È emerso un quadro preoccupante riguardo al rilascio dei passaporti in Italia. A seguito di un’inchiesta di Altroconsumo, i dati attuali mostrano un incremento dei tempi di attesa e una situazione critica nelle maggiori città del Paese. In questo contesto, si inserisce anche il nuovo progetto delle Poste Italiane, denominato Polis, il quale mira a rendere più efficiente il rilascio di questo documento fondamentale per la circolazione internazionale.
Tempi di attesa sempre più lunghi
La difficoltà nel ricevere un passaporto è ormai una realtà quotidiana per molti italiani. Dalla ricerca di Altroconsumo, emerge che le attese possono toccare punte di dieci mesi a Venezia, otto a Bolzano e sette a Cagliari solo per fissare un appuntamento presso gli uffici competenti. In sei città, tra cui Bologna, Genova e Torino, non è stato possibile nemmeno prenotare un appuntamento negli ultimi mesi. Queste informazioni, che evidenziano un peggioramento netto rispetto a un anno fa, pongono interrogativi sulla gestione del servizio pubblico in questo settore cruciale.
Le uniche eccezioni positive si registrano a Perugia e Pescara, dove gli appuntamenti possono essere ottenuti immediatamente o nel giro di un giorno. Tuttavia, tali casi rimangono isolati rispetto alla maggioranza delle città, in cui la situazione si presenta in un contesto di grave difficoltà. Gli utenti segnalano disagi significativi, rendendo sempre più complessa l’esperienza di richiedere o rinnovare un passaporto. La lentezza di questo processo mette a rischio anche la pianificazione dei viaggi, proprio in un periodo in cui l’industria turistica cerca di rilanciarsi.
Il progetto Polis: una svolta o un’illusione?
Con l’arrivo del progetto Polis, il governo italiano ha annunciato la volontà di affrontare questa problematica. Da dicembre, si prevede che le Poste Italiane possano erogare passaporti, con l’intento dichiarato di alleggerire il carico degli uffici pubblici e ridurre i tempi di attesa. Tuttavia, l’efficacia di questa iniziativa è messa in discussione, poiché il sistema è attualmente indirizzato solo ai comuni con popolazione sotto i 15 mila abitanti. Ciò significa che in gran parte delle grandi città, dove il problema è più acuto, il progetto non ha alcuna applicazione.
Questa apparente disconnessione tra le misure proposte e la reale necessità dei cittadini ha sollevato scetticismo e critiche. La percezione è che, sebbene ci sia l’intento di risolvere i problemi, le soluzioni attuate non vanno a colpire il cuore della questione. Le lunghe attese e le difficoltà per ottenere un passaporto rimangono in gran parte inalterate per la popolazione urbana.
Costi dei passaporti in Italia: un problema di spesa
Oltre ai lunghi tempi di attesa, i cittadini italiani si trovano a dover affrontare costi elevati per il rilascio o il rinnovo dei passaporti. Il prezzo di 116 euro è fra i più alti in Europa, e il divario con altri Paesi è notevole. Per fare un confronto, in Spagna il passaporto costa solo 30 euro, mentre in Germania il costo si attesta intorno ai 60 euro. Anche nazioni vicine come Francia e Regno Unito offrono prezzi più contenuti, con rispettivamente 86 euro e 82,50 euro.
Questa disparità di costi si accumula in un momento in cui gli italiani sono già alle prese con l’aumento del costo della vita. Solo il Portogallo sembra eguagliare l’Italia nella classifica dei passaporti più costosi, ma il Paese iberico offre un documento valido solo per cinque anni, rendendo il costo annuo di mantenimento superiore a quello italiano. Queste cifre pongono in rilievo la necessità di una riforma completa del sistema di rilascio dei passaporti in Italia, affinché sia più efficiente e accessibile.
Le problematiche legate a tempi di attesa e costi esosi continuano a destare preoccupazione tra la popolazione, e la gestione di questa situazione rappresenta una sfida significativa per le istituzioni pubbliche italiane nel prossimo futuro.
Ultimo aggiornamento il 21 Ottobre 2024 da Armando Proietti