Il corpo di un giovane di 16 anni è stato ritrovato nella mattinata del 2 febbraio 2025 a pochi metri dalla riva nella spiaggetta adiacente al parcheggio Cuore, tra il porticciolo di Su Siccu e la passeggiata sul mare di Sant’Elia, a Cagliari. La vittima, identificata come Mariano Olla, era presente la notte prima a una festa in spiaggia con altri coetanei. Le indagini della polizia sono in corso per chiarire le cause del decesso e dinamiche dell’accaduto.
Il ritrovamento del corpo e le prime ricostruzioni della notte
La scoperta del corpo senza vita di Mariano è avvenuta intorno alle 7 del mattino. Alcuni pescatori e i primi bagnanti della spiaggetta hanno notato la presenza del ragazzo nelle acque basse vicino alla riva. Mariano era riverso in acqua a poca distanza dal litorale. La zona è nota per essere un luogo frequentato da residenti e giovani, soprattutto nelle ore serali e notturne.
Le prime ricerche hanno rivelato che il 16enne era alla festa nel parcheggio Cuore con un gruppo di ragazzi, alcuni minorenni altri maggiorenni. Non si ha ancora una ricostruzione precisa degli eventi ma, stando alle testimonianze raccolte dalla squadra mobile della Questura di Cagliari, coordinata da Davide Carboni, il giovane si sarebbe allontanato da solo dal gruppo. Proprio su questo si concentra l’interrogativo principale: “per quale motivo ha lasciato la festa?” Si cerca di chiarire anche se abbia manifestato segnali di malessere o se sia stato influenzato da alcol o sostanze.
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Al momento non risultano segni di violenza sul corpo. La dinamica sembra indicare che Mariano si è avvicinato alla riva, abbia percorso qualche metro da solo, e poi sia caduto in acqua forse a causa di un malore o per un incidente. Le indagini però attendono ancora l’autopsia che dovrebbe tenersi oggi all’ospedale Brotzu di Cagliari per stabilire con certezza le cause della morte.
L’indagine e i dubbi aperti sulla responsabilità dei presenti
La polizia ha interrogato i giovani partecipanti alla festa per ricostruire la notte. È chiaro che nessuno abbia dato l’allarme durante la notte o nelle prime ore del mattino dopo la scomparsa di Mariano. Questo particolare ha acceso i riflettori sull’eventuale omissione di soccorso.
I testimoni raccontano di un party iniziato nella notte, senza incidenti evidenti fino al momento del ritrovamento. Ancora da accertare è l’effettivo coinvolgimento di alcol o droghe, elementi che potrebbero aver influito sul comportamento dei presenti o dello stesso Mariano. Gli esami tossicologici e istologici disposti dall’autorità sanitaria saranno fondamentali per capire se il ragazzo fosse sotto l’effetto di sostanze al momento del decesso.
Oltre alla causa naturale o accidentale della morte, le forze dell’ordine stanno considerando anche un possibile scenario in cui qualcuno avrebbe potuto soccorrere il giovane trovandolo in acqua, ma non l’ha fatto. Se questa ipotesi troverà riscontro, scatteranno pesanti accuse per omissione di soccorso. L’assenza di aiuti e la mancata chiamata alle forze di emergenza rimangono tra i punti più controversi dell’inchiesta.
Contesto e impatto sulla comunità locale
Il decesso di Mariano Olla, residente da alcuni anni a Sestu ma originario di Cagliari, ha creato forte apprensione nelle comunità locali. Le feste in spiaggia sono eventi piuttosto frequenti soprattutto tra ragazzi adolescenti nei ponti festivi o nei fine settimana. Il caso solleva interrogativi sulla sicurezza e sulle responsabilità durante queste occasioni, specie quando si consumano alcolici o altre sostanze.
Sant’Elia, zona costiera con molte attrazioni e punti di ritrovo, in passato ha già registrato episodi simili, anche se mai con conseguenze tanto gravi. L’attenzione della polizia e degli enti locali si è concentrata sulla necessità di prevenire situazioni pericolose e assicurare tempestivi interventi in caso di emergenza.
La vicenda tiene alta l’attenzione anche sull’educazione al consumo responsabile e sul ruolo delle famiglie e delle autorità nel monitorare eventi notturni tra giovani. Anche gli abitanti della zona, che spesso notano movimenti e comportamenti insoliti, sono chiamati a collaborare per evitare tragedie simili in futuro.
Le verifiche continueranno nelle prossime ore con l’autopsia e gli esami clinici che potranno fornire risposte concrete sulle cause del decesso. Intanto la procura e la questura mantengono aperto il fascicolo, aspettando sviluppi dalle indagini e dalle testimonianze raccolte.