Recuperato all’aquila un dipinto del 1595 raffigurante la nascita della vergine di bernardino monaldi

Recuperato all’aquila un dipinto del 1595 raffigurante la nascita della vergine di bernardino monaldi

Un dipinto del 1595 attribuito a Bernardino Monaldi, rubato dalla chiesa di Santa Maria della Consolazione a Barisciano, è stato recuperato dai carabinieri del Nucleo TPC di L’Aquila grazie a una segnalazione e indagini coordinate dalla procura di Genova.
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Recuperato dai carabinieri un dipinto del 1595 attribuito a Bernardino Monaldi, rubato dalla chiesa di Santa Maria della Consolazione a Barisciano, grazie a una segnalazione e a un’indagine coordinata dalla procura di Genova. - Gaeta.it

Un’opera del 1595 attribuita a bernardino monaldi, raffigurante la nascita della vergine, è stata recuperata dai carabinieri del nucleo tutela del patrimonio culturale di l’aquila. Il dipinto, sottratto da tempo dalla chiesa di santa maria della consolazione a barisciano, è riemerso nel novembre 2024 grazie alla segnalazione di uno studioso e ad un’indagine coordinata dalla procura di genova.

Il valore artistico e la storia del dipinto scomparso da barisciano

Il dipinto mostra una scena ambientata in un interno domestico, dove si vede la madre di maria, anna, circondata da figure femminili e angeli. La composizione, con una tipica centinatura nella parte superiore, si accorda perfettamente con l’architettura dell’altare su cui il quadro si trovava originariamente nella chiesa di santa maria della consolazione, nella frazione picenze di barisciano . Sul margine sinistro si legge chiaramente la firma abbreviata dell’autore: “Bernard.us Monal.us Flo.us 1595”.

Documentazione e autenticità storica

Questa dicitura corrisponde a una descrizione presente in documenti ottocenteschi che attestano la presenza dell’opera in quella chiesa. Nonostante alcune parti del dipinto appaiano semplificate rispetto a un lavoro tipico del tardo cinquecento, i volti e l’espressività dei personaggi suggeriscono l’intervento di una mano esperta, probabilmente quella di monaldi. L’opera ha quindi un valore storico e religioso importante per il territorio aquilano.

Come è stata scoperta e recuperata l’opera dai carabinieri

L’indagine è scattata dopo che uno studioso esperto di arte abruzzese ha riconosciuto il dipinto nel catalogo di una casa d’aste genovese in vista di una vendita stimata tra 8.000 e 12.000 euro. La segnalazione è arrivata alla soprintendenza con competenze su l’aquila e teramo, che ha subito avviato le verifiche, chiamando in causa i carabinieri del comando TPC .

Testimonianze e prove raccolte

Sono state raccolte prove fotografiche e testimonianze di cittadini di barisciano che ricordano di aver visto il quadro sull’altare laterale fino almeno agli anni ’50 del Novecento. La conferma della provenienza e la ricostruzione della storia hanno impedito che il dipinto venisse venduto, portando al sequestro prima dell’asta.

Il proprietario attuale, che aveva ricevuto l’opera in eredità da una parente, è risultato estraneo alle dinamiche del furto e ha collaborato con le autorità. I controlli hanno evidenziato che il quadro non era mai stato censito nella banca dati dei beni culturali rubati e non risultava mai denunciato.

La collaborazione tra istituzioni per proteggere il patrimonio culturale

L’operazione ha dimostrato l’efficacia della cooperazione fra diversi attori: il Nucleo TPC di Genova, il Nucleo TPC di L’Aquila, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo, la procura di Genova e il comando provinciale dei carabinieri aquilani. Il coordinamento ha permesso di bloccare il traffico illecito e di salvaguardare un bene culturale prezioso per la comunità locale.

La presenza di esperti di storia dell’arte, insieme all’apporto della società civile, è stata determinante. La partecipazione attiva dei cittadini ha facilitato la ricostruzione del percorso dell’opera e la sua individuazione. Questo caso conferma la necessità di mantenere una rete di controllo e segnalazione per evitare la dispersione di opere sottratte.

Il ritorno del dipinto alla diocesi di l’aquila

Con il recupero del dipinto si apre la fase della restituzione alla diocesi di l’aquila. La cerimonia è prevista durante la festa dell’arma, che si svolgerà nel comando provinciale dei carabinieri di l’aquila. Saranno presenti autorità civili, militari e religiose per sancire il ritorno dell’opera al luogo cui appartiene da secoli.

Il comando carabinieri per la tutela del patrimonio culturale sottolinea l’importanza delle segnalazioni da parte di cittadini, collezionisti e operatori d’arte per impedire casi simili. La riscossa del bene sottratto avviene solo grazie a un’impegno condiviso. Il quadro, ora sotto tutela, tornerà a far parte del patrimonio culturale e spirituale della comunità abruzzese, rappresentando un tassello della storia locale e nazionale.

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