Regione Abruzzo: finanziamenti senza bando pubblico e rinnovo dei progetti vita indipendente per disabili

Regione Abruzzo: finanziamenti senza bando pubblico e rinnovo dei progetti vita indipendente per disabili

La regione Abruzzo affronta critiche per finanziamenti sociali assegnati senza bandi pubblici, mentre dopo anni di ritardi i progetti di vita indipendente per persone con disabilità ricevono finalmente risorse essenziali.
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Il dibattito sulle politiche sociali in Abruzzo si concentra sulla trasparenza dei finanziamenti regionali, mentre finalmente vengono sbloccate risorse fondamentali per i progetti di vita indipendente delle persone con disabilità, grazie anche alla mobilitazione della Cgil. - Gaeta.it

Il dibattito sulle politiche sociali della regione Abruzzo si accende per la gestione di fondi destinati a vari settori, spesso senza pubblici bandi e con finanziamenti rivolti ad associazioni vicine ai consiglieri regionali. Nel frattempo, si registra un avanzamento cruciale per i progetti di vita indipendente rivolti alle persone con disabilità, che finalmente ricevono le risorse necessarie dopo anni di blocchi burocratici. Vediamo i dettagli.

I finanziamenti della regione abruzzo e la polemica sui fondi elargiti senza gara pubblica

Nell’ambito delle politiche sociali in Abruzzo, una parte dei finanziamenti regionali viene distribuita senza bandi pubblici, suscitando critiche e contestazioni. Secondo la Cgil Abruzzo Molise, la regione elargisce milioni di euro a favore di associazioni legate ai consiglieri regionali, spaziando da attività legate alla caccia fino ad ambiti sportivi come calcio e baseball, includendo anche settori più inattesi come parrucchieri e bande musicali. Questi finanziamenti vengono definiti “legge mancia”, una pratica che sottrae risorse ai cittadini più fragili e vulnerabili.

La posizione della Cgil sulla gestione dei fondi

Il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, ha sottolineato come non sia accettabile tagliare i fondi destinati alle politiche sociali mentre si continua a finanziare senza trasparenza queste realtà associative. La richiesta forte del sindacato è l’abolizione di questa “legge mancia”, con conseguente restituzione dei fondi ai servizi sociali dedicati a chi si trova in condizioni di svantaggio. L’assenza di bandi pubblici mina la trasparenza e la correttezza nell’assegnazione delle risorse, con il rischio di alimentare pratiche poco chiare.

Questo modello di distribuzione dei finanziamenti riguarda realtà variegate e poco legate al sostegno vero alle necessità sociali più urgenti. La situazione ha generato un diffuso malcontento, che trovò conferma nelle proteste della Cgil e nello sforzo di mettere in luce questa modalità di gestione finanziaria nel contesto regionale.

La svolta sui progetti vita indipendente, risorse finalmente distribuite dopo anni di ritardi

Da tempo i progetti di vita indipendente destinati a persone con disabilità in Abruzzo erano bloccati per problemi burocratici e ritardi nei trasferimenti di fondi ai Comuni e agli enti coinvolti. Dopo anni di attesa, a partire dal 2025 tutti i progetti previsti dalla legge regionale 57/2012 sono diventati esecutivi, consentendo a 680 cittadini con disabilità abruzzesi di avviare o proseguire i propri percorsi di autonomia.

Il responsabile regionale Cgil, Claudio Ferrante, ha spiegato che questa situazione era inaccettabile, dato che l’assessore alle Politiche sociali Roberto Santangelo aveva già individuato risorse aggiuntive per sbloccare il problema. Nonostante ciò, il settore bilancio regionale ha rallentato la procedura per mesi, creando disagi forti ai beneficiari.

Erogazione dell’assegno individuale e impatto

L’erogazione dell’assegno individuale per i progetti personalizzati permette ora ai disabili di usufruire di servizi di assistenza personale e sostegno, migliorando la qualità della vita e la dignità non solo dei diretti interessati ma anche dei loro caregiver. Questo risultato importante si è ottenuto anche grazie all’azione diretta della Cgil e dell’associazione Carrozzine Determinate, che si sono mobilitate, arrivando a manifestazioni eclatanti come l’occupazione simbolica del Consiglio regionale durante l’inverno.

La mobilitazione della Cgil e l’espansione dei fondi per garantire continuità ai progetti sociali

La pressione esercitata dalla Cgil Abruzzo Molise e l’associazione Carrozzine Determinate è stata decisiva per ottenere attenzione e azioni concrete dalla Regione. La campagna di protesta iniziata nel 2022 ha visto momenti di forte tensione e solidarietà, culminati nel riconoscimento da parte dell’intero Consiglio regionale della legittimità delle richieste. L’assessore Santangelo ha supportato l’iniziativa, contribuendo a sbloccare i fondi necessari.

Quel lavoro ha trasformato uno stanziamento iniziale di 800mila euro nel 2024 in un finanziamento complessivo di 6 milioni. A questo si aggiunge un piano di finanziamenti più ampio e duraturo, grazie alla rimodulazione dei Fondi Fse: dal 2025 fino al 2028 sono stati stanziati 35,5 milioni di euro. Una cifra che assicura continuità, elemento cruciale per i progetti di vita indipendente rivolti a centinaia di persone.

Riconoscimento e importanza delle risorse stanziate

Il riconoscimento ottenuto rappresenta un caso raro per la regione e per il Paese, con l’approvazione tempestiva di tutte le richieste presentate negli ultimi anni. La strategia di mobilitazione ha prodotto non solo maggiori risorse oggettive ma anche maggiore consapevolezza sulla necessità di sostenere in modo strutturale queste iniziative.

Il diritto all’autonomia e il rispetto della convenzione onu sui diritti delle persone con disabilità

Non si tratta solo di erogare fondi, ma di garantire diritti fondamentali. La Cgil e le associazioni coinvolte ribadiscono che ogni persona con disabilità ha il diritto di vivere secondo proprie scelte e aspirazioni, partecipando pienamente alla vita sociale, culturale e lavorativa. Questo principio trova una sua base nella Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, in particolare nell’articolo 19 che sancisce il diritto all’autonomia personale e all’inclusione sociale.

L’impegno della Cgil prosegue per vigilare sul rispetto di questi diritti e per evitare che le risorse vengano nuovamente bloccate o dissipate in finanziamenti poco trasparenti. Nel panorama attuale, resta cruciale mantenere alta l’attenzione su queste politiche, poiché cancellare o ridurre fondi penalizzerebbe direttamente le vite di chi dipende dai servizi di assistenza e sostegno.

Le cifre ora stanziate rappresentano un passo avanti concreto, ma la lotta per una gestione trasparente e attenta delle risorse continua a essere un tema di attualità nella regione Abruzzo. Lo sviluppo di progetti di vita indipendente contribuisce a migliorare la qualità di vita delle persone disabili e delle loro famiglie, garantendo autonomia e dignità.

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