La squadra della Salernitana è tornata dalla trasferta di Genova con diversi membri colpiti da disturbi gastrointestinali. Quattordici persone tra giocatori e staff sono state ricoverate in ospedale poco dopo l’arrivo a Salerno. I sintomi riconducono a una possibile intossicazione provocata da un pasto consumato durante la trasferta.
Problemi di salute per la salernitana al rientro da genova
Il 14 maggio 2025, al termine della partita di andata del play-out tra Sampdoria e Salernitana giocata a Genova allo stadio Luigi Ferraris, la squadra campana è partita con un volo charter diretto verso l’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi. Durante il viaggio aereo, alcuni tesserati hanno cominciato a manifestare malesseri riconducibili a disturbi digestivi. All’atterraggio, sono entrate in azione le ambulanze del 118 che hanno trasferito quattordici persone in ospedale. Seguendo le loro condizioni, si è sospettato un caso di intossicazione alimentare.
La squadra aveva consumato un pranzo a sacco a base di riso preparato in città, poco prima della gara a Marassi. Questo punto ha portato a ipotizzare che il cibo possa aver causato i disturbi. Nelle ore successive, altri due componenti della Salernitana hanno riferito sintomi analoghi. Il quadro ha fatto scattare l’allarme tra lo staff tecnico e medico della società, ma anche tra le autorità.
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Caratteristiche e sintomi rilevati nei casi sospetti
I sintomi presentati dai tesserati della Salernitana si sono manifestati durante il viaggio di ritorno, includendo malessere diffuso, dolori addominali e nausea. La comparsa improvvisa di questi segnali ha convinto il personale medico dell’aeroporto e quello del 118 a intervenire prontamente. Pur essendo in condizioni stabili, i coinvolti sono stati ricoverati per approfondimenti e accertamenti.
Il fatto che in contemporanea siano stati colpiti sia calciatori sia membri dello staff conferma l’ipotesi che la causa comune vada ricercata nel cibo consumato, probabilmente il pranzo a sacco realizzato a Genova. L’origine precisa dell’intossicazione resta da verificare, ma non sono esclusi contaminazioni batteriche o tossine alimentari.
La gestione del caso è stata affidata alle strutture sanitarie locali che hanno attivato i protocolli previsti per simili episodi, monitorando i pazienti e raccogliendo dati clinici utili. In queste situazioni, la tempestività degli interventi risulta fondamentale per limitare le complicazioni.
Interventi delle autorità e indagini in corso
Dopo il ricovero dei tesserati, la polizia ha avviato le indagini per accertare la dinamica dell’evento. Alcuni membri della Salernitana hanno fornito dichiarazioni sulle circostanze del pasto consumato e sui sintomi registrati. L’attività investigativa si concentra sul controllo della catena di preparazione e conservazione del riso fornito.
Le verifiche riguarderanno anche altre possibili fonti di contaminazione, come l’ambiente del luogo dove è stato consumato il pranzo o eventuali altre sostanze ingerite. Le autorità sanitarie, in collaborazione con quelle giudiziarie, si occupano di esaminare campioni alimentari e stabilire eventuali responsabilità.
Il caso, seguito con attenzione dallo staff della Salernitana e dalle istituzioni locali, ha già portato a interventi tempestivi per tutelare la salute dei giocatori, fondamentali in una fase cruciale della stagione sportiva. Gli accertamenti proseguiranno nei prossimi giorni per chiarire ogni dettaglio e permettere una ripresa serena delle attività sportive.