Raid aerei in Libano: il bilancio delle vittime e l'appello di Guterres per la pace

Raid aerei in Libano: il bilancio delle vittime e l’appello di Guterres per la pace

La violenza in Libano sta aumentando, con oltre 558 vittime a causa dei bombardamenti israeliani su Hezbollah. La situazione umanitaria è critica, mentre Hezbollah risponde lanciando razzi verso Israele. Il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha avvertito della necessità di evitare un conflitto simile a Gaza e ha chiesto un cessate il fuoco immediato.
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Raid aerei in Libano: il bilancio delle vittime e l'appello di Guterres per la pace - Gaeta.it

Raid aerei in Libano: il bilancio delle vittime e l’appello di Guterres per la pace

La crescente violenza in Libano sta attirando l’attenzione della comunità internazionale, con le forze israeliane che intensificano i bombardamenti contro Hezbollah, causando un drammatico bilancio di vittime. Questo articolo analizza le conseguenze di questi raid, le reazioni dalla comunità internazionale e il costante scambio di attacchi tra Libano e Israele.

Il bilancio delle vittime e i raid israeliani

Nella terza ondata di attacchi aerei israeliani contro Hezbollah, il bilancio è tragico: sono state registrate 558 vittime in Libano, tra cui 50 bambini, secondo quanto riportato dal Ministero della Salute di Beirut. La condizione umanitaria si sta aggravando, con l’Alto Commissario dell’ONU per i Rifugiati, Filippo Grandi, che ha confermato la morte di due operatori dell’Unhchr durante i bombardamenti. Le forze israeliane hanno sganciato più di 2000 bombe in tre giorni, colpendo circa 1.500 obiettivi militari legati alla milizia sciita.

Un attacco mirato ha preso di mira Abu Jawad Harikhi, comandante del sistema missilistico di Hezbollah, in un sobborgo a sud di Beirut. Harikhi è stato ucciso durante il raid, assieme ad altre cinque persone, mentre quindici sono rimaste ferite. Questi eventi evidenziano l’escalation della violenza e il serio rischio di un conflitto più ampio che coinvolga la popolazione civile.

Lanci di razzi verso Israele

In risposta ai raid aerei, Hezbollah ha continuato a lanciare razzi verso Israele, contribuendo all’escalation del conflitto. Più di 65 razzi sono stati lanciati dal sud del Libano, con alcuni indirizzati verso aree a est di Haifa. Qui, la maggior parte dei proiettili è stata intercettata dalle difese aeree israeliane. Tuttavia, altri razzi hanno colpito zone aperte in Galilea, causando il ferimento di una donna di 58 anni.

Circa 500 persone hanno cercato rifugio in Siria per sfuggire alla violenza in Libano, un segno preoccupante della crescente instabilità nella regione. La situazione rimane tesa mentre entrambe le parti continuano a scambiarsi attacchi, aumentando i timori di un conflitto prolungato e la sua influenza su altre regioni del Medio Oriente.

Guterres: non ripetere gli errori di Gaza

Durante il suo intervento alla 79.ma Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, il Segretario Generale Antonio Guterres ha lanciato un appello accorato affinché il Libano non diventi un’altra Gaza. Guterres ha esortato la comunità internazionale ad agire per garantire un cessate il fuoco immediato e il rilascio di tutti gli ostaggi. Ha sottolineato l’importanza di un processo irreversibile che possa portare a una soluzione duratura attraverso il riconoscimento dei diritti di entrambe le parti.

Il richiamo di Guterres riflette la preoccupazione globale per una crisi umanitaria che attende di esplodere. La oasi della pace e della sicurezza in Medio Oriente è a rischio se non si trovano soluzioni efficaci e immediate. La comunità internazionale è chiamata a mobilitarsi per evitare che la situazione degeneri ulteriormente, mettendo in pericolo non solo il Libano, ma anche l’intera regione.

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