Nel 2023, quasi il 48% della popolazione in provincia di Trento ha riportato di dedicarsi ad attività sportive nel tempo libero. Il dato emerge da uno studio dell’Ispat, presentato in occasione della Giornata nazionale dello sport del 14 e 15 giugno, e mostra un aumento continuo rispetto al 2013. La provincia di Trento si distingue per una partecipazione allo sport superiore sia alla media del Nord-est italiano sia a quella nazionale, con evidenti differenze legate a età, genere e titolo di studio.
Incremento della pratica sportiva in provincia di Trento tra il 2013 e il 2023
Il dato del 47,8% di trentini che praticano sport rappresenta un rialzo rispetto al 43,4% registrato dieci anni prima. Questa crescita si muove in un contesto positivo della provincia che supera costantemente la media regionale del Nord-est, posizionata al 45,2%, e quella nazionale al 36,9%. La situazione di Trento testimonia un coinvolgimento maggiore rispetto ad altre zone, confermato dalle rilevazioni periodiche dell’Ispat. Lo sport si conferma quindi come una presenza importante nella vita quotidiana di molti abitanti della regione, con un numero crescente di persone che vi si dedica. Il confronto nel corso del decennio evidenzia come l’accesso e l’interesse per l’attività fisica abbiano avuto un’espansione, anche se con alcune differenze nelle fasce orarie dedicate.
Distribuzione delle ore settimanali di attività sportiva e ruolo del genere
Un dettaglio significativo emerge dall’analisi delle ore dedicate allo sport: il 35,7% dei trentini pratica attività fisica fino a due ore a settimana, dato stabile rispetto al 36,3% del 2013. L’incremento più evidente riguarda chi si allena per un periodo più lungo: il 30,9% dedica dalle due alle quattro ore e il 24,8% supera le quattro ore a settimana . Questi numeri mostrano come un numero crescente di persone non solo pratichi sport ma aumenti anche il tempo investito nell’attività. La differenza tra i generi persiste: il 54,3% degli uomini fa sport, a fronte del 41,3% delle donne. Tuttavia, quando si guarda all’iscrizione a circoli sportivi o corsi, le percentuali si avvicinano , segnalando che l’interesse organizzato è più simile tra i sessi rispetto alla pratica autonoma.
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Sport e attività fisica nelle diverse fasce d’età
La pratica sportiva mostra andamenti differenti a seconda dell’età. La quota più alta riguarda bambini e ragazzi sotto i 18 anni, di cui circa tre quarti svolgono regolarmente attività sportiva. Tra gli adulti tra i 18 e i 44 anni, più del 50% mantiene un ritmo sufficientemente frequente di movimento. Nella fascia compresa tra 45 e 64 anni la percentuale scende intorno al 50%, confermando una progressiva riduzione della partecipazione con l’avanzare dell’età. Infine, per chi ha 65 anni o più, soltanto il 24,6% continua a fare sport. Questi dati mostrano una tendenza comune anche in altre regioni e riflettono fattori come motivazioni, condizioni fisiche e disponibilità di tempo. L’età dunque incide in modo diretto sulle abitudini sportive, con un calo significativo dopo i 65 anni.
Rapporto tra titolo di studio e partecipazione all’attività sportiva
Il coinvolgimento nello sport varia sensibilmente anche in base al livello di istruzione. Chi possiede un titolo di studio superiore al diploma di maturità è coinvolto al 62,3%, uno degli elementi più alti. Tra chi ha solo un diploma di maturità o una qualifica professionale, la percentuale scende al 48,7%. Infine, chi non ha conseguito il diploma si ferma al 40,6%. Le differenze indicano che il titolo di studio influenza la propensione a praticare sport, oltre a essere spesso legato a condizioni sociali ed economiche diverse. Il dato assume rilievo per le politiche di promozione dello sport nelle varie fasce di popolazione. Queste informazioni possono aiutare a creare proposte che coinvolgano fasce meno attive o con meno opportunità di accesso all’attività fisica.
Trento si conferma così un territorio dove lo sport occupa un ruolo rilevante e diffuso, con una crescita rispetto al passato e con diversità precise che riguardano sesso, età e istruzione. Questi numeri dimostrano la vitalità di una provincia che mantiene alta la partecipazione sportiva rispetto alla media nazionale, pur con margini di miglioramento per alcune categorie della popolazione.