Quattro arresti tra Rosarno e vibo valentia per furti di fiat panda con centraline elettroniche manomesse

Quattro arresti tra Rosarno e vibo valentia per furti di fiat panda con centraline elettroniche manomesse

Un gruppo arrestato nel Reggino per furti di Fiat Panda con centraline modificate; indagini della Procura di Reggio Calabria e carabinieri hanno smantellato una rete che operava tra Rosarno, Vibo Valentia e la Piana di Gioia Tauro.
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Una banda specializzata in furti di Fiat Panda nel reggino è stata smantellata dai carabinieri grazie a indagini partite da un tentato furto e a un video amatoriale, con arresti e sequestri tra Rosarno e Vibo Valentia. - Gaeta.it

Un gruppo di persone è stato fermato nel reggino per una serie di furti di Fiat Panda realizzati con tecniche sofisticate. I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza nei comuni di Rosarno e Vibo Valentia, a seguito di indagini svolte dalla Procura di Reggio Calabria. Quattro degli arrestati sono finiti ai domiciliari, mentre altri due sono sottoposti all’obbligo di dimora. Lo scopo era mettere fine a un giro di furti che si protraeva da mesi.

Le modalità dei furti e il meccanismo con cui le auto venivano sottratte

Gli indagati agivano in gruppo e avevano preso di mira esclusivamente le Fiat Panda, vetture scelte probabilmente per facilità di accesso e mercato. Utilizzavano centraline elettroniche modificate, che permettevano di bypassare rapidamente serrature e cilindri di accensione. Il furto avveniva in pochi minuti, nei casi documentati si svolgeva spesso dopo il tramonto, un orario più favorevole per non essere visti. Le auto venivano rubate facendo attenzione a non lasciare tracce, spesso con mezzi a noleggio per non lasciare collegamenti diretti. Le Panda trafugate finivano poi nella Piana di Gioia Tauro, dove venivano smontate pezzo per pezzo.

Il mercato nero e lo smontaggio

Questo smontaggio era funzionale a immettere i ricambi nel mercato nero, sistema che garantiva agli autori un profitto parallelo alla vendita dei mezzi interi. Alcuni veicoli, però, non venivano necessariamente smembrati, ma cedevano direttamente a terzi, a prezzi bassi rispetto al valore reale delle auto. Le indagini hanno infatti ricostruito almeno dieci episodi avvenuti tra l’estate 2024 e l’autunno tra i comuni di Bagnara Calabra, Scilla e Pizzo, punti strategici lungo la costa tirrenica calabrese.

L’indagine partita da un tentato furto e il ruolo delle immagini registrate da un cittadino

Le indagini sono iniziate a seguito di un tentativo di furto in centro a Bagnara Calabra, nell’estate 2024, quando una Fiat Panda è stata danneggiata e abbandonata sul posto. Da questo episodio i carabinieri hanno avviato un controllo serrato del territorio, monitorando possibili analogie con altri episodi ai danni dello stesso modello di veicolo.

Un contributo decisivo è arrivato da un cittadino che ha filmato con il cellulare un tentativo di furto in corso. “Quel video ha permesso di riconoscere alcuni dei presunti responsabili e di comprendere meglio le modalità operative della banda.” Le immagini hanno poi costituito prova per le successive perquisizioni e arresti.

Lo sforzo investigativo ha permesso ai militari di stimare un valore complessivo della refurtiva rubata e commercializzata di decine di migliaia di euro. La ricostruzione dettagliata ha consentito di comprendere non solo il meccanismo di furto ma anche la rete di ricettazione collegata.

Dettagli sulle immagini e le perquisizioni

Nel corso delle perquisizioni domiciliari collegate all’indagine, in casa di uno degli arrestati sono stati trovati circa 600 grammi di marijuana e circa mille euro in contanti. In relazione a questi ritrovamenti, l’indagato è stato nuovamente sottoposto ai domiciliari, assieme alla sua compagna.

Questi elementi hanno aggiunto ulteriori spunti al quadro criminale che ruotava attorno alla banda, offrendo una visione complessiva delle attività illecite collegate a quella che in apparenza sembrava solo una serie di furti d’auto. I carabinieri continuano a seguire piste per scoprire eventuali altri componenti della rete criminale o ulteriori episodi analoghi.

  • Laura Rossi

    Laura è la mente dietro una popolare rubrica su Gaeta.it, un rinomato sito dedicato alle notizie e agli eventi della città di Gaeta e dell'intero Lazio. La sua rubrica, apprezzata per l'approccio approfondito e analitico, si concentra su temi di attualità, cronaca locale e sviluppi culturali, offrendo agli abitanti e ai visitatori informazioni dettagliate e aggiornate. Grazie alla sua esperienza e passione per il giornalismo, Laura ha saputo creare un legame solido con la sua audience, fornendo contenuti che non solo informano ma stimolano anche il dibattito e la riflessione sulla vita nella regione.

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