L’imponente veliero bayesian è stato riportato in superficie dopo quasi dieci mesi dal naufragio avvenuto davanti a Porticello, in provincia di palermo. Un’operazione complessa e delicata che cerca di fare luce su un incidente devastante, costato la vita a sette persone tra cui il magnate inglese myke lynch e la sua famiglia. Il veliero, ritenuto inaffondabile, si è capovolto durante una tempesta estiva, suscitando ancora molti interrogativi che ora la procura di termini imerese intende approfondire.
Il naufragio del bayesian e le vittime dell’incidente
Il 19 agosto 2024 il bayesian è affondato in pochi minuti nel tratto di mare antistante la costa di porticello, paese della provincia di palermo. Tra le vittime ci sono myke lynch, noto imprenditore inglese, la figlia hannah e il presidente della morgan stanley international jonathan bloomer con la moglie judy. Sono morti anche il legale dell’imprenditore, chris morvillo e la moglie neda, oltre al cuoco di bordo, recaldo thomas.
La tragedia ha gettato grande sgomento nella comunità locale ma anche tra gli addetti ai lavori, perché riguardava un’imbarcazione considerata di altissimo livello e quasi inaffondabile. Le condizioni meteorologiche sul luogo erano particolarmente avverse a causa di una tempesta estiva violenta che ha colto il veliero di sorpresa. Non è chiaro se la tempesta da sola abbia causato il naufragio o se, dietro, ci siano stati errori umani o problemi tecnici.
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Il recupero del bayesian può fornire dati fondamentali per capire cosa sia successo realmente in quella notte, cercando di spiegare le cause precise del disastro.
Le operazioni di recupero e la tecnologia impiegata
Il recupero del bayesian è durato diverse settimane ed è stato affidato alla società tmc marine, specializzata in salvataggi marittimi di grande complessità. Il veliero, considerato un gigante del mare con il suo albero alto 72 metri, è stato prima alleggerito grazie al taglio dell’albero stesso, che era stato lasciato a 50 metri di profondità per consentire i lavori.
Le gru hebolift 10 e 2 hanno sollevato il relitto inizialmente parzialmente sommerso e ieri si è proceduto a fissare ulteriori cime per tirarlo fuori definitivamente. Questa mattina la carcassa dello scafo è emersa completamente dall’acqua, mostrando un aspetto sorprendentemente intatto, almeno sul lato sinistro, ha spiegato michele maltese, direttore marittimo della sicilia occidentale presente a bordo della nave diciotti della guardia costiera.
Gli addetti hanno già iniziato a svuotare l’interno dello scafo, utilizzando pompe di aspirazione per eliminare l’acqua rimasta. Questo permetterà agli investigatori di ispezionare con più precisione lo stato del bayesian, per capire se fosse presente qualche falla o danno nascosto. Anche se il lato sinistro sembra integro, alcune parti della sovrastruttura sono risultate danneggiate a causa dell’impatto con le acque durante il ribaltamento.
Indagini della procura e sospetti sugli errori umani
Subito dopo il disastro la procura di termini imerese ha registrato un’indagine approfondita, aprendo un fascicolo per omicidio colposo plurimo e naufragio colposo. Sono finiti nel registro degli indagati, il comandante neozelandese james cutfield, l’ufficiale di macchina tim parker eaton e il marinaio di guardia matthew griffith.
Gli inquirenti sospettano che il naufragio non sia dipeso solo dal maltempo, ma anche da una serie di errori umani a bordo. L’estrazione del veliero, che sarà trasferito nel porto di termini imerese, darà il via a una serie di accertamenti irripetibili, ovvero perizie e controlli che potranno essere svolti solo una volta, allo scopo di conservare ogni dettaglio utile al processo.
Gli esperti della procura e quelli nominati dalle parti coinvolte esamineranno il relitto ed eventuali prove meccaniche o strutturali che possano chiarire le cause dell’affondamento. L’albero, rimasto ancora sommerso fino a poco tempo fa, sarà recuperato a breve e anch’esso sottoposto a verifiche.
Una nuova vittima nelle operazioni di recupero
Nonostante la delicatezza e l’esperienza del team impegnato nelle operazioni di recupero, si è verificata una nuova tragedia. Un sub olandese che lavorava sul relitto è morto durante le operazioni. Secondo le prime ricostruzioni, un’esplosione improvvisa avrebbe scagliato un pezzo dell’imbarcazione contro il sub, colpendolo mortalmente.
Le autorità hanno aperto un’inchiesta separata per chiarire le circostanze di questo decesso. La notizia ha aggiunto dolore a una vicenda già segnata da lutti e misteri. La complessità di queste operazioni è evidente, soprattutto in un ambiente pericoloso come il fondo del mare, dove qualsiasi imprevisto può avere conseguenze gravi.
Sarà necessario attendere l’esito degli accertamenti per mettere insieme tutti i pezzi di questa doppia tragedia, che continua a tenere alta l’attenzione sull’affondamento del bayesian e sul suo recupero.