Quattro arresti per rapina a mano armata in una farmacia di roma dopo inseguimento con suv

Quattro arresti per rapina a mano armata in una farmacia di roma dopo inseguimento con suv

Quattro uomini italiani arrestati a Roma per rapina aggravata in concorso in una farmacia di via Tor de Schiavi; recuperati denaro, armi illegali e materiali sospetti durante inseguimento e perquisizioni.
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A Roma, quattro uomini sono stati arrestati per una rapina in una farmacia di via Tor de' Schiavi, grazie all’intervento rapido della Polizia che ha recuperato parte del bottino, una pistola giocattolo modificata e altri materiali sospetti. - Gaeta.it

A roma, quattro uomini sono stati fermati dalla polizia per una rapina commessa in una farmacia di via tor de schiavi. La segnalazione alla polizia è arrivata nel pomeriggio, dando il via a un inseguimento intenso e al successivo arresto dei sospetti. L’intervento ha portato al recupero di una parte del bottino, una pistola giocattolo modificata e altro materiale che ora è al vaglio degli inquirenti. Tutti i fermati, tra i 29 e i 46 anni e di nazionalità italiana, sono accusati di rapina aggravata in concorso.

La rapina e l’intervento tempestivo della polizia di stato

La rapina è stata segnalata nel primo pomeriggio di ieri, quando un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione in una farmacia situata in via tor de schiavi. I rapinatori hanno minacciato il personale e si sono fatti consegnare il denaro e vari oggetti. Subito dopo, sono fuggiti a bordo di un suv bianco, dettaglio trasmesso tempestivamente alle forze dell’ordine.

Intercettazione e inseguimento

I falchi della polizia di stato, specificamente la sesta sezione della squadra mobile di roma, hanno intercettato il mezzo sospetto in via annibale calzoni. Durante la perlustrazione e l’inseguimento, il suv è stato bloccato e fermati tre dei quattro uomini coinvolti. Uno di loro ancora con parte della refurtiva addosso, circa 3.300 euro. All’interno dell’auto è stata trovata una replica di pistola a tamburo, modificata per eliminare il tappo rosso che identifica normalmente le armi giocattolo. Questa arma è stata utilizzata durante la rapina, aumentando il livello di pericolo.

Sequestro di materiali sospetti e approfondimenti investigativi

Oltre al denaro, la polizia ha recuperato oltre 200 biglietti “gratta e vinci”, che probabilmente facevano parte del bottino o venivano usati per scambiare denaro. In più, tra gli oggetti sequestrati ci sono tre ruote complete di cerchio che non combaciano con il suv usato nella fuga. Questo dettaglio ha spinto gli agenti a ipotizzare tentativi di confondere le tracce o coinvolgimenti in furti precedenti.

Durante le perquisizioni domiciliari che sono seguite, è stata trovata un’altra ruota dello stesso tipo e una carabina illegalmente detenuta. Il ritrovamento di armi di provenienza illecita complica ulteriormente la posizione degli arrestati e apre scenari su ulteriori indagini collegate.

Dettagli sugli oggetti sequestrati

  • oltre 200 biglietti gratta e vinci
  • tre ruote con cerchio non compatibili con il suv usato
  • una carabina illegalmente detenuta

Cattura del quarto complice e prove video

Il quarto uomo, inizialmente sfuggito, è stato scoperto in piazza del quarticciolo. Aveva tentato di cambiare il proprio aspetto rasandosi i capelli, probabilmente per non essere riconosciuto in breve tempo. Tuttavia, gli investigatori hanno usato le immagini di videosorveglianza della farmacia per identificarlo con certezza. Nei filmati si vedevano distintamente i suoi movimenti durante la rapina.

Recuperati ulteriori 500 euro della somma sottratta, si è così concluso il cerchio che ha portato all’arresto completo dell’intera banda. I quattro, tutti italiani tra i 29 e i 46 anni, sono stati fermati con l’accusa di rapina aggravata in concorso.

Garantire la presunzione di innocenza durante le indagini

Il lavoro della polizia di stato è stato autorizzato e convalidato dall’autorità giudiziaria, ma gli arrestati mantengono la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Al momento, le prove raccolte riguardano solo la fase preliminare dell’indagine. Gli aspetti processuali dovranno valutare tutti i dettagli e le eventuali difese degli imputati.

Le indagini proseguono per approfondire possibili legami con altri episodi criminali, soprattutto in base ai materiali sequestrati e alla natura degli oggetti trovati durante le perquisizioni. La polizia ha già in mano elementi che aiutano a ricostruire la dinamica del fatto e la rete dei coinvolti.

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