L’incubo è iniziato alle 8.30 di mattina, nei locali dell’ufficio postale di via Mazzini a Candelo. Due uomini coperti da passamontagna hanno fatto irruzione appena sono arrivate le saracinesche, uno di loro ha sparato un colpo di pistola quasi subito. La tensione tra chi era dentro è salita subito, ma per fortuna nessuno è rimasto ferito. A quel punto è iniziata una rapina messa a segno in pochi minuti, con una fuga veloce a bordo di un’auto rubata poco prima in zona.
L’irruzione dell’ufficio postale e le minacce ai presenti
Pochi attimi dopo l’apertura dell’ufficio, due uomini con il volto coperto sono entrati. Uno aveva evidentemente una pistola, con cui ha sparato un colpo che ha fatto alzare l’allarme immediato tra clienti e personale. Il colpo non ha fatto danni fisici, ma ha aumentato la pressione sulle persone presenti. I rapinatori hanno imposto la loro volontà, costringendo tutti a stare fermi mentre si facevano consegnare il denaro disponibile. La rapidità e il metodo hanno dimostrato una precisa organizzazione dietro l’azione. I testimoni hanno raccontato di quanto fossero spaventati, anche perché non era un semplice intimidazione ma una manifestazione chiara di pericolo imminente.
Dentro l’ufficio la situazione è rimasta drammatica per tutta la durata della rapina. Il denaro è stato raccolto velocemente ma non è stata ancora svelata la cifra esatta sottratta. La scelta di agire appena aperto lascia capire che i responsabili sapevano quando trovare il bottino più consistente, una tattica che denota preparazione e controllo dei tempi. Un episodio che ha toccato profondamente i residenti di Candelo, abituati finora a una vita più tranquilla e senza eventi così violenti.
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La fuga rapida con auto rubata e i primi accertamenti delle forze dell’ordine
Dopo essersi impossessati del denaro, i due uomini sono scappati a bordo di una vettura rubata poco prima. L’automobile è proprio un elemento chiave per l’indagine, perché indica una programmazione accurata per permettere una fuga veloce. Nel giro di pochi minuti le forze dell’ordine, carabinieri e polizia, sono intervenute chiudendo le strade principali e fermando veicoli nei dintorni. Gli agenti hanno anche allestito posti di controllo nei comuni limitrofi cercando di bloccare qualunque possibile via di fuga.
Il recupero di immagini dalle telecamere di sorveglianza della zona risulta decisivo. I filmati potrebbero mostrare i movimenti dei malviventi prima e dopo il colpo, dando indizi preziosi sulla direzione presa durante la fuga. La presenza di diverse videocamere in via Mazzini e nelle vie attorno è stata fondamentale per avviare subito l’identikit dei responsabili e capire se erano già conosciuti dalle forze dell’ordine. L’auto rubata e la fuga rapida danno l’immagine di un piano ben congegnato, probabilmente studiato nel dettaglio con sopralluoghi e informazioni raccolte in anticipo.
Il lavoro degli inquirenti e la raccolta delle testimonianze
Nelle ore successive i carabinieri hanno ascoltato dipendenti e clienti che si trovavano nell’ufficio postale. Le testimonianze saranno utili a definire caratteristiche fisiche parziali e dettagli dell’accento o modo di parlare dei banditi. Elementi fondamentali quando l’immagine diretta non è chiara. Alcuni di loro hanno potuto fornire indicazioni precise sul comportamento dei malviventi, sulle loro parole minacciose e sul modo di agire. Questo materiale contribuirà all’identificazione dei responsabili.
Poste Italiane ha attivato i protocolli standard, compreso il supporto psicologico per i lavoratori ancora scossi dall’esperienza, anche se nessuno ha subito traumi fisici. Resta alta l’attenzione sulla sicurezza degli uffici postali, spesso esposti a queste aggressioni. Per tutta la mattina è rimasto chiuso l’edificio per permettere ai tecnici della scientifica di raccogliere ogni possibile traccia. Funzionari della procura di Biella stanno coordinando le indagini, con una denuncia ufficiale per rapina aggravata e uso di arma da fuoco.
Il contesto di criminalità a biella e le preoccupazioni per la sicurezza degli uffici postali
La rapina di Candelo si inserisce in un quadro più ampio di episodi simili nella provincia di Biella. Gli uffici postali sono obiettivi preferiti dalla criminalità, soprattutto per il denaro che trattano giornalmente. Il fatto che l’azione avvenga in pieno giorno, davanti a diversi testimoni, amplifica il senso di insicurezza tra i cittadini. L’uso di un’auto rubata per la fuga e la scelta di un orario preciso fanno pensare a gruppi criminali ben organizzati e con esperienza. Le autorità temono che non si tratti di un caso isolato, ma di una regia che potrebbe estendersi ad altri comuni.
Il paese di Candelo è rimasto scosso dal fatto, con molti residenti preoccupati per possibili sviluppi. Gli episodi come questo rimettono in luce le difficoltà di proteggere strutture che svolgono un ruolo pubblico importante ma che non sempre dispongono dei mezzi per difendersi da questi attacchi. La priorità ora è individuare i responsabili e impedire che altri uffici postali subiscano analoghi colpi. Le forze dell’ordine continuano a seguire ogni pista con attenzione, monitorando qualsiasi segnale che possa condurre a una svolta nelle indagini.