Digos e ha avuto legami con esponenti neofascisti, come Giusva Fioravanti. Le accuse nei suoi confronti coprono un ampio spettro di illeciti, dal traffico di droga al coinvolgimento in omicidi.

Episodi chiave nella carriera di carminati

Carminati è stato sospettato di aver avuto un ruolo nel furto di documenti nel 1999 dalla Banca di Roma situata nel Palazzo di Giustizia di Piazzale Clodio, un episodio legato a presunti ricatti contro magistrati. Nel 2012 è stato uno degli indagati nell’inchiesta sul calcioscommesse. Diverse testimonianze di pentiti lo hanno accusato di partecipare a violenti episodi criminali e di aver collaborato con servizi segreti per deviare le indagini sulla strage di Bologna. Arrestato nel 2014 per la vicenda chiamata “Mondo di mezzo”, Carminati è stato condannato a dieci anni e attualmente sconta una pena residua per corruzione in carcere.

Il ruolo di claudio bracci nei legami tra nar e malavita romana

Claudio Bracci, 67 anni e cognato di Carminati, è un’altra figura chiave nella rete criminale che collega estremismo neofascista e malavita romana. Militant nero con terribili precedenti, Bracci ha avuto un ruolo da intermediario tra i Nuclei Armati Rivoluzionari e la Banda della Magliana. È stato condannato per crimini gravi come rapina, banda armata e associazione sovversiva.

Attività illecite e carcere

Nel 2001 l’inchiesta su cui è stato coinvolto riguardò attività illecite come usura, giochi d’azzardo illegali, alterazione di videopoker e traffico di droga. La sua figura è stata anche legata a modi poco leciti di sfruttare il carcere; suona infatti la chitarra in un gruppo musicale chiamato “Presi per caso”, nato all’interno del carcere romano di Rebibbia, che riunisce detenuti ed ex detenuti dal 1996. Il suo curriculum criminale è ricco di conflitti con la giustizia e testimonianze che lo collocano come figura di spicco negli ambienti della devianza romana legata all’estremismo politico.

Mario corsi tra storia ultras e attività radiofonica

Mario Corsi, 66 anni, completa il trio degli indagati per il caso di Fausto e Iaio. Ex militante dei Nuclei Armati Rivoluzionari, è anche conosciuto per il suo passato da ultras della Curva Sud della Roma. La sua carriera negli anni recenti si è spostata su una attività meno violenta, con la conduzione radiofonica. Nonostante questo, il suo nome è apparso frequentemente nelle cronache per fatti di violenza legati al calcio e alla politica.

Riconoscimenti e accuse

Corsi ha raccolto diversi riconoscimenti nel mondo radiofonico, tra cui il premio Sette Colli nel 2012, un episodio che ha sollevato non poche polemiche vista la sua storia controversa. Sulla sua figura pendono varie accuse legate a reati di cronaca, ma anche lievemente meno gravi rispetto a quelli degli altri indagati. Oggi resta comunque un personaggio con un passato nero, parte della rete criminale e politica che ha attraversato l’Italia dagli anni Settanta a oggi, e si trova a rispondere di accuse collegate alla vicenda di Fausto e Iaio.

Inchiesta e approfondimenti a milano

La nuova inchiesta cerca di far luce su vecchi episodi lasciati in sospeso, chiamando a rispondere tre uomini che hanno segnato in modo profondo sia la violenza politica che organizzata in Italia a partire dagli anni Settanta. A Milano, dal luogo dell’omicidio dei due giovani sociali alle aule dei tribunali, questa vicenda continua a sollevare domande irrisolte.

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