Regno unito e Ue annunciano nuove sanzioni contro Russia per la guerra in Ucraina

Regno unito e Ue annunciano nuove sanzioni contro Russia per la guerra in Ucraina

Il governo britannico e l’Unione europea hanno introdotto nuove sanzioni economiche contro la Russia per limitare le operazioni militari in Ucraina, colpendo energia, finanza, flotta ombra e guerra informatica.
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Il governo britannico e l’Unione europea hanno introdotto nuove sanzioni economiche contro la Russia per limitare il suo sostegno militare in Ucraina, colpendo settori strategici come energia, finanza, trasporti e cyberwarfare, con l’impegno a intensificare le misure in base all’evoluzione del conflitto. - Gaeta.it

Il governo britannico e l’Unione europea hanno imposto nuove restrizioni economiche contro la Russia, per frenare le operazioni militari in Ucraina. Le misure sono state rese note il 20 maggio 2025 e mirano a colpire vari settori strategici legati al conflitto, dall’energia alla finanza. I vertici europei hanno sottolineato che l’intensità delle sanzioni seguirà l’andamento della guerra.

Le nuove sanzioni del Regno unito contro la macchina militare russa

Il ministero degli Esteri britannico ha annunciato un pacchetto di cento nuove misure restrittive introdotte il 20 maggio, incentrate su soggetti coinvolti nella logistica e nel finanziamento delle operazioni militari russe. Queste misure colpiscono entità che supportano direttamente o indirettamente la macchina militare del Cremlino, oltre alle esportazioni di materie energetiche, settore fondamentale per le risorse economiche di Mosca.

Tra i gruppi presi di mira ci sono anche istituzioni impegnate nella guerra informatica e banche che facilitano il flusso di denaro verso le attività belliche. In particolare, la stretta punta a ridurre le capacità di Mosca nel procurarsi fondi e tecnologie per mantenere le operazioni in corso nel territorio ucraino. Le nuove regole limitano inoltre i rapporti finanziari e commerciali con queste organizzazioni, introducendo controlli più rigidi e proibizioni mirate.

Questa decisione arriva in un momento in cui il governo di Londra intende dare un segnale forte a Mosca, evidenziando che la prosecuzione della guerra avrà conseguenze economiche sempre più pesanti. Non si escludono ulteriori estensioni del pacchetto sanzionatorio nelle prossime settimane, in base all’evoluzione del conflitto.

L’unione europea rafforza le misure per contrastare la russia sulla nave e nel cyberspazio

Contemporaneamente al provvedimento britannico, l’Unione europea ha approvato il diciassettesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, annunciato il 20 maggio da Kaja Kallas, alta rappresentante per gli affari esteri dell’Ue. In questa nuova tranche di restrizioni sono coinvolte quasi 200 navi appartenenti alla cosiddetta “flotta ombra” russa.

Queste imbarcazioni sono collegate ad attività che aiutano a eludere le restrizioni internazionali e a sostenere le attività di rifornimento della Russia in mare. Già nelle precedenti fasi del conflitto, la “flotta ombra” è stata elemento chiave per Mosca per aggirare le sanzioni e mantenere flussi commerciali essenziali, in particolare nel settore energetico.

Il pacchetto dell’Ue include inoltre misure che affrontano minacce ibride, come la guerra informatica e campagne disinformative, oltre a sanzioni mirate per le violazioni dei diritti umani associate all’offensiva russa in Ucraina. L’attenzione sulle minacce ibride riflette la crescente preoccupazione europea per gli attacchi non convenzionali che colpiscono sia infrastrutture critiche sia la stabilità politica dei Paesi membri.

Queste mosse economiche e politiche sono parte di una strategia più ampia per contenere Mosca, seguendo una linea di crescente pressione a causa della persistenza delle operazioni militari nel territorio ucraino.

La dichiarazione di Kaja Kallas sulla risposta europea alle azioni di Mosca

Kaja Kallas, parlando sui social network, ha sottolineato che l’Ue non intende fermarsi con queste misure. Ha ricordato che il nuovo pacchetto sanzionatorio è solo una parte delle risposte preparate per sostenere Ucraina e contrastare Mosca. La strategia europea prevede ulteriori restrizioni che saranno adottate in futuro, legate alla durata e all’intensità della guerra.

La rappresentante europea ha messo in chiaro che il lungo protrarsi delle ostilità inevitabilmente comporterà un inasprimento delle contromisure economiche, con ricadute più pesanti per la Russia. “Questo avvertimento sottolinea la volontà dell’Ue di tenere aperta la strada alle pressioni economiche fino a che il conflitto non giunga a una risoluzione negoziata o a un cambiamento sostanziale nell’atteggiamento russo.”

La comunicazione pubblica di Kallas serve anche a informare la comunità internazionale sulle tensioni in corso e a mantenere alta l’attenzione sulla gestione della crisi ucraina. L’Alta rappresentante ha ribadito che le sanzioni europee riflettono una risposta coordinata e decisa, che tiene conto non solo degli aspetti militari ma anche di quelli umanitari e politici legati al conflitto.

Questa dichiarazione è stata accolta come un segnale chiaro della fermezza della posizione dell’Ue, che considera la tutela dei diritti umani e la stabilità regionale priorità imperdibili nella gestione della crisi.

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