La cerimonia dei Nastri d’Argento 2025 si è svolta a Roma, al Maxxi, lunedì 16 giugno. La manifestazione ha confermato la vivacità del cinema italiano puntando su registe donne e talenti emergenti. Francesca Comencini si è distinta con cinque premi per il film “Il tempo che ci vuole”, mentre Greta Scarano è stata premiata per il miglior esordio con “La vita da grandi”. La kermesse ha raccolto il voto di oltre 90 giornalisti cinematografici, premiando opere che raccontano storie intense e temi sociali attuali.
La vittoria di francesca comencini e il successo di il tempo che ci vuole
“Il tempo che ci vuole” di Francesca Comencini ha ottenuto un riconoscimento assoluto, guadagnando cinque Nastri d’Argento. Presentato fuori concorso alla Mostra di Venezia, il film ha conquistato il premio come miglior film e la sceneggiatura scritta dalla stessa regista. Tra i protagonisti, Romana Maggiora Vergano ha vinto come migliore attrice protagonista ex aequo con Valeria Golino, che si è distinta in “Fuori”. Fabrizio Gifuni ha ricevuto il Nastro come miglior attore protagonista, mentre le casting director Laura Muccino e Sara Casani sono state premiate per l’attenta selezione del cast. Questi riconoscimenti mettono in luce un lavoro corale e ben costruito che ha saputo gestire tematiche complesse attraverso una linea narrativa coinvolgente e attori convincenti.
Approfondimento sul film e tematiche trattate
Il film si concentra su dinamiche umane e relazioni intricate, toccando momenti di crisi e di cambiamento che molti spettatori hanno trovato vicini alla realtà quotidiana. L’apprezzamento della critica è stato unanime, e questo riscontro si è tradotto nel successo ai Nastri. La tradizionale attenzione a tematiche familiari, affetti e identità si è giustapposta a una lettura contemporanea di problemi sociali, dando al film un tono autentico e capace di coinvolgere. La stagione cinematografica ha visto in Comencini una figura emergente che si conferma una delle registe più attente al dettaglio umano e ai racconti densi di contenuto emotivo.
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L’ascesa di greta scarano e il premio per il miglior esordio con la vita da grandi
Greta Scarano ha conquistato il Nastro d’Argento come miglior esordio alla regia con il film “La vita da grandi”, un’opera che ha messo in luce un nuovo volto nella regia italiana. Scelta spesso come attrice, Scarano si è cimentata nella direzione con una narrazione capace di coniugare leggerezza e problematiche attuali. Il film racconta un primo appuntamento tra un uomo e una donna, interpretati da Pilar Fogliati ed Edoardo Leo, attraverso dialoghi che rivelano le complessità nascoste dietro a un momento apparentemente semplice. La scena italiana accoglie così una nuova regista che mostra capacità di costruire dialoghi credibili e situazioni emotive riuscite.
Premio miglior attore di commedia e altri riconoscimenti
Anche l’attore protagonista Yuri Tuci si è aggiudicato il riconoscimento per il miglior attore di commedia, premio che ha condiviso con Pietro Castellitto per “Diva Futura”. Quest’ultimo film, presentato anch’esso alla Mostra del Cinema di Venezia, racconta l’agenzia che lanciò personalità come Moana Pozzi, intrecciando la libertà sessuale e la rivoluzione culturale attraverso una biografia originale. Il riconoscimento attribuito a questi giovani attori sottolinea il cambio generazionale che si registra anche davanti alla macchina da presa. Il cinema italiano sembra così aprirsi a prospettive diverse, più intime, e a registi e interpreti che portano approcci freschi e nuovi linguaggi.
Premi ai film che affrontano i rapporti umani e le tensioni sociali
Diversi film premiati affrontano con rigore le difficoltà nei rapporti familiari, la violenza domestica e il senso di perdita tra le nuove generazioni. “Familia” di Francesco Costabile ha ottenuto riconoscimenti per l’intensa interpretazione di Francesco Di Leva nel ruolo di un marito violento. La pellicola racconta situazioni di sopraffazione psicologica e fisica, invitando a una riflessione sulle dinamiche familiari spesso nascoste. Questo film ha ricevuto anche il Premio Speciale BNL BNP Paribas, che ne ha sottolineato il valore di denuncia sociale e di stimolo alla sensibilizzazione pubblica contro la violenza.
Altri film premiati e interpretazioni di rilievo
Anche “Fuori” di Mario Martone ha ricevuto premi per le attrici non protagoniste come Matilda De Angelis e Elodie, e per Valeria Golino nella parte della protagonista. Il film si basa sul racconto biografico di Goliarda Sapienza, permettendo agli spettatori di entrare in una vicenda intima e autobiografica. A questi si aggiunge “Diamanti” di Ferzan Ozpetek, premiato per una lunga lista di contributi, dalla recitazione alle professionalità tecniche dietro le quinte. L’opera ambientata nel backstage di una sartoria teatrale, dà vita a un racconto intenso e ricco di sfumature, che ha saputo coinvolgere critica e pubblico.
Riconoscimenti alla carriera e a nuovi talenti nel cinema italiano
Quest’anno i Nastri d’Argento hanno dedicato attenzioni a due figure di lunga esperienza come Cristina Comencini e Marco Tullio Giordana. Comencini ha presentato “Il treno dei bambini”, tratto dal romanzo di Viola Ardone, mentre Giordana è stato premiato per “La vita accanto”. Entrambi i maestri del cinema hanno mostrato la loro capacità di raccontare storie che si inseriscono in contesti storici e culturali rilevanti. I riconoscimenti hanno evidenziato l’importanza di mantenere vive esperienze e sguardi consolidati, accanto alle novità.
Giovani attori emergenti premiati
Il premio Biraghi ha invece messo in luce giovani attori come Celeste Dalla Porta per “Parthenope” di Paolo Sorrentino e Francesco Gheghi in “Familia”. Quest’ultimo ha ottenuto anche il riconoscimento per il cameo dell’anno nel film “Fuori”. La presenza di Sorrentino si è concretizzata anche con premi tecnici, tra cui miglior fotografia, montaggio e colonna sonora. Questi riconoscimenti hanno reso omaggio a un cinema che guarda con attenzione a Napoli e alle sue atmosfere, rappresentandola con rispetto e fascino visivo.
I premi speciali e l’impegno su temi attuali nella sceneggiatura e nella narrazione
Un riconoscimento speciale è stato attribuito a Luca Zingaretti per “La casa degli sguardi”, film che tratta il rapporto padre-figlio attraverso una riflessione sul riscatto e sul valore del lavoro. Il protagonista, Gianmarco Franchini, ha ricevuto un premio dedicato dai Nastri e dalla Fondazione Nobis, che sostiene giovani talenti e ha espresso apprezzamento per la sua interpretazione segnata da tenerezza e fragilità. Questo film ha colto un tema delicato con sensibilità, valorizzando la forza del racconto teatrale e cinematografico.
Sceneggiatura e soggetto originale premiati
La sceneggiatura di “Berlinguer – La grande ambizione” di Andrea Segre e Marco Pettenello ha vinto il premio speciale SIAE. Il testo ha bilanciato il racconto storico con l’intimità, offrendo un ritratto umano e politico complesso. Il lavoro è stato definito capace di unire documentario e cinema narrativo, toccando aspetti della storia italiana spesso poco esplorati. La capacità di questi autori di intrecciare memoria personale e collettiva ha attirato consensi tra i giornalisti.
Il premio per il miglior soggetto originale è stato assegnato a Enrico Audenino e Valerio Mastandrea per “Nonostante”. La scrittura e la narrativa si confermano ingredienti essenziali per far emergere nuove storie e sensibilità nel panorama cinematografico contemporaneo italiano. Infine, “Gli immortali” di Anne Riitta Ciccone ha ricevuto una menzione speciale per la capacità di affrontare un rapporto padre-figlia in modo psicologicamente complesso e sfumato.
Il ruolo crescente dei giovani e la valorizzazione di nuovi interpreti
Tra i premi dedicati ai giovani spiccano i riconoscimenti Biraghi riservati a Celeste Dalla Porta e Francesco Gheghi. A Rachele Potrich, esordiente in “Vermiglio” di Maura Delpero è stato consegnato il premio Graziella Bonacchi, intitolato a una storica agente dello spettacolo. La cerimonia ha inoltre ricordato Barbara Ronchi con il Premio Nino Manfredi, accolto a Roma per la prima volta dopo molti anni a Taormina. Ronchi si distingue per la versatilità in ruoli drammatici e comici, grazie a interpretazioni diversificate in film come “Il treno dei bambini” e “Diva Futura”.
Il Premio Nuovo Imaie è andato a Samuele Carrino, interprete del giovane protagonista de “Il ragazzo dai pantaloni rosa” di Margherita Ferri, e a Ludovica Nasti. Il riconoscimento sottolinea la linea di continuità e la crescita di giovani artisti che si affacciano al cinema italiano abbracciando diversi generi. Questi premi confermano la volontà dei Nastri di accompagnare con attenzione e interesse i percorsi di chi inizia a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo.
Tanti film a concorso e la scelta finale dei giornalisti cinematografici
Sono stati oltre 40 i titoli in gara per questa 79ª edizione dei Nastri d’Argento, tutti selezionati sulla base di segnalazioni e voti espressi da giornalisti esperti del settore. L’organizzazione del premio è curata dal Direttivo nazionale del Sindacato Giornalisti Cinematografici , con la presidenza di Laura Delli Colli. La supervisione dello scrutinio ha garantito trasparenza e regolarità dell’assegnazione dei premi.
La scelta dei vincitori ha riflettuto una varietà di generi e tematiche, ma sempre con un’attenzione particolare alle storie che si intrecciano con la realtà sociale e culturale attuale. La qualità narrativa, la prova degli attori e l’impegno registico sono stati elementi decisivi per la premiazione. Il riconoscimento ha inoltre accolto una serie di collaborazioni con enti e sponsor come la SIAE e la BNL BNP Paribas, che confermano l’interesse verso il cinema italiano e il sostegno alle sue diverse professionalità.