Quasi un italiano su cinque rinuncia alle vacanze estive secondo il report Findomestic

Quasi un italiano su cinque rinuncia alle vacanze estive secondo il report Findomestic

Quasi un quinto delle famiglie italiane rinuncia alle vacanze estive 2025 per motivi economici, con preferenza per il mare in Italia e una riduzione della durata e della spesa media rispetto al 2024.
Quasi Un Italiano Su Cinque Ri Quasi Un Italiano Su Cinque Ri
L’estate 2025 vede quasi un quinto degli italiani rinunciare alle vacanze, con una preferenza per soggiorni brevi e in Italia, soprattutto al mare, a causa di motivi economici che influenzano durata e spesa. - Gaeta.it

Il periodo estivo 2025 segna un cambiamento nelle abitudini di viaggio degli italiani: quasi un quinto della popolazione non partirà per le vacanze. Le ultime ricerche dell’osservatorio mensile Findomestic mostrano come è suddivisa la situazione attuale nelle famiglie italiane, indicando tendenze sui programmi di viaggio, sulle destinazioni preferite e sugli effetti economici che influenzano le scelte. La maggior parte continua a privilegiare soggiorni in Italia, ma la durata media delle vacanze si è ridotta. Di seguito un’analisi dettagliata dei dati emersi.

Le scelte di vacanza delle famiglie italiane tra conferme e indecisioni

Secondo Findomestic, il 28% delle famiglie italiane ha già deciso dove trascorrerà le vacanze estive, mentre un altro 28% sta ancora elaborando il proprio piano viaggio. Un 26% invece non ha ancora preso una decisione definitiva, mettendo in evidenza una fase di attesa o forse di difficoltà nella programmazione. C’è poi un 18% che non partirà affatto nei prossimi mesi, una percentuale significativa che mostra come l’estate 2025 sia segnata da un aumento delle rinunce.

Questi dati fotografano un’Italia divisa tra chi si organizza con largo anticipo e chi rimane incerto, con un segmento consistente che rinuncia alla pausa estiva. Il dato sugli indecisi indica una situazione di incertezza legata probabilmente a fattori economici o logistici. Le vacanze restano comunque un tema centrale nelle famiglie, anche se la propensione a partire ha subito qualche flessione.

Vacanze in italia e preferenze per il mare e il relax

Tra le famiglie che hanno deciso di partire, emerge chiaramente una prevalenza per le destinazioni nazionali: circa otto su dieci rimarranno in Italia. Si conferma così il legame forte con le località italiane, soprattutto nel corso dell’estate 2025. Il mare resta la meta preferita per il 60% dei viaggiatori, che sceglieranno luoghi di villeggiatura dove poter rilassarsi e staccare dal lavoro.

Le vacanze all’insegna del relax rappresentano quindi l’opzione dominante, mentre poco più del 20% degli italiani ha intenzione di privilegiare esperienze culturali o avventure. Questo dato sottolinea una scelta di pause più tranquille rispetto a quelle di esplorazione, probabilmente legata alla voglia di recuperare energie in un periodo che rimane segnato da difficoltà economiche e sociali.

Motivi economici dietro la rinuncia alle vacanze estive

La quota del 18% delle famiglie che rinunceranno alle vacanze estive motiva la propria scelta prevalentemente con ragioni economiche. Il 39% segnala un calo del reddito familiare come causa principale, mentre il 21% evidenzia spese impreviste e un altro 21% indica il recente aumento dei prezzi come ostacoli insormontabili. Questi numeri offrono un quadro concreto delle difficoltà che molte famiglie stanno affrontando.

Il legame tra crisi economica e scelte sulle vacanze appare molto chiaro. Le spese quotidiane, insieme a una disponibilità economica ridotta, spingono a rinunciare al viaggio. Il rialzo dei prezzi ha influito non solo sulle scelte relative alle ferie ma anche sulle abitudini di consumo in generale, costringendo molte famiglie a rivedere le priorità.

Riduzione della durata e della spesa per le vacanze estive 2025

Non solo meno famiglie potranno partire quest’anno, ma chi lo farà ridurrà anche la durata delle vacanze. Il 43% degli intervistati prevede di concedersi all’incirca una settimana, mentre il 27% si accontenterà di pochi giorni o weekend. Solo il 22% riserva una pausa più lunga, tra 10 e 15 giorni e appena l’8% ha scelto vacanze superiori ai 15 giorni.

Questa contrazione nella durata si riflette direttamente anche sulla spesa media: quest’anno le famiglie stanzieranno una media di 1.594 euro per le vacanze contro i 1.785 euro del 2024. Nei nuclei più numerosi, con quattro o più componenti, la cifra si attesta a 1.741 euro, ridotta rispetto all’anno precedente. La contrazione del budget è una conseguenza diretta delle difficoltà economiche e delle incertezze che accompagnano la pianificazione.

Le cifre dell’osservatorio Findomestic restituiscono dunque un quadro di vacanze segnate da scelte più contenute e attente, dove il risparmio ha molta importanza. Quanto emerso è prezioso per comprendere come procedono le dinamiche di spesa e movimento in Italia durante l’estate, tenendo conto di vincoli economici crescenti.

Change privacy settings
×