Borsa di Hong Kong apre leggermente in rialzo mentre Pechino reagisce alle tensioni commerciali con gli usa

Borsa di Hong Kong apre leggermente in rialzo mentre Pechino reagisce alle tensioni commerciali con gli usa

La borsa di Hong Kong apre in lieve rialzo mentre la Cina conferma una risposta ferma alle nuove tariffe degli Stati Uniti, con il premier Li Qiang che annuncia misure per sostenere la crescita e l’apertura commerciale.
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La borsa di Hong Kong apre in lieve rialzo in un clima di incertezza dovuto alle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti, mentre Pechino conferma la difesa dei propri interessi e annuncia nuove misure per sostenere la crescita economica e l’apertura dei mercati. - Gaeta.it

L’apertura della borsa di Hong Kong si è mantenuta cauta, con un lieve rialzo dello 0,08% nell’indice Hang Seng, mentre la Cina conferma una risposta ferma alle nuove misure commerciali annunciate dagli Stati Uniti. Nel cuore di questa giornata di contrasti economici, le piazze finanziarie di Shanghai e Shenzhen mostrano variazioni marginali. Il governo cinese ribadisce la volontà di proteggere i propri interessi e al contempo di proseguire con aperture verso i mercati internazionali, in un quadro segnato da tensioni in aumento tra le due superpotenze.

Andamento della borsa di hong kong e degli indici cinesi nella seduta odierna

La borsa di Hong Kong ha iniziato la seduta con una variazione di poco superiore allo zero, in particolare l’indice Hang Seng è salito dello 0,08% arrivando a 23.905,77 punti. Le oscillazioni contenute riflettono un clima d’incertezza legato alle nascenti tensioni commerciali. Sul territorio cinese, l’indice Composite di Shanghai ha registrato un aumento dello 0,04%, toccando 3.474,63 punti, mentre l’indice di Shenzhen ha subito una leggera flessione dello 0,04% a quota 2.073,54.

Questi dati mostrano una fase di attesa da parte degli investitori, i quali valutano con prudenza l’impatto delle nuove politiche tariffarie statunitensi. La prudenza emerge anche nel fatto che i volumi di scambio sulle principali piazze asiatiche non hanno mostrato cambiamenti significativi nelle prime ore della giornata. Il mercato asiatico, come già accaduto in momenti simili, tende a non rispondere con movimenti bruschi ma si prepara a eventuali ripercussioni a medio termine.

L’intervento del premier li qiang e la posizione cinese sul conflitto commerciale

Il premier Li Qiang, intervenuto a margine del 17mo vertice dei Brics, ha espresso la posizione ufficiale del governo cinese riguardo alle tensioni con gli Stati Uniti. Durante l’incontro con Ngozi Okonjo-Iweala, direttrice dell’Organizzazione mondiale del commercio , li ha sottolineato che la Cina resta decisa a difendere i propri diritti e interessi nazionali. Ha definito la situazione una questione di equità e giustizia nel commercio globale, segnando così una linea chiara sul tema delle restrizioni tariffarie statunitensi.

Li ha inoltre evidenziato come Pechino possegga risorse e mezzi sufficienti per contrastare qualsiasi impatto esterno negativo, senza cedere a pressioni esterne. Ha assicurato la fiducia del governo cinese nell’andamento economico, affermando la capacità di promuovere una crescita stabile e sana per il paese. Particolare attenzione ha dedicato poi alla promessa di ulteriori misure di apertura dei mercati da parte cinese, ottenute in modo volontario e unilaterale per sostenere gli scambi e l’interazione economica con il resto del mondo.

Contesto internazionale: clima teso fra stati uniti e cina sulle tariffe doganali

L’invio da parte del presidente americano Donald Trump delle prime lettere formali ai partner commerciali riguardanti l’introduzione di nuovi dazi ha innescato una nuova fase nella contesa commerciale con la Cina. Il documento rappresenta l’avvio ufficiale di una strategia statunitense di revisione delle tariffe applicate su determinati prodotti, con l’obiettivo di ridurre il deficit commerciale esistente e costringere Pechino a modificare certe pratiche economiche considerate sleali.

Questa mossa ha scatenato reazioni miste nei mercati asiatici, dove molti investitori hanno limitato reazioni immediate a queste novità. Ostacoli di natura politica e commerciale tra le due potenze che dominano l’economia mondiale si mostrano di difficile gestione e tendono a riflettersi sulla volatilità degli scambi. Le prospettive di un temporaneo aumento della pressione tariffaria hanno già portato a un confronto rigoroso tra le cancellerie e una ricerca di misure alternative di cooperazione e compensazione commerciale.

Gli sviluppi futuri e le misure di pechino per sostenere la crescita economica

Il governo cinese ha annunciato che intende varare una serie di misure, ancora da dettagliare nei prossimi giorni, per consentire una maggiore apertura commerciale e rafforzare le relazioni internazionali. Secondo le dichiarazioni rilasciate dal premier Li, queste iniziative saranno prese senza obblighi imposti da altre nazioni, bensì come scelta diretta di Pechino per continuare a favorire gli scambi globali.

Questi interventi puntano anche a rassicurare gli investitori nazionali e internazionali riguardo alla stabilità del sistema economico cinese in un momento complicato per l’economia globale. L’intento è di contrastare l’influenza negativa derivante dalle tensioni con gli Stati Uniti e garantire condizioni favorevoli per la crescita industriale e commerciale. Resta da vedere come evolverà il confronto tariffario e quali ripercussioni avranno nel breve periodo le mosse di Pechino sul mercato finanziario mondiale.

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