Il 14 luglio esce nuovamente al cinema la versione restaurata in 4k di “4 mosche di velluto grigio“, uno dei thriller cult di Dario Argento. Il film, tra ironia e dettagli biografici, riscuoteva grande successo già negli anni Settanta, con un incasso di due miliardi e trecento milioni. Questo classico dell’horror italiano torna oggi con colori intensi e una definizione nuova, recuperata da una pellicola originale e curata dalla Cineteca di Bologna. Il montaggio presenta la grana tipica dei film di quel periodo senza perdere in qualità.
La trilogia degli animali e il contesto di produzione
“4 mosche di velluto grigio” rappresenta il capitolo conclusivo della cosiddetta “trilogia degli animali” di Dario Argento, dopo “L’uccello dalle piume di cristallo” e “Il gatto a nove code“. La trilogia si distingue per l’ambientazione noir unita a elementi di suspense e di mistero, tutti legati da un filo conduttore a tema animale. Il film del 1971 segna una svolta nello stile del regista, che affina la sua messa in scena grazie a collaborazioni importanti come quella con il direttore della fotografia Luciano Tovoli.
Le location e la sceneggiatura
Le riprese si sono svolte in diverse città italiane: Torino, Milano, Spoleto, Tivoli e Roma, conferendo al film un respiro nazionale che si riflette anche nella varietà delle ambientazioni. La sceneggiatura è stata scritta da Argento insieme a Luigi Cozzi e Mario Foglietti, nomi noti nel cinema italiano di genere. Anche se la trama mantiene i canoni del thriller classico, non mancano passaggi ironici e tocchi personali, inserendo dettagli che rivelano parte della personalità del regista.
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Il restauro e la nuova veste visiva
L’intervento di restauro è stato curato dalla Cineteca di Bologna, con una attenzione particolare alle tonalità cromatiche che caratterizzano il film. Luciano Tovoli, direttore della fotografia originale, ha supervisionato la color correction. Questa scelta ha permesso di recuperare la vividezza delle scene senza alterare la grana e la texture tipiche dei film degli anni Settanta.
Qualità visiva e atmosfera
La versione restaurata in 4k offre un’esperienza visiva più nitida senza sacrificare l’atmosfera inquietante e la tensione che si respirano in ogni scena. Le riprese, girate quasi sempre in interni o in notturna, evidenziano ora con maggior chiarezza i dettagli, dagli ambienti cittadini agli abiti dei personaggi. L’operazione ha permesso inoltre di eliminare graffi e imperfezioni accumulate dal tempo, mantenendo però intatto il carattere vintage.
La trama e l’intreccio del thriller
Il protagonista del film è Roberto Tobias, interpretato da Michael Brandon, un batterista rock di discreto successo che si ritrova a vivere un incubo. Mentre torna a casa dopo una prova con la band, un uomo misterioso con un impermeabile scuro lo segue. Dopo un inseguimento e una colluttazione Roberto uccide involontariamente il suo aggressore. Quel gesto segna l’inizio di un’avventura che lo trascina in una spirale di ricatti e minacce.
Personaggi e dinamiche
La vicenda coinvolge anche Nina, la moglie di Roberto, interpretata da Mimsy Farmer, e due personaggi che fanno da contrappeso: “Dio“, un amico dall’indole eccentrica interpretato da Bud Spencer, e un investigatore privato, interpretato da Jean-Pierre Marielle, che cerca di fare luce sugli eventi. La tensione del film si costruisce lentamente, con atmosfere cupe e momenti di suspense calibrati per mantenere alta l’attenzione.
Il rapporto tra i personaggi rispecchia la complessità della trama e le situazioni ambigue in cui si trovano. Non a caso, il film miscela suspense, piccoli colpi di scena e anche qualche episodio di ironia, offrendo un prodotto calibrato per gli amanti del thriller ma anche per gli appassionati di cinema d’autore.
Distribuzione e valore storico del film
La nuova edizione di “4 mosche di velluto grigio” viene distribuita da CG Entertainment con la collaborazione di Cat People, grazie al supporto di Surf Film. La riproposizione di un titolo del genere è un buon ricordo per gli appassionati della tradizione horror italiana e allo stesso tempo rappresenta una possibile scoperta per chi non ha mai visto questa pellicola.
Il film ha un posto di rilievo nella storia del cinema italiano di genere proprio per la sua capacità di combinare elementi gialli, thriller e orrore, offrendo una narrazione con un ritmo calibrato e ambientazioni realistiche. Questa nuova versione in 4k permette di riscoprire una pellicola dalle atmosfere uniche, capace di raccontare una storia che coniuga tensione e aspetti biografici del regista.
L’uscita in sala, prevista per il 14 luglio, sarà un’occasione per verificare come il cinema anni Settanta continui a influenzare la cultura popolare moderna. Il film resta infatti una testimonianza di quegli anni e di quel modo di fare cinema, capace di mantenere intatta la sua attrattiva anche a distanza di più di cinquant’anni.