Quindici agenti di polizia locale indagati per lesioni e peculato in inchiesta della squadra mobile

Quindici agenti di polizia locale indagati per lesioni e peculato in inchiesta della squadra mobile

Un’inchiesta della squadra mobile di Roma coinvolge quindici agenti di polizia locale per lesioni personali, peculato e uso di strumenti vietati durante detenzioni temporanee tra il 2024 e il 2025.
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Quindici agenti della polizia locale di Roma sono indagati per lesioni personali e peculato, con accuse di violenze su persone fermate, appropriazioni indebite e uso di strumenti vietati durante il servizio. - Gaeta.it

Un’inchiesta della squadra mobile ha portato a indagare quindici agenti di polizia locale, coinvolti in episodi di lesioni personali e peculato tra il primo gennaio 2024 e il 28 febbraio 2025. Le accuse riguardano violenze su persone portate negli uffici e appropriazioni indebite di denaro e sostanze sequestrate. Le vittime, per lo più straniere, includono anche un minorenne, che ha subito lesioni di varia entità.

Dettagli sugli episodi di lesioni subite da persone accompagnate negli uffici

Secondo le ricostruzioni investigative, sono tre i casi di violenze fisiche avvenuti durante l’accompagnamento di persone negli uffici della polizia locale. Tutte le vittime, stranieri, hanno riportato lesioni con prognosi che variano da tre fino a ventuno giorni. Tra queste, un minorenne ha subito traumi gravi. I pestaggi sono stati documentati e attribuiti a diversi agenti, con elementi raccolti tramite le indagini della pm sabrina monteverde.

Le violenze sarebbero avvenute in momenti di detenzione temporanea e hanno generato un allarme sociale che ha spinto a una verifica più approfondita della condotta degli agenti. Il fascicolo aperto comprende le testimonianze delle vittime, le perizie mediche e le immagini di videosorveglianza. Le accuse considerano sia la dinamica che la gravità dei fatti, gravando sulle responsabilità individuali di ciascun indagato.

Le accuse di peculato e il contesto delle appropriazioni indebite

Le contestazioni di peculato riguardano due distinti episodi ricostruiti nel corso dell’inchiesta. Nel primo caso, alcuni agenti avrebbero sottratto 1.200 euro da un appartamento posto sotto sgombero per occupazione abusiva. Il denaro, presumibilmente trovato durante le operazioni di sequestro, non sarebbe stato depositato nelle casse ufficiali, ma trattenuto impropriamente.

Nel secondo episodio, le accuse riguardano il furto di 0,26 grammi di cannabis da una persona fermata dagli agenti. Anche questa sostanza sarebbe stata destinata a finire nei depositi della polizia locale, ma invece risultava mancante. Questi episodi segnano una grave violazione delle norme relative alla gestione del materiale sequestrato e sollevano dubbi sull’integrità dei funzionari coinvolti.

Ritrovamenti durante le perquisizioni e uso di strumenti non autorizzati

Durante le perquisizioni effettuate negli uffici e negli armadietti degli agenti coinvolti, sono stati trovati manganelli ‘tonfa’ non in dotazione ufficiale. Questi strumenti, vietati dal regolamento interno, avrebbero potuto essere utilizzati nei momenti di violenza contestati. Il ritrovamento ha rafforzato i sospetti riguardo a comportamenti non conformi alle procedure di servizio.

I controlli hanno inoltre evidenziato una mancanza di trasparenza e un possibile uso illecito di strumenti e materiali durante le attività quotidiane della polizia locale. Gli esiti delle perquisizioni saranno fondamentali per decidere le misure cautelari e le ulteriori azioni disciplinari da adottare.

Il percorso giudiziario e l’attività della procura di roma

Il fascicolo, coordinato dalla pm sabrina monteverde, si concentra sulle responsabilità dei quindici indagati, ciascuno coinvolto a vario titolo negli episodi descritti. Le indagini non escludono futuri sviluppi e la possibile estensione del numero degli agenti sotto accusa. Le accuse sono pesanti e riguardano reati che incidono profondamente sulla fiducia nella polizia locale da parte della comunità.

Gli atti sono stati trasmessi all’autorità giudiziaria competente per le valutazioni sulle eventuali misure cautelari e sul prosieguo delle indagini. Il procedimento mette in luce problematiche legate all’operato di forze dell’ordine nelle situazioni di gestione dei fermati e delle attività di polizia amministrativa.


Gli sviluppi dell’inchiesta saranno seguiti da vicino visto l’impatto che queste vicende possono avere sulla percezione della sicurezza e sulla gestione dei casi di ordine pubblico a Roma. I passaggi giudiziari chiariranno le responsabilità degli agenti e definiranno i provvedimenti necessari per ristabilire ordine e legalità nei ranghi della polizia locale.

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