Il 25 giugno a Montecitorio si è tenuto il question time, trasmesso in diretta dalla Rai. Cinque ministri hanno risposto alle interrogazioni presentate in Aula, affrontando temi cruciali come il contrasto alla criminalità, la tutela degli agenti di polizia, il divario digitale in sanità e l’inclusione dei ragazzi con disabilità. Di seguito i dettagli degli interventi e le proposte avanzate.
Il ministro della salute su sanità digitale e liste d’attesa oncologiche
Orazio Schillaci ha risposto a quattro interrogazioni che trattano temi diversi del sistema sanitario nazionale. Marattin ha chiesto iniziative per aumentare l’adesione al Fascicolo sanitario elettronico, considerato uno strumento essenziale per uniformare l’accesso alle prestazioni sanitarie e ridurre il divario digitale. Schillaci ha illustrato interventi mirati al miglioramento della diffusione e alla formazione degli operatori e dei cittadini per sfruttare a pieno queste tecnologie.
Un’altra interrogazione di Ruffino ha affrontato il fenomeno degli hikikomori. Il ministro ha ricordato gli impegni assunti nel 2023 e ha descritto gli sforzi in corso per riconoscere e contrastare questa forma di isolamento sociale, attraverso servizi di assistenza specifici e campagne di sensibilizzazione.
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Il tema degli ausili e delle carrozzine a motore elettrico
Quartini ha posto il tema della copertura del Servizio sanitario nazionale per la riparazione e sostituzione degli ausili come le carrozzine a motore elettrico. Schillaci ha confermato che si stanno valutando strumenti per garantire queste prestazioni essenziali, togliendo oneri finanziari ai pazienti.
Infine, Lupi M-CP) ha sollevato la questione delle liste d’attesa, in particolare per le visite oncologiche di controllo. Schillaci ha riconosciuto le criticità, evidenziando interventi per incrementare le risorse e snellire i tempi, favorendo così un monitoraggio più tempestivo dei pazienti oncologici nel sistema pubblico.
Il ministro dell’interno su sicurezza in puglia e aprilia
Matteo Piantedosi ha risposto a due interrogazioni su aspetti legati alla sicurezza pubblica. Il primo punto riguarda la situazione ad Aprilia, in provincia di Latina, dove sono richiesti interventi per rafforzare i presidi di legalità e potenziare le strutture anti crimine organizzato. La questione è stata sollevata da Zaratti , che ha richiesto iniziative più incisive per contrastare la presenza della criminalità in questa area. Piantedosi ha illustrato le azioni in corso per rinforzare la presenza delle forze dell’ordine e migliorare la collaborazione con le autorità locali.
Il secondo tema riguarda la Puglia, segnala D’Attis di FI-PPE, dove la crescente diffusione di episodi criminali ha evidenziato la necessità di un maggiore impiego delle forze dell’ordine. Il ministro ha confermato l’attenzione rivolta al territorio pugliese, precisando come si stiano adottando misure per incrementare la capacità di intervento e per contrastare il radicamento della criminalità organizzata. Piantedosi ha sottolineato l’importanza di un coordinamento tra polizia, carabinieri e magistratura per rispondere efficacemente a queste sfide.
Risposte del ministro per i rapporti con il parlamento sulla questione spyware
Luca Ciriani ha dato risposte a un’interrogazione di Bonifazi che proponeva chiarimenti sull’eventuale utilizzo dello spyware Graphite da parte dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. In particolare, l’interrogazione chiedeva se fossero a conoscenza di intercettazioni rivolte a giornalisti e attivisti politici. Ciriani ha confermato l’interesse del Parlamento su questo punto delicato, dichiarando che le funzioni dell’agenzia sono strettamente soggette a controlli e che ogni iniziativa che riguardi strumenti di sorveglianza viene svolta nel rispetto della legge e della tutela dei diritti fondamentali.
L’attenzione rispetto allo spyware Graphite è molto alta, considerata la natura invasiva di questi sistemi e il possibile impatto sulle libertà civili. Non a caso, il ministro ha promesso un aggiornamento puntuale sulle attività di monitoraggio e sulle garanzie previste per evitare abusi. La questione resta aperta con ulteriori passaggi parlamentari attesi nel futuro prossimo.
Tutele procedimentali per le forze dell’ordine: le parole del ministro della giustizia
Carlo Nordio ha affrontato due interrogazioni relative alla tutela degli agenti di polizia coinvolti in procedimenti giudiziari per fatti avvenuti durante il servizio. Bignami e Bisa hanno chiesto di valutare l’introduzione di norme specifiche capaci di garantire procedure più adeguate per chi agisce nell’adempimento del dovere, soprattutto in situazioni di pericolo di vita.
Nordio ha spiegato che si stanno considerando modifiche normative volte a riconoscere una protezione processuale più definita per questi casi. Ha evidenziato la complessità della materia, dove è necessario bilanciare le garanzie per i cittadini e la tutela degli operatori di polizia. Il ministro ha confermato l’impegno nel predisporre proposte che evitino lungaggini e pregiudizi durante le indagini e i processi nei confronti degli appartenenti alle forze dell’ordine.
L’esigenza emerge da situazioni concrete, in cui agenti coinvolti in interventi rischiosi hanno incontrato difficoltà nel sostenere il proprio ruolo senza subire inefficienze procedurali. L’intervento regolatorio dovrebbe chiarire procedure e diritti, rendendo più efficiente l’azione giudiziaria in questi ambiti.
Inclusione nei centri estivi per minori con disabilità: interventi e impegni
Alessandra Locatelli ha risposto a un’interrogazione di Furfaro relativa alla partecipazione di minori con disabilità ai centri estivi di questa estate. La domanda riguarda interventi urgenti, compresi quelli economici, per assicurare che i bambini e ragazzi con difficoltà abbiano accesso pieno e uguale alle attività estive.
Locatelli ha sottolineato la necessità di interventi mirati per adeguare le strutture e il personale ai bisogni specifici, in modo da evitare esclusioni o limitazioni. Ha ricordato che il governo sta lavorando a fondi dedicati e a protocolli per un’accoglienza adeguata, valorizzando il diritto alla socialità e alla crescita anche durante i mesi estivi.
La questione resta prioritaria per garantire spazi sicuri e inclusivi, dove i minori con disabilità possano partecipare come gli altri ai momenti ricreativi e formativi offerti dai centri estivi sul territorio nazionale.