La quattordicesima mensilità per il 2025 sarà erogata ai pensionati italiani insieme alla pensione di luglio. L’Inps ha ufficializzato tempi e criteri per ricevere questa somma aggiuntiva, riservata a chi soddisfa specifiche condizioni di età, contributi e reddito. I dettagli sull’importo variano in base agli anni di contributi versati e alla categoria di lavoratori, tra dipendenti e autonomi.
Criteri di accesso alla quattordicesima per il 2025
La somma aggiuntiva della quattordicesima sarà corrisposta ai pensionati titolari di trattamenti a carico dell’Assicurazione Generale Obbligatoria, così come da forme sostitutive o esonerative, tutte gestite da enti pubblici di previdenza obbligatoria. Il requisito fondamentale è l’età minima di 64 anni. Inoltre, il reddito complessivo del pensionato non deve superare due volte il trattamento minimo annuale previsto dal Fondo Lavoratori Dipendenti, soglia vigente dal 2017.
Per i lavoratori dipendenti, si guarda ai contributi versati e all’ammontare annuo della pensione. Se la pensione è inferiore a 11.766,30 euro , l’importo della quattordicesima cresce con gli anni di contributi. Chi ha meno di 15 anni di contributi riceverà 437 euro; se la pensione è più alta, la somma scende a 336 euro. Per chi ha da 15 a 25 anni di contributi, la quattordicesima sarà di 546 euro o 420 euro a seconda del reddito pensionistico. Oltre i 25 anni di contributi, l’importo sarà più alto: 655 euro per pensioni più basse, 504 euro per pensioni più alte.
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Dettagli per i lavoratori autonomi
Quanto ai lavoratori autonomi, la soglia di contributi varia leggermente: fino a 18 anni si applica lo stesso criterio di importi . Tra 18 e 28 anni di contributi, la quattordicesima vale 546 euro o 420 euro. Oltre 28 anni di contributi, scatta la cifra più alta, 655 o 504 euro in base al reddito. Questi importi rappresentano l’ammontare della mensilità aggiuntiva che sarà calcolata per ogni beneficiario.
Modalità di pagamento e tempistiche per il 2025
Il versamento della quattordicesima avviene automaticamente sulla pensione di luglio per chi possiede già i requisiti all’inizio dell’anno o li perfeziona entro il 31 luglio 2025. L’Inps basa il pagamento sui redditi dichiarati negli anni precedenti, senza bisogno di ulteriori domande da parte dei pensionati.
Per chi invece raggiunge i requisiti dopo questa data, cioè dal 1° agosto per trattamenti gestiti da sistemi integrati oppure dal 1° luglio per quelli gestiti da enti pubblici, l’erogazione slitta alla pensione di dicembre 2025. Lo stesso vale per chi diventa beneficiario di una pensione in corso d’anno. In tutti questi casi si verifica il rispetto dei limiti anagrafici e reddituali prima di effettuare il pagamento.
Questo meccanismo garantisce una distribuzione scaglionata, con percentuali più chiare per chi raggiunge i requisiti solo nel corso dell’anno, evitando così disparità o ritardi nei pagamenti.
Dettagli sul calcolo degli importi per diverse categorie di pensionati
La quattordicesima si calcola osservando due fattori principali: gli anni di contributi versati e la misura della pensione annua effettiva. Per i lavoratori dipendenti, la variabile degli anni si articola in tre fasce: meno di 15 anni, da 15 a 25 anni, oltre 25 anni. Questa suddivisione influenza direttamente l’importo della somma aggiuntiva.
Ogni fascia contribuisce a definire un importo diverso per pensioni sotto o sopra la soglia di 11.766,30 euro annui. Importi massimi e minimi sono previsti rispettivamente per contribuenti con più anni di versamenti e per redditi pensionistici più bassi. I valori per i lavoratori autonomi seguono un criterio simile, adeguato alle specifiche fasce contributive che vanno da 18 a 28 anni, più di 28 anni, con le stesse soglie reddituali.
Ogni importo è pensato per garantire una somma equa in relazione alla storia contributiva e al reddito percepito, ma sempre entro i limiti fissati dalla legislazione. Questo sistema evita distorsioni e premia chi ha accumulato più anni di lavoro sotto la tutela previdenziale.
Incrocio tra requisiti anagrafici reddito e pagamento automatico della quattordicesima
La pensione di quattordicesima va ai pensionati che all’inizio dell’anno o entro il 31 luglio soddisfano età, reddito e contributi. Non è necessario presentare domanda perché l’Inps lavora su dichiarazioni dei redditi e archivi contributivi. Il pagamento arriva insieme alla pensione di luglio.
Se i requisiti arrivano dopo il 31 luglio, il diritto alla quattordicesima si verifica principalmente verso dicembre, con pagamento automatico in quella mensilità. L’Inps verifica che l’età minima e il limite di reddito restino validi al momento della liquidazione. Anche chi acquista il diritto alla pensione durante l’anno beneficerà della quattordicesima, ma sempre con tempistiche legate al rispetto delle soglie previste.
Non a caso, questa definizione precisa di tempi e criteri ha lo scopo di modulare il pagamento in modo ordinato, evitando sovrapposizioni o errori nei conteggi. Questi passaggi tutelano sia le casse previdenziali, sia il diritto dei pensionati a ricevere la somma aggiuntiva nel momento giusto.
In questo contesto, la quattordicesima 2025 si conferma uno strumento che integra il reddito pensionistico per pensionati con fasce di reddito medio-basse, calcolata in modo da salvaguardare equità nella distribuzione e certezza nei pagamenti.