Quasi 55mila controlli nel 2024 per garantire la qualità dell'agroalimentare italiano e la sicurezza dei consumatori

Quasi 55mila controlli nel 2024 per garantire la qualità dell’agroalimentare italiano e la sicurezza dei consumatori

L’Italia rafforza i controlli sulla filiera agroalimentare con 55mila verifiche nel 2024, coinvolgendo Icqrf, Conaf e agronomi per contrastare frodi, garantire qualità e sostenere produttori onesti.
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Nel 2024 l'Italia ha effettuato oltre 55mila controlli nella filiera agroalimentare, rilevando irregolarità e frodi, con sanzioni e sequestri significativi, puntando a proteggere consumatori e produttori onesti, e prevedendo per il 2025 un rafforzamento dei controlli con nuove tecnologie. - Gaeta.it

L’Italia conferma il suo ruolo di paese con una filiera agroalimentare tra le più controllate al mondo. Nel 2024, l’ispettorato centrale per la tutela della qualità e la repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari ha condotto quasi 55mila verifiche su produzioni, operatori e mezzi tecnici, con obiettivi chiari: proteggere i consumatori e sostenere i produttori onesti. Questi dati emergono dal report annuale elaborato in collaborazione con il consiglio nazionale dell’ordine dei dottori agronomi e forestali , che fotografa una filiera dal valore di 707 miliardi di euro, cresciuta del 34% nell’ultimo decennio.

L’estensione e la natura delle verifiche nella filiera agroalimentare

Le attività di controllo si sono concentrate principalmente sui prodotti agroalimentari, che hanno rappresentato il 90% delle verifiche. In questo ambito, l’Ispettorato ha rilevato un 12,9% di irregolarità tra le verifiche svolte e un 8,6% di anomalie nelle analisi di laboratorio su campioni prelevati. Il restante 10% delle ispezioni è stato destinato ai mezzi tecnici usati in agricoltura, come fertilizzanti, pesticidi e macchinari, fondamentali per assicurare la sicurezza e la sostenibilità delle produzioni.

Distribuzione dei controlli per categorie di prodotto

Queste attività coprono diverse categorie di prodotti. Il settore vitivinicolo ha assorbito il 33% dei controlli, una quota significativa visto il ruolo strategico del vino italiano nel mercato nazionale e internazionale. Il 40% delle verifiche ha riguardato prodotti certificati Dop e Igp, riconoscimenti che attestano origine e qualità tipica. L’olio d’oliva ha concentrato il 15% delle ispezioni, mentre il comparto lattiero caseario è stato al centro del 17% dei controlli. Questa distribuzione evidenzia un’attenzione mirata verso prodotti ad alta vocazione territoriale, spesso oggetto di frodi e contraffazioni.

I risultati delle verifiche: sanzioni e sequestri contro le frodi alimentari

Le attività di vigilanza hanno prodotto risultati concreti in termini di interventi e sanzioni. Nel corso del 2024 sono state segnalate 161 notizie di reato legate a violazioni nelle filiere agroalimentari. Le sanzioni amministrative hanno raggiunto quota 6.136, mentre le ordinanze di ingiunzione emesse sono state 2.381, per un valore complessivo di quasi 8,6 milioni di euro. Sono state inoltre elevate 3.847 diffide per correggere irregolarità minori e prevenire ulteriori rischi.

Sul piano materiale, i sequestri di prodotti contraffatti o non conformi hanno superato i 12,8 milioni di chili, con un valore commerciale che supera i 22 milioni di euro. Sono stati controllati 53 organismi di certificazione autorizzati, verificando il rispetto delle procedure di controllo sui prodotti certificati Ig e biologici. In totale, l’Icqrf ha monitorato oltre 893 prodotti con certificazioni Ig, 194.387 operatori coinvolti negli scambi agroalimentari e 94mila operatori nel settore biologico. Questi dati testimoniano un sistema di controlli su vasta scala, volto a tutelare la correttezza dell’offerta alimentare italiana.

Parole dal capo dipartimento icqrf e dal presidente conaf

Felice Assenza, capo dipartimento per l’Icqrf, ha sottolineato come il report rappresenti “lo specchio di un lavoro enorme” svolto giorno dopo giorno per proteggere i consumatori. Ha ricordato che il sistema di controlli, articolato e capillare, contribuisce a rafforzare la reputazione internazionale dei prodotti made in Italy. In particolare, ha evidenziato come le verifiche relative alle pratiche commerciali sleali siano più che raddoppiate rispetto al 2023, raggiungendo 809 interventi. Questo dato indica un’attenzione crescente verso comportamenti scorretti che danneggiano produttori e consumatori.

Mauro Uniformi, presidente del Conaf, ha descritto gli standard qualitativi e produttivi nelle aziende agricole e agroalimentari come in crescita. Ha evidenziato il ruolo degli agronomi e dei forestali nel garantire produzioni sostenibili, sicure e di qualità. Uniformi ha posto l’accento sul contributo professionale nella difesa del cibo sano e nella gestione attenta delle risorse naturali, aspetti essenziali per il futuro della filiera.

Le strategie per il 2025: approfondimenti e nuovi strumenti di controllo

Nel 2025 si intensificheranno le attività di vigilanza soprattutto nei settori più esposti a rischio frodi e illegalità. Tra i focus ci saranno i prodotti provenienti da aree deforestate illegalmente, una questione di crescente rilevanza ambientale e sociale. Le frodi online continueranno a essere monitorate attentamente, viste le difficoltà di controllo sulle vendite digitali. Le pratiche commerciali sleali rimarranno un campo di azione prioritario, dato l’aumento rilevato nel 2024.

Saranno integrate nuove tecnologie per migliorare il sistema di controlli. L’intelligenza artificiale verrà adottata per l’analisi dei dati e la sorveglianza, con l’obiettivo di identificare più rapidamente le anomalie e agire con efficacia. Questi sviluppi rispondono alla complessità crescente della filiera agroalimentare e alla necessità di risposte tempestive in un mercato globale. Così, l’Italia punta a mantenere e migliorare ulteriormente la tutela della qualità e la sicurezza disponibile per i consumatori.

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