Record di vittime sulle strade italiane nel quarto weekend di giugno 2025: 44 morti in tre giorni

Record di vittime sulle strade italiane nel quarto weekend di giugno 2025: 44 morti in tre giorni

Nel weekend del 20-22 giugno 2025, le strade italiane hanno registrato 44 morti in incidenti, con vittime di tutte le età e un aumento dei sinistri su strade statali; Asaps lancia un appello alla prudenza.
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Nel weekend dal 20 al 22 giugno 2025, le strade italiane hanno registrato 44 vittime in incidenti mortali, con un aumento preoccupante segnalato dall’Osservatorio Asaps, che lancia un appello urgente a maggior prudenza e controlli. - Gaeta.it

Tra venerdì 20 e domenica 22 giugno 2025 le strade italiane hanno registrato un aumento drammatico di incidenti mortali. Secondo l’Osservatorio Asaps, l’associazione che raccoglie dati sugli incidenti stradali, il totale delle vittime nei fine settimana del 2025 ha raggiunto il picco più alto proprio in questo ultimo weekend di giugno, con 44 persone che hanno perso la vita in incidenti di vario tipo su tutto il territorio nazionale.

Distribuzione delle vittime sulle strade italiane durante il weekend

Le vittime contate dall’Asaps si dividono in diverse categorie di utenti della strada. Sedici automobilisti hanno perso la vita, altrettanti motociclisti, cinque ciclisti, quattro pedoni, due monopattinisti e un conducente di furgone. I numeri mostrano anche un’età molto variabile delle persone coinvolte: la vittima più giovane aveva 15 anni, un ragazzo che non ha avuto scampo; la più anziana un uomo di 96. Dieci delle persone decedute avevano meno di 35 anni.

Nel report si includono anche i decessi collegati ad incidenti che avevano visto feriti gravi nel weekend precedente: un ragazzo di 20 anni, tre donne rispettivamente di 38, 65 e 73 anni, e un uomo di 81 anni. Questi dati confermano la gravità degli eventi stradali accumulati in poche settimane, mettendo in luce come la sicurezza sulle strade resti una questione urgente da affrontare a livello nazionale.

Caratteristiche degli incidenti mortali e localizzazione geografica

Il rapporto dell’Asaps evidenzia la presenza di due incidenti plurimortali che hanno causato sei decessi, un segnale che alcune tragedie coinvolgono più persone allo stesso tempo. Dieci incidenti si sono verificati senza coinvolgimento di altri mezzi, con veicoli usciti di strada autonomamente. Nel complesso, 19 dei sinistri fatali sono avvenuti su strade statali e provinciali, spesso aree più rischiose per la circolazione rispetto alle autostrade.

Geograficamente, la Lombardia ha contato cinque vittime, la maggioranza si concentra però altrove. Dieci persone sono morte nel Lazio, nove in Emilia-Romagna, tre casi sono stati registrati in Trentino-Alto Adige, Piemonte, Basilicata e Campania. Altre regioni come Toscana, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna hanno registrato numeri minori, da uno a due decessi ciascuna nel medesimo intervallo temporale.

Appello alla prudenza e raccomandazioni per prevenire nuovi incidenti

Il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni, ha espresso un richiamo forte alla prudenza. Ha sottolineato l’importanza di rispettare i limiti di velocità, soprattutto ora che molti autovelox non sono più in funzione, sottolineando come questa assenza possa rappresentare un pericolo aggiuntivo. Biserni ha invitato a evitare l’uso del cellulare durante la guida e a non mettersi al volante dopo aver assunto alcolici.

“L’appello arriva in un momento chiave, poiché il weekend successivo coincide con l’inizio dell’esodo estivo, quando sulle strade si concentra una maggiore presenza di veicoli e persone in movimento. Il rischio di incidenti cresce, la presenza di controlli e la consapevolezza di chi guida diventano fattori determinanti per limitare nuove tragedie.”

Biserni ha chiesto un incremento dei controlli nelle strade, elemento che sembra necessario alla luce dei dati recenti. Il messaggio è chiaro: serve azione concreta di polizia stradale e comportamenti più prudenti per cercare di ridurre queste cifre così pesanti. La sicurezza degli utenti della strada resta un’emergenza che richiede attenzione da parte di tutti, istituzioni e cittadini.

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