Jannik Sinner ai quarti di Wimbledon dopo il ritiro di Grigor Dimitrov, polemiche sulla chiusura del tetto al campo centrale

Jannik Sinner ai quarti di Wimbledon dopo il ritiro di Grigor Dimitrov, polemiche sulla chiusura del tetto al campo centrale

A Wimbledon 2025, Jannik Sinner accede ai quarti dopo il ritiro di Grigor Dimitrov per infortunio, mentre la controversa chiusura del tetto sul Campo centrale scatena critiche e sospetti di vantaggio.
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A Wimbledon 2025, Jannik Sinner accede ai quarti dopo il ritiro di Grigor Dimitrov, ma la controversa chiusura del tetto in condizioni di bel tempo scatena dibattiti su un possibile vantaggio e sull’infortunio del bulgaro. - Gaeta.it

La serata degli ottavi di finale a Wimbledon 2025 è stata segnata da un evento che ha catturato l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori. Jannik Sinner ha conquistato l’accesso ai quarti senza completare la partita contro Grigor Dimitrov, costretto al ritiro per un infortunio. Prima della fine, però, è successo qualcosa che ha scatenato dibattiti: nel pieno del match, nonostante la luce naturale e condizioni meteo adatte, è stato chiuso il tetto del Campo centrale, trasformando la sfida in un confronto indoor. La scelta, contestata e vista con sospetto da molti, ha acceso la discussione sul possibile vantaggio per l’azzurro e sulle cause dell’infortunio del bulgaro.

Cosa è successo durante il match

Il match tra Jannik Sinner e Grigor Dimitrov ha avuto un finale amaro, con il bulgaro che si è dovuto ritirare a causa di un problema muscolare. Il 34enne Dimitrov si è bloccato durante un servizio ad alta velocità, mettendo fine alla sua corsa nel torneo. Il ritiro arriva in un momento delicato per lui: negli ultimi anni ha collezionato una lunga serie di infortuni e negli ultimi quattro Slam ha dovuto abbandonare prima della fine. Il suo stato fisico ha reso difficile competere fino in fondo, anche se l’occasione a Wimbledon era più che importante.

Come procede sinner

Sinner, dall’altra parte, si è trovato così ai quarti senza dover terminare un match complicato, ma l’attenzione degli appassionati si è inevitabilmente spostata su altri aspetti, specialmente dopo la decisione di chiudere il tetto in condizioni di buona visibilità e clima. L’azzurro si prepara ora alla sfida contro Ben Shelton, in programma domani, per provare a inseguire un risultato importante nel prestigioso torneo londinese.

La decisione controversa di chiudere il tetto sul campo centrale

Nel corso del secondo set, poco prima delle 21 a Londra, gli organizzatori di Wimbledon hanno deciso di chiudere il tetto sul Campo centrale. La scelta ha sorpreso molti: la luce naturale era ancora sufficiente, il tempo stabile e senza pioggia, mentre il match sembrava invece poter proseguire all’aperto. L’azione ha strappato critiche da diversi professionisti ed esperti del circuito.

Andy Murray, due volte vincitore di Wimbledon, ha espresso perplessità tramite un tweet. Secondo lo scozzese, il tetto avrebbe dovuto rimanere aperto almeno per un’ora, lasciando giocare almeno un set in condizioni tradizionali, com’è nello spirito di un torneo all’aperto. Murray ha definito la scelta “ridicola”, sottolineando l’assenza di reale necessità.

Anche Brad Gilbert, ex top Ten e oggi allenatore riconosciuto, è rimasto colpito dalla decisione. Su X , ha segnalato come questa fosse la settima volta in otto giorni che il tetto veniva chiuso non per la pioggia, ma per la durata dei match. Non è un comportamento abituale nei tornei del Grande Slam e ha alimentato le critiche.

Opinioni e pareri a confronto

Il cambio delle condizioni da esterno a indoor ha subito dato adito a congetture sul possibile vantaggio per Jannik Sinner. Molti utenti sui social hanno suggerito che questo fattore avrebbe potuto favorire l’azzurro, abituato a condizioni più controllate dietro la rete, rispetto a Dimitrov. Questi sospetti si sono riverberati soprattutto nelle community di tifosi e appassionati di tennis, sfociando in accuse più o meno velate di un trattamento preferenziale.

Tra i commenti più noti spiccano quelli di tifosi spagnoli di Carlos Alcaraz, che anelano a una rinuncia di Sinner ai quarti contro Shelton, giustificando la richiesta con il fatto che la situazione avrebbe compromesso la regolarità del match precedente.

Il torneo di Wimbledon, evento di minimo impatto per i fattori esterni, ha quindi dovuto affrontare un caso che ha incrinato quel senso di equità percepito come punto fermo. Servirà capire se nei prossimi giorni l’organizzazione offrirà chiarimenti ufficiali o eventuali protocolli più chiari riguardo alla gestione della copertura.

Le speculazioni sulla chiusura del tetto e l’infortunio di dimitrov

Al di là dei sospetti su un mancato equilibrio nelle condizioni di gioco, è circolata una teoria sull’effetto della chiusura del tetto sull’infortunio di Dimitrov. Nel momento in cui la copertura è stata abbassata, il gioco si è fermato per qualche minuto, e si ipotizza che l’interruzione abbia contribuito a raffreddare i muscoli del bulgaro, traghettandolo verso la lesione muscolare riportata poco dopo.

Fragilità fisica e condizioni di gioco

Il movimento che ha causato la contusione è avvenuto durante uno scatto rapido al servizio, con una tensione elevata sul corpo. Dimitrov ha una storia nota di fragilità fisica e problemi muscolari; dal 2021, infatti, ha rinunciato più volte a tornei importanti per infortuni e ricadute. In questo contesto, la pausa per la chiusura del tetto ha potuto soltanto intensificare le difficoltà, ma la causa materiale rimane nel gesto sportivo e negli acciacchi pregresse.

Le tensioni accumulate e le ripetute assenze hanno reso il torneo un’impresa ardua per il bulgaro, che ha visto la sua avventura a Wimbledon troncarsi bruscamente, alimentando al contempo il dibattito sull’adeguatezza della decisione tecnica presa.

La combinazione di un match sospeso da un intervento imprevisto e un atleta in condizioni precarie ha reso più complesso valutare i fatti, lasciando aperti interrogativi sull’effetto tra gestione del campo e stato fisico dei giocatori.

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