Riaffiorano i colori originali della chiesa del cimitero di cisterna durante i restauri

Riaffiorano i colori originali della chiesa del cimitero di cisterna durante i restauri

Il restauro della chiesa nel cimitero di Cisterna ha riportato alla luce i colori originali ottocenteschi, con la supervisione della Soprintendenza e il coinvolgimento di esperti per conservare l’identità storica e architettonica.
Riaffiorano I Colori Originali Riaffiorano I Colori Originali
Il restauro della chiesa nel cimitero di Cisterna ha riportato alla luce i colori originali ottocenteschi, valorizzando il suo valore storico e artistico sotto la supervisione della Soprintendenza. - Gaeta.it

Mentre proseguono i lavori di restauro della chiesa situata all’interno del cimitero di cisterna, sono emersi i colori autentici dell’edificio, attirando l’attenzione della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio. Questi ritrovamenti consentono di recuperare dettagli storici finora nascosti dagli strati di pittura sovrapposti nel tempo. L’intervento fa parte di un più vasto progetto che mira a consolidare e conservare la struttura ridandole l’aspetto più vicino possibile a quello originale.

Ritrovamento dei colori originari durante il restauro della chiesa

Durante la rimozione degli strati di pittura più recenti, sono riaffiorati i toni originali che caratterizzavano l’edificio sacro nel diciannovesimo secolo. All’esterno emerge un giallo ocra, colore tipico della cromia ottocentesca, che dona nuova luce e calore all’intera struttura. All’interno l’intonaco nascondeva un rosso tenue usato per evidenziare gli elementi architettonici, mentre le pareti sono dipinte con tonalità più chiare che creano contrasti delicati. Questi ritrovamenti permettono di osservare con maggior precisione il disegno cromatico che l’edificio presentava all’epoca della sua fondazione.

Valore storico e artistico della scoperta

Questa scoperta è significativa per il valore storico e artistico dell’edificio. Mantiene intatta la sua identità visiva e aiuta a comprendere le scelte estetiche e materiali adottate durante la costruzione. Inoltre, conferma l’importanza di un restauro svolto con attenzione ai dettagli, capace di riportare alla luce elementi originali altrimenti andati persi dietro restauri meno attenti.

Sopralluogo degli esperti e avanzamento dei lavori

L’intervento è inserito in un progetto importante di manutenzione straordinaria, mirato sia al consolidamento strutturale che al risanamento conservativo dell’edificio. Di recente la Soprintendenza ha organizzato un sopralluogo ufficiale per verificare i progressi. Il soprintendente Alessandro Betori e la funzionaria Chiara Arrighi hanno visitato il cantiere accompagnati dal direttore dei lavori Marco Bettozzi, dal dirigente comunale ai lavori pubblici Luca De Vincenti e dal responsabile del procedimento Antonio Tudini.

Il sopralluogo ha confermato l’avanzamento del cantiere e le evidenze emerse, come il recupero dei colori originali. Durante i lavori è stato rimosso anche il pavimento moderno, con l’obiettivo di ritrovare il pavimento originale , ma finora non è stata rinvenuta traccia del rivestimento storico. Per questo motivo, nei prossimi giorni con la Soprintendenza si valuteranno le soluzioni più appropriate per la nuova pavimentazione, in modo da rispettare il carattere antico della chiesa.

Questi passaggi evidenziano come il restauro agisca con cautela, seguendo ogni fase con la supervisione di esperti per evitare danni o alterazioni non coerenti con il valore storico del monumento.

Studio e rilievi dell’impianto architettonico della chiesa

Parallelamente al lavoro di recupero estetico, continua lo studio dell’impianto architettonico dell’edificio, realizzato sul finire dell’Ottocento. Tale struttura è stata modificata in modo consistente nel secondo dopoguerra, tanto che i rilievi tecnici hanno messo in luce alcune murature che non appartengono all’assetto originale ma sono il frutto di aggiunte successive.

Questi rilievi, eseguiti con strumenti moderni, hanno consentito di distinguere i materiali originari da quelli aggiunti nel corso del Novecento. In questo modo sarà possibile pianificare un intervento di restauro mirato anche alla rimozione delle parti più recenti non coerenti con il progetto iniziale e al rafforzamento delle zone strutturalmente più fragili.

Importanza del recupero dell’impianto autentico

Il recupero dell’impianto autentico aiuta a comprendere l’evoluzione dell’edificio nel corso degli anni dentro un contesto storico preciso. Permette anche di riscoprire tecniche costruttive e scelte progettuali tipiche di fine Ottocento, oggi poco conosciute.

Il valore simbolico e culturale del restauro per la comunità di cisterna

Il sindaco Valentino Mantini e l’assessore ai lavori pubblici Andrea Santilli hanno sottolineato il significato dell’intervento al cimitero. Più che una semplice opera di consolidamento e recupero, il progetto rappresenta un modo per restituire alla comunità un bene storico attento alle sue radici. L’obiettivo è riportare la chiesa alle condizioni più vicine all’originale, rispettando l’identità storica e culturale del luogo.

Questo lavoro si inserisce in un disegno più ampio volto al restauro del cimitero cittadino, che ricopre un ruolo importante nella memoria collettiva di Cisterna. La chiesa, fulcro spirituale del complesso, si presta come testimonianza storica e artistica. Conservare e valorizzare questi elementi serve a mantenere viva la storia locale nel presente.

Il contributo della Soprintendenza ha garantito un controllo attento, migliorando qualità e contenuti dell’intervento. La strada intrapresa non punta a cambiare l’edificio ma a far emergere ciò che si è conservato celato negli anni, con materiali e tinte autentiche. Resta da definire solo il tipo di pavimentazione, che dovrà integrarsi con il complesso restauro già realizzato senza alterarne l’aspetto originale.

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