Quattro teli bianchi a vicenza per la campagna "50.000 sudari per gaza" e la mobilitazione civica locale

Quattro teli bianchi a vicenza per la campagna “50.000 sudari per gaza” e la mobilitazione civica locale

Vicenza aderisce alla campagna “24 maggio – 50.000 sudari per Gaza” con l’installazione di teli bianchi a Palazzo Trissino e la giornata di digiuno promossa da Rete per Trieste per denunciare la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza.
Quattro Teli Bianchi A Vicenza Quattro Teli Bianchi A Vicenza
Vicenza aderisce alla campagna “50.000 sudari per Gaza” con l’affissione di teli bianchi a Palazzo Trissino e invita cittadini e istituzioni a sensibilizzare sulla crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. - Gaeta.it

Vicenza si unisce alla mobilitazione nazionale con l’affissione di quattro teli bianchi nella corte di Palazzo Trissino, sede del Comune. L’iniziativa si inserisce nella campagna “24 maggio – 50.000 sudari per Gaza”, volta a richiamare l’attenzione sulla grave crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. Il gesto simbolico coinvolge istituzioni e cittadini, nel tentativo di sensibilizzare opinione pubblica e media sul dramma dei palestinesi colpiti dai bombardamenti.

L’installazione dei teli bianchi a palazzo trissino e la partecipazione delle istituzioni

Nella corte di Palazzo Trissino sono stati appesi quattro teli bianchi, richiamo visibile ai sudari usati per avvolgere i corpi delle vittime a Gaza. L’iniziativa ha visto protagonisti l’assessore alle politiche per la pace Giovanni Selmo, alcune rappresentanti della Casa per la Pace, il capo di Gabinetto Sandro Pupillo e il consigliere comunale Elia Pizzolato. Il gesto si presenta come una denuncia e una memoria dei corpi senza voce, vittime dei bombardamenti israeliani.

L’assessore Selmo ha sottolineato il “punto di non ritorno” raggiunto dalla crisi umanitaria a Gaza e in Cisgiordania. Ha denunciato l’uso della fame e della sete come strumenti di guerra, insieme al blocco degli aiuti umanitari e medici. Selmo ha rimarcato che Vicenza dice basta a queste pratiche, e ha spiegato che l’adesione alla campagna si estende anche ai cittadini, invitati a esporre lenzuola bianche alle finestre delle proprie abitazioni. Altri comuni italiani partecipano con simili iniziative, amplificando il segnale di solidarietà.

La presenza di esponenti istituzionali vicentini all’appuntamento di Palazzo Trissino conferma un impegno non solo simbolico. L’assessore, infatti, ha indicato che l’evento vuole rompere il silenzio che finora ha avvolto la sofferenza dei civili palestinesi, per provocare una reazione di pietà e mobilitazione nell’opinione pubblica.

Il ruolo della cooperativa insieme e l’estensione della campagna in città

I teli utilizzati per l’installazione sono stati donati dalla cooperativa Insieme, che ha aderito all’iniziativa “50.000 sudari per Gaza”. La cooperativa, nota a Vicenza per il suo impegno sociale, si è attivata per sostenere questa forma di protesta civile. Oltre alla sede municipale, altri teli sono stati affissi davanti alla Casa per la Pace in via Porto Godi, luogo che rappresenta un punto di riferimento per le attività di pacificazione e sostegno umanitario in città.

L’iniziativa dal basso coinvolge così non solo le istituzioni pubbliche ma anche associazioni e attori della società civile. Questo crea una rete di solidarietà che arriva direttamente ai cittadini, chiamati a unirsi esponendo le lenzuola bianche alle loro finestre. L’azione diffusa mira a tenere alta l’attenzione sulla crisi palestinese, ormai da settimane al centro delle cronache internazionali.

Il valore simbolico dei “sudari” rappresenta la tragedia tangibile di chi perde la vita nell’area della Striscia di Gaza, dove migliaia di morti civili, spesso donne e bambini, subiscono le conseguenze di un conflitto che continua ad aggravarsi. Vicenza, attraverso questa mobilitazione, intende far arrivare un messaggio agli organismi nazionali e internazionali affinché l’emergenza venga affrontata.

La giornata di digiuno del 26 maggio voluta dalla rete per trieste

L’amministrazione comunale di Vicenza, guidata dal sindaco Giacomo Possamai, ha deciso di partecipare anche alla giornata di digiuno convocata per il 26 maggio. L’evento è promosso da Rete per Trieste, un gruppo che raccoglie diverse realtà associative e istituzionali impegnate su temi di pace e diritti umani.

La giornata di digiuno coinvolgerà più amministratori pubblici, impegnati a mostrare solidarietà e a sensibilizzare ulteriormente sul grave dramma umanitario in corso nella Striscia di Gaza. L’intento è dar voce a chi vive sotto il blocco, in condizioni di privazione estrema.

Vicenza si inserisce così in un contesto più ampio di mobilitazione nazionale che invita le istituzioni a farsi carico della crisi e a sollecitare interventi per garantire accesso agli aiuti e fine delle violenze. La scelta del digiuno è un gesto forte, volto a richiamare la responsabilità morale con un atto simbolico personale e pubblico.

Questa iniziativa si affianca alla campagna delle lenzuola bianche, rafforzando il messaggio di richiesta di giustizia e accoglienza rivolto alle istituzioni e alla società civile. Già diverse amministrazioni italiane hanno annunciato la loro adesione, costruendo un coro di voci che punta a incidere sull’attenzione mediatica e politica.

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