Ragazza di latina scivola per cento metri sul corno grande del gran sasso e rischia di precipitare

Ragazza di latina scivola per cento metri sul corno grande del gran sasso e rischia di precipitare

Un’escursionista di Latina cade per cento metri sul sentiero innevato della via delle Creste al Corno Grande, soccorsa rapidamente dall’elisoccorso e dal Soccorso Alpino dell’Aquila senza gravi conseguenze.
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Un’escursionista di 30 anni di Latina è caduta per circa 100 metri sul sentiero innevato della via delle Creste al Corno Grande, Gran Sasso. Grazie al rapido intervento dell’elisoccorso e del soccorso alpino è stata soccorsa e trasportata in ospedale con condizioni stabili. - Gaeta.it

Un’escursionista di 30 anni, residente a Latina, ha vissuto momenti di grande paura nella tarda mattinata di oggi sul Corno Grande del Gran Sasso. Durante la discesa lungo il sentiero estivo della via delle Creste, la donna ha perso l’equilibrio su un tratto ancora coperto di neve, facendo un volo di un centinaio di metri. La rapidità dell’intervento dei soccorsi ha evitato conseguenze più gravi.

L’incidente sul sentiero estivo della via delle creste

L’infortunio si è verificato su un tratto ancora innevato del percorso noto come via delle Creste, una discesa particolarmente esposta. L’escursionista, esperta e dotata di equipaggiamento adeguato, ha messo giù il piede su un terreno scivoloso a quelle quote, perdendo rapidamente l’equilibrio. La caduta è durata circa cento metri, durante i quali la giovane si è fermata a ridosso di alcune roccette. Proprio quel punto è stato determinate: subito dopo seguiva un salto di roccia che, in caso di caduta libera, avrebbe esposto la donna a rischi molto più seri. I testimoni hanno riferito che l’intervento rapido delle rocce ha limitato la traiettoria e la gravità dell’incidente.

Il tempestivo intervento dell’elisoccorso e del soccorso alpino

Appena ricevuta la segnalazione, l’elisoccorso dell’Aquila è decollato per raggiungere il luogo dell’incidente, portando a bordo un medico e un tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese. La zona impervia e la quota elevata hanno reso necessaria l’azione aerea, visto che le strade di accesso sono distanti e poco agevoli. L’équipe ha raggiunto rapidamente la ragazza e ha avviato le procedure di stabilizzazione sul posto. Il contatto diretto con la paziente ha consentito di verificare le sue condizioni generali, che per fortuna si sono rivelate stabili. Dopo le prime cure, l’escursionista è stata caricata sull’elicottero e trasportata all’ospedale dell’Aquila per accertamenti più approfonditi.

Le condizioni della giovane e la risposta sanitaria

Al momento del recupero la donna stava bene considerando la caduta e l’ambiente ostile. Non presentava ferite gravi o fratture evidenti, ma vista la dinamica dell’incidente e la presenza di possibili traumi interni, è stata comunque sottoposta a una serie di controlli clinici in ospedale. Gli specialisti dell’Aquila hanno proceduto con le indagini necessarie per escludere complicazioni. Si attendono i risultati degli esami diagnostici per conoscere l’evoluzione clinica. Il personale sanitario ha sottolineato l’importanza di un intervento rapido in questi casi per limitare i danni causati da cadute in montagna.

Il rischio sulle vie escursionistiche ancora innevate del gran sasso

Questo episodio ricorda come le condizioni in montagna restino imprevedibili anche in primavera inoltrata o nei mesi meno freddi. I tratti innevati lungo sentieri frequentati possono nascondere pericoli significativi, anche per camminatori esperti e ben equipaggiati. La via delle Creste del Corno Grande è una salita tecnica e impegnativa, dove l’errata valutazione del terreno o un attimo di distrazione può determinare incidenti seri. Le autorità locali e le guide alpine raccomandano di aggiornarsi sempre sulle condizioni del percorso prima di partire, e di evitare di affrontare questi itinerari senza attrezzi adeguati e conoscenze tecniche. L’episodio a Latina fa riflettere sulle sfide che comporta l’escursionismo in zone montane ad alta quota ancora coperte da neve e ghiaccio.

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