L’appuntamento con “Recidiva Zero” si svolgerà a roma, puntando su formazione e lavoro come strumenti per ridurre la recidiva tra le persone detenute. La giornata vedrà la partecipazione delle principali figure istituzionali del mondo della giustizia e del lavoro, con l’obiettivo di consolidare collaborazioni per migliorare il reinserimento sociale.
La giornata di lavoro e partecipazione istituzionale
Il 17 giugno 2025, dalle 9:30 alle 19:30, nella sede della Scuola di formazione “Giovanni Falcone”, situata in via di Brava 99 a Roma, si terrà la seconda edizione di “Recidiva Zero”. Questo evento è promosso dal CNEL in collaborazione con il Ministero della Giustizia. L’iniziativa si concentra su studio, formazione e lavoro dentro e fuori il carcere, temi fondamentali per prevenire la recidiva.
Interventi di spicco
Tra gli interventi di spicco ci saranno quelli del presidente del CNEL Renato Brunetta e del ministro della Giustizia Carlo Nordio. Parteciperanno anche il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone, il sottosegretario al ministero della Giustizia Andrea Ostellari, il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Fabio Pinelli, oltre ai vertici dei Dipartimenti della Giustizia penitenziaria e minorile. Ci sarà anche il presidente del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale Riccardo Turrini Vita.
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L’evento riunirà inoltre i principali portatori di interesse del settore carcerario, sociale e del lavoro, con l’intento di condividere esperienze e strategie operative. Sarà un momento importante per mettere a confronto progetti e azioni in corso, soprattutto per migliorare la qualità dell’assistenza e l’offerta formativa all’interno delle istituzioni penitenziarie.
La firma del protocollo d’intesa per il reinserimento
Un passaggio centrale della giornata sarà la firma di un protocollo d’intesa tra il CNEL e le organizzazioni che rappresentano le categorie produttive. Questo accordo darà vita al Segretariato permanente per l’inclusione economica, sociale e lavorativa delle persone private della libertà personale. L’obiettivo è combattere la recidiva attraverso percorsi di formazione professionale e offerte concrete di lavoro che vadano oltre l’esperienza carceraria.
La sinergia tra CNEL e le realtà produttive punta a strutturare in modo stabile queste attività, evitando che restino interventi temporanei o isolate iniziative. Si cercherà di consolidare un modello in grado di garantire continuità e opportunità reali a chi ha scontato una pena. Questi strumenti sono ritenuti indispensabili per favorire un reinserimento duraturo e ridurre il ritorno in carcere.
L’accordo rappresenta una risposta concreta alla necessità di creare condizioni di vita più dignitose e un supporto efficace per chi affronta il delicato passaggio da detenuto a cittadino libero. “La lotta alla recidiva richiede un impegno condiviso e tangibile.”
Ruolo istituzionale e imprese
Il protocollo mira a coinvolgere più attori possibili, dal mondo istituzionale alle imprese, perché la lotta alla recidiva richiede un impegno condiviso e tangibile.
Il ruolo della formazione e del lavoro nel sistema penitenziario
Nel carcere, la formazione e l’attività lavorativa hanno un ruolo fondamentale per prevenire la ripetizione di comportamenti criminali. Offrire competenze sfruttabili una volta terminata la detenzione aiuta a creare prospettive di vita diverse. Il reinserimento sociale passa spesso dalla capacità di trovare un’occupazione che permetta autonomia economica e stabilità.
“Recidiva Zero” concentra l’attenzione su questo aspetto, mettendo in evidenza l’importanza di percorsi personalizzati e sostenuti da adeguate politiche pubbliche. L’evento evidenzia anche le criticità, come la carenza di risorse, il disagio ambientale in istituto e la necessità di far dialogare meglio le varie realtà coinvolte. Le evidenze raccolte serviranno a migliorare la risposta a queste sfide.
Coinvolgimento di enti e operatori
Sono coinvolti enti pubblici, associazioni, aziende e operatori sociali che portano esperienze diverse. Il confronto mira a definire strategie più efficaci che saltino la frammentazione e rendano stabile il supporto offerto. Le buone pratiche si concentrano su corsi di formazione professionale, stage e inserimenti lavorativi che accompagnano l’ex detenuto nel percorso di vita.
Il modello proposto punta a rimuovere gli ostacoli al lavoro, collegandoli a interventi sociali mirati, che coinvolgano la famiglia e le reti territoriali. Il rafforzamento del lavoro in carcere deve andare di pari passo con il sostegno dopo la scarcerazione, evitando che i progressi fatti inside saltino a causa di mancanza di opportunità fuori.
Le sfide e le aspettative per il futuro prossimo
L’organizzazione di “Recidiva Zero” riflette la crescente attenzione verso un fenomeno che interessa molte aree italiane. Il carcere non è più visto solo come luogo di punizione, ma come spazio dove agire per cambiare dinamiche di vita. La speranza è che iniziative come questa aiutino a migliorare la situazione reale di chi vive la detenzione.
Restano però molte sfide aperte: l’inserimento lavorativo resta complesso, specialmente in un mercato che non sempre accoglie chi ha un passato penale. Serve un cambiamento culturale e la partecipazione ampia di imprese e comunità locali. I fondi pubblici devono essere destinati in modo mirato a questi progetti.
Impegno istituzionale e monitoraggio
Le istituzioni, chiamate a guidare il processo, dovranno monitorare con rigore gli effetti degli accordi e delle azioni messe in campo. Tenere alta l’attenzione mediatica e politica contribuirà a mantenere vivo l’impegno su questa materia. Il confronto costante tra soggetti coinvolti promette di aprire nuove opportunità, favorendo il superamento delle vecchie logiche punitive.
Molte realtà si attendono sviluppi concreti nelle prossime settimane, a partire proprio da quanto si stabilirà durante la giornata di lavoro a roma. Il segretariato permanente dovrà diventare uno strumento stabile e visibile nel panorama delle politiche sociali italiane. Intanto la città si prepara ad ospitare questo incontro che coinvolge aspetti cruciali del sistema penale e del lavoro.