Regione Lazio approva il dragaggio della foce del Duca a Latina per salvare il lago di Fogliano

Regione Lazio approva il dragaggio della foce del Duca a Latina per salvare il lago di Fogliano

La Regione Lazio approva il dragaggio della foce del Duca a Latina per migliorare il ricambio idrico del lago di Fogliano e dei laghi vicini, grazie alla mobilitazione dell’associazione Anima Latina.
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La Regione Lazio ha autorizzato il dragaggio della foce del Duca a Latina per ripristinare il ricambio idrico del lago di Fogliano, contrastando l’insabbiamento e tutelando l’ecosistema costiero, grazie anche alla mobilitazione della comunità locale. - Gaeta.it

Un importante passo avanti arriva per la tutela dell’ecosistema costiero nel territorio di Latina. Dopo quasi due anni di attesa, la Regione Lazio ha finalmente dato via libera al dragaggio della foce del Duca, una procedura fondamentale per rimuovere la barra sabbiosa che ostacola il corretto ricambio di acqua salmastra nel lago di Fogliano. Questo intervento mira a preservare un ambiente delicato, esteso anche ai laghi vicini come Monaci, Caprolace e fino a Sabaudia, dove la salute delle acque risente direttamente delle dinamiche alla foce.

Il problema dell’insabbiamento nella foce del Duca

La foce del Duca si era progressivamente chiusa a causa dell’accumulo di sabbia e detriti, creando una sorta di “barriera” che impediva l’ingresso dell’acqua di mare necessaria per mantenere l’equilibrio salino del lago di Fogliano. Questa condizione ha provocato un rallentamento del ricambio idrico, rischiando di compromettere l’habitat naturale e le specie che dipendono da un ambiente salmastro stabile. L’insabbiamento ha avuto anche ripercussioni sul microclima e sulla qualità delle acque degli specchi limitrofi, agendo come un freno alla rigenerazione naturale delle acque.

Lavori di dragaggio necessari

Erano necessari lavori di dragaggio per riaprire la foce, liberarla dalla sabbia accumulata e garantire così un ricambio più fluido tra l’acqua dolce e quella salata. Queste condizioni sono essenziali soprattutto in vista delle temperature elevate e la forte evaporazione che caratterizzano le estati di questi anni, rovinando la capacità del lago di sostenere la biodiversità locale.

Iter burocratico e mobilitazione della comunità locale

Il sì della Regione Lazio ha tardato quasi due anni, rallentato da sovrapposizioni di competenze e lungaggini amministrative. I ritardi hanno alimentato la frustrazione di associazioni ambientaliste e cittadini coinvolti nella difesa del lago.

L’associazione Anima Latina, guidata da Maurizio Guercio, è stata protagonista di una mobilitazione costante. Guercio ha parlato di “un percorso irto di ostacoli, definendolo come una battaglia contro mulini a vento per via dei continui blocchi eccessiva burocrazia.” Il comitato ha svolto una azione di pressione civile, organizzando iniziative e raccogliendo oltre 2.500 firme per sensibilizzare le istituzioni e accelerare l’approvazione dei lavori.

Presidio e attenzione costante

L’associazione continua a mantenere alta l’attenzione sull’area, mettendo in campo presidi simbolici come striscioni e bandiere, per non lasciare mai cadere l’attenzione pubblica e garantire un monitoraggio costante fino all’effettiva rimozione della barriera sabbiosa.

Richieste di interventi più ampi per la tutela del territorio

Anima Latina non limita la propria azione solo al dragaggio della foce del Duca. L’associazione ha segnalato altre urgenze, tra cui la necessità di bonificare il Rio Martino, punto critico per l’inquinamento che minaccia la qualità delle acque. Inoltre, si punta alla messa in sicurezza delle sponde del lago di Fogliano, soggette a erosione continua che rischia di destabilizzare ulteriormente l’ecosistema.

Guercio ha sottolineato che queste operazioni “non vanno viste come interventi isolati, ma come parte di un processo di rigenerazione naturale da seguire con impegno collettivo.” Una strategia ampia e coordinata potrebbe frenare il degrado e restituire funzionalità a tutto l’ambiente lagunare, garantendo la salvaguardia della biodiversità e anche della qualità della vita per le popolazioni locali.

Le azioni future dovranno tenere conto di questi elementi per evitare che il lago si trasformi in un ambiente statico e impoverito, rischiando di perdere il suo valore ambientale e paesaggistico che si riflette sul territorio circostante, centro di attività turistiche e di interesse naturalistico.

Impatto atteso del dragaggio e prossimi passi

Il via libera al dragaggio arriva in un momento delicato, con l’estate già avanzata e condizioni climatiche che favoriscono l’evaporazione e il depauperamento delle riserve idriche nei laghi costieri. Il ripristino del corretto flusso di acqua salmastra potrà rimettere in movimento un equilibrio necessario alla vita di molte specie animali e vegetali.

Il dragaggio dovrà essere effettuato con attenzione, per evitare danni ulteriori al fondale e per conservare la qualità ambientale. Nel frattempo, resta alta la vigilanza da parte dei gruppi civici, che seguiranno passo passo l’andamento dei lavori e l’evoluzione dello stato delle acque.

Rigenerazione del sistema ecologico

L’operazione potrà innescare una possibile rigenerazione che va oltre il singolo intervento tecnico, intervenendo sul funzionamento dell’intero sistema ecologico della laguna di Fogliano e dei laghi limitrofi. Le aspettative sono molte, ma quanto avvenuto dimostra che “la partecipazione diretta dei cittadini può avere un peso rilevante nel dialogo con le istituzioni e nelle scelte decisive per l’ambiente locale.”

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