Milano ha completato un intervento di recupero e pulizia di circa cento targhe commemorative dedicate ai Caduti per la Libertà, distribuite nei nove municipi della città. L’operazione si è svolta in occasione dell’80° anniversario della Liberazione e ha coinvolto diversi enti e associazioni locali. Queste targhe, istituite pochi giorni dopo la fine della seconda guerra mondiale, ricordano i nomi dei partigiani assassinati sul territorio milanese. Il loro restauro ha riportato alla luce epigrafi e dettagli ormai deteriorati dal tempo.
La storia delle targhe dedicate ai partigiani milanesi
Subito dopo la fine del conflitto mondiale, la giunta guidata da Antonio Greppi, primo sindaco di Milano dopo la Liberazione, decise di posizionare targhe commemorative in corrispondenza dei luoghi dove furono assassinati i partigiani. La delibera del 5 maggio 1945 specificava che ogni targa doveva essere collocata “sul posto nel quale furono vilmente assassinati”. Così, nel corso degli anni, queste lapidi sono diventate un punto di riferimento per ricordare chi ha perso la vita per la libertà della città.
Il Comune scelse di affidare a ogni Municipio una serie di targhe da installare nelle aree di loro pertinenza. Questo sistema ha permesso di diffondere la memoria degli eventi in diverse zone di Milano. Le targhe portano iscritti i nomi dei partigiani con date e circostanze del loro sacrificio. Tra tutte, spicca quella posta nel 1953 alla loggia dei Mercanti, dove sono incisi i nomi dei 1.739 caduti milanesi, un luogo simbolo della Resistenza.
Il progetto di recupero e pulizia: le fasi e gli attori coinvolti
Il lavoro di recupero e pulizia è nato dalla collaborazione tra diverse realtà: il Comitato Milano è Memoria, l’Unità Fontane e Monumenti della Direzione Infrastrutture e Spazio Pubblico del Comune, oltre al Comitato Provinciale di Milano dell’Anpi e tutte le sezioni cittadine di quest’ultima. Questi enti hanno segnalato in modo puntuale quali targhe richiedevano priorità negli interventi di manutenzione.
I restauri sono iniziati a marzo con il recupero delle lapidi che portano i nomi dei partigiani alla loggia dei Mercanti. Da lì i lavori si sono estesi a tutte le altre targhe distribuite nei Municipi. La pulizia è stata condotta da restauratori professionisti con metodi specifici per ogni tipo di materiale, così da evitare danni e preservare il valore storico. L’attenzione ha riguardato anche le scritte e gli elementi decorativi spesso consumati dagli agenti atmosferici.
Interventi e tecniche di restauro sulle targhe in pietra e in bronzo
Le targhe in pietra hanno subito una pulitura accurata e conservativa con l’obiettivo di riportare alla leggibilità totale le epigrafi. In molti casi si è intervenuti su fessure o rotture attraverso stuccature mirate, per consolidare la struttura senza alterare l’aspetto originale. Sono stati inoltre ripristinati elementi mancanti come le borchie in bronzo, parte delle decorazioni che spesso non erano più presenti.
Per le targhe in bronzo è stata adottata una pulizia manuale molto delicata, volta a rimuovere ossidazioni superficiali e residui accumulati negli anni. Dopo questa prima fase si è proceduto con un trattamento protettivo specifico, basato sull’applicazione di cere microcristalline. Questa patinatura ha lo scopo di evitare un rapido deterioramento e mantenere intatti i dettagli delle incisioni.
Una memoria restaurata per il futuro di milano
L’insieme di queste procedure professionalmente eseguite ha permesso di salvaguardare pezzi importanti della memoria storica milanese. Le targhe riportate allo splendore di origine potranno così continuare ad essere un punto di riferimento per cittadini e visitatori interessati al passato della città.