Riaperta la chiesa di s. maria silvana ad acciano: appuntamento con la festa e la messa il 29 giugno

Riaperta la chiesa di s. maria silvana ad acciano: appuntamento con la festa e la messa il 29 giugno

La chiesa di S. Maria Silvana ad Acciano riapre dopo il restauro post-sisma, con una festa il 29 giugno che coinvolge comunità locali e istituzioni per valorizzare la storia e le tradizioni della valle subequana.
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La chiesa di S. Maria Silvana ad Acciano riapre dopo restauri, celebrando il recupero di un importante patrimonio storico e culturale della valle subequana con una festa il 29 giugno. - Gaeta.it

La chiesa di s. maria silvana ad acciano torna accessibile dopo un lungo periodo di lavori e chiusura. Questo luogo ha un valore storico e culturale che supera i confini del comune, coinvolgendo tutta la valle subequana. Il 29 giugno si terrà una cerimonia ufficiale per la riapertura, accompagnata da una festa che coinvolgerà le comunità locali e i visitatori.

La chiesa di s. maria silvana nel contesto della valle subequana

La chiesa di s. maria silvana si trova in una posizione strategica lungo un percorso che unisce il castello medievale di beffi al ponte romano sul fiume aterno, entrambi attrazioni di spicco nella zona. Questo itinerario richiama appassionati di storia e visitatori interessati ai tesori architettonici e naturalistici della valle. La chiesa rappresenta quindi un punto di riferimento fondamentale sul territorio, non solo per la sua valenza religiosa, ma anche per il suo ruolo nella memoria collettiva e nella vita culturale della comunità.

Panorami e storia stratificata

La collocazione permette a chi percorre il sentiero di godere di panorami suggestivi e di immergersi nella storia stratificata del luogo. Accanto al castello e al ponte, la chiesa conferma un legame profondo con il passato millenario della valle, che si riflette nelle sue mura e negli arredi interni. Chi la visita può trarre un senso di continuità tra epoche diverse, grazie a questo legame tra architettura e paesaggio.

I lavori di recupero e il ruolo delle istituzioni

La chiesa rischiava di scomparire a causa dei gravi danni provocati dal sisma che ha colpito la zona alcuni anni fa. La ricostruzione ha impegnato diverse realtà locali e regionali, che hanno contribuito con fondi e competenze per riportare la struttura al suo antico splendore. Tra gli enti coinvolti spiccano il consiglio regionale dell’abruzzo e il parco regionale sirente velino, che hanno sostenuto finanziariamente e operativamente l’intervento.

L’importanza degli attori istituzionali

Il sindaco di acciano, fabio camilli, ha voluto sottolineare l’importanza di questo risultato, definendo la riapertura come un sogno realizzato. Fondamentale è stato l’apporto di americo di benedetto, consigliere regionale nella legislatura precedente, insieme a francesco d’amore e mario cercarelli, rispettivamente presidenti del consiglio direttivo e della comunità del parco sirente velino. Senza il loro impegno e senza i finanziamenti ricevuti, il recupero non sarebbe stato possibile.

Il lavoro di restauro ha riguardato sia la struttura esterna sia gli interni, con particolare attenzione al rispetto degli elementi storico-artistici presenti. La chiesa può così tornare ad accogliere fedeli e visitatori, rafforzando l’identità culturale e spirituale del territorio.

La tradizione della festa e l’importanza per le comunità di acciano e tione degli abruzzi

s. maria silvana è stata per anni meta di pellegrinaggi e incontri, soprattutto durante il lunedì di Pasqua. In questa giornata, abitanti di paesi vicini come beffi e goriano valli si ritrovavano per celebrare insieme la ricorrenza, consolidando legami e mantenendo vive le tradizioni locali. La chiesa rappresentava un luogo del cuore, fonte di memoria e aggregazione.

Il programma del 29 giugno

La riapertura segna quindi anche un ritorno a queste usanze, dando la possibilità di riprendere le iniziative che animano la vita comunitaria. La festa programmata per il 29 giugno si svolgerà in più momenti significativi. L’appuntamento è alle 17:30 presso il castello di beffi, da dove si partirà per raggiungere la chiesa. Dopo i saluti delle autorità, è previsto il taglio del nastro che sancirà ufficialmente la riapertura.

In seguito, sarà celebrata la santa messa all’interno della chiesa, momento centrale della giornata. Questa cerimonia religiosa coinvolgerà tutti i presenti e rinsalderà il valore spirituale del luogo. La giornata si annuncia ricca di partecipazione, occasione per rinnovare l’affetto verso un monumento storico e religioso radicato nella valle.

Una festa per rilanciare il patrimonio culturale locale

Il ritorno alla piena fruizione della chiesa di s. maria silvana rappresenta un’opportunità per rinsaldare il legame tra persone e territorio. Gli eventi programmati, con la partecipazione di istituzioni e cittadini, puntano a valorizzare la storia e le tradizioni della valle subequana. Un’attenzione particolare è stata riservata ai dettagli di recupero, che mantengono intatti caratteri originali e testimonianze artistiche.

La festa del 29 giugno rappresenta un momento di riconquista e rinascita per un edificio simbolo, che aveva rischiato di sparire dal paesaggio culturale. Grazie al lavoro di più soggetti, la chiesa torna a raccontare le storie di chi l’ha amata e frequentata nei secoli. Questo evento segna pure un invito a riscoprire e difendere l’eredità dei piccoli centri dell’abruzzo, luoghi ricchi di memorie e valore identitario.

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