Due fratelli a Quarto, provincia di Napoli, sono stati fermati dai carabinieri con l’accusa di aver ucciso il padre. L’uomo, scomparso dal 3 giugno 2025, è stato trovato morto nascosto in una cassapanca dentro l’abitazione dei figli. Dietro il delitto ci sarebbe una questione economica legata alla pensione della madre defunta.
La scoperta del cadavere e la denuncia della scomparsa
Antonio di Gennaro, 72 anni, era scomparso da quasi una settimana quando la sua attuale compagna ha dato l’allarme. L’assenza prolungata e il fatto che non rispondesse più al telefono hanno insospettito la donna. I carabinieri di Quarto e della compagnia di Pozzuoli hanno avviato le ricerche e verifiche.
I figli, Andrea e Michele di Gennaro, hanno subito raccontato che il padre era partito per un viaggio all’estero, accompagnato da un’altra donna. Un racconto però privo di riscontri che, con il proseguire degli accertamenti, ha iniziato a mostrare crepe evidenti. La tensione è aumentata fino alla perquisizione nell’appartamento dei due fratelli, dove il corpo del padre è stato rinvenuto occultato in una cassapanca.
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La confessione dei fratelli e il movente economico
Prima della scoperta definitiva, i fratelli — rispettivamente di 34 e 42 anni — hanno cambiato versione confessando il delitto. Hanno raccontato di aver drogato il padre versando un sonnifero nel suo caffè, per poi soffocarlo con un cuscino nella mattinata del 3 giugno 2025, giorno in cui era stato dato per disperso. Dopo l’uccisione hanno tentato di nascondere il cadavere all’interno della casa di famiglia.
Il movente dietro l’omicidio sembra legato a un risentimento economico. La pensione di reversibilità spettante alla madre defunta era tenuta dal padre senza che la cedesse ai figli, scatenando un conflitto che è poi sfociato in tragedia. Gli investigatori considerano il gesto come freddo e premeditato, con elementi precisi che mostrano una pianificazione nell’intento di eliminare il genitore.
Profili e reazioni: chi sono i fratelli di gennaro
Andrea e Michele di Gennaro avevano un’apparenza di normalità fuori da casa. Andrea lavora come personal trainer mentre Michele è ingegnere biomedico. Nessun precedente giudiziario emerge dai loro profili, il che rende ancora più drammatica la dinamica familiare scoppiata.
Il risentimento covato per la gestione delle finanze familiari e in particolare quella pensione, ha però portato a un evento eccezionale e tragico. Le indagini sono ancora in corso per ricostruire esattamente ogni dettaglio del delitto, mentre i fratelli restano in custodia in attesa degli interrogatori di garanzia.
Un dramma privato diventato cronaca nera
Il caso di Quarto mette in luce un dramma privato che si è trasformato in cronaca nera, con uno scenario di famiglia spezzata dai soldi e dal rancore accumulato negli anni. Gli sviluppi della vicenda saranno seguiti nelle prossime ore dalle forze dell’ordine e dalla magistratura.