L’estate 2024 porta buone notizie per chi cerca luoghi naturali dove fare il bagno senza rischi. I dati pubblicati dall’European Environment Agency insieme alla Commissione Europea mostrano che la maggior parte delle località balneabili in europa rispetta gli standard di qualità dell’acqua previsti dalla legge comunitaria. Oltre 22.000 siti monitorati in tutti i paesi dell’Unione Europea più alcune nazioni limitrofe mostrano una situazione di miglioramento e sicurezza per i nuotatori.
La valutazione delle acque balneabili in tutta europa
L’analisi condotta dagli enti europei ha preso in considerazione le acque di mari, laghi e fiumi presenti in 27 stati membri, oltre che in Albania e Svizzera. Lo scopo principale è stato verificare la presenza di batteri pericolosi come Escherichia coli ed enterococchi intestinali, che possono causare malattie anche gravi se presenti nelle acque di balneazione. Il monitoraggio ha riguardato soprattutto la qualità microbiologica dell’acqua, elemento fondamentale per chi intende passare giornate all’aperto in completa sicurezza.
Dati e risultati principali
I risultati indicano che più dell’85% delle acque testate sono state classificate come “eccellenti” nel 2024. In aggiunta, il 96% di queste location supera il livello minimo richiesto dalla direttiva comunitaria che regolamenta le acque balneabili. Questo dato rappresenta un progresso notevole rispetto a decenni fa, quando la contaminazione da scarichi urbani non trattati era diffusa. Il miglioramento si attribuisce alle reti di depurazione più efficienti e a una maggiore attenzione verso l’ambiente.
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Come si distribuisce la qualità tra mari, laghi e fiumi in europa
La qualità dell’acqua varia in base al tipo di corpo idrico. Le acque costiere presentano in media livelli più alti, con circa l’89% di qualità eccellente nel 2024. Questo si riflette in un mare più pulito lungo le coste atlantiche e mediterranee. I fiumi e i laghi danno invece risultati un po’ più bassi: il 78% degli specchi d’acqua interni viene considerato eccellente o di qualità buona. Queste differenze dipendono anche dalla presenza di sorgenti di inquinamento puntuali o diffusi nelle acque interne, che risultano più soggette a variazioni improvvise.
Variabilità a causa di eventi atmosferici
L’attenzione al monitoraggio si concentra dunque sulle zone più vulnerabili, dove i nutrienti o i batteri possono aumentare dopo eventi atmosferici intensi. Per esempio, temporali forti possono causare il sovraccarico delle strutture di depurazione e favorire la contaminazione. I dati indicano comunque una tendenza positiva e una diminuzione progressiva degli agenti inquinanti chimici e biologici rispetto al passato.
I paesi con la qualità delle acque balneabili più alta nel 2024
Nella classifica dei paesi europei con le migliori acque balneabili, Cipro si colloca al primo posto. Dopo l’isola mediterranea, seguono Bulgaria, Grecia, Austria, Croazia, Danimarca, Malta, Germania, Italia e Spagna. Tutte queste nazioni hanno raccolto punteggi elevati grazie a una gestione attenta degli ecosistemi acquatici e a interventi mirati per garantire la pulizia.
Le località di questi paesi spesso si distinguono per acque limpide e basse concentrazioni di batteri pericolosi, ideali per i bagnanti e per chi pratica attività sportive in acqua. Il successo deriva anche da politiche ambientali volte a ridurre scarichi industriali e agricoli, oltre al miglioramento degli impianti di trattamento acque.
I paesi con le acque balneabili peggiori e i motivi alla base
Non mancano alcune criticità in europa. Nel 2024, sono state identificate 332 aree di balneazione, pari all’1,5% del totale, con qualità scarsa. Questo rilievo riguarda soprattutto quattro paesi: Estonia, Svezia, Paesi Bassi e Francia. In queste nazioni, più del 3% dei siti monitorati ha registrato parametri insufficienti per la balneazione.
Le cause principali riguardano inquinamento temporaneo legato a eventi meteorologici intensi. Per esempio, piogge abbondanti possono provocare il superamento delle capacità di trattamento delle acque reflue urbane e portare nutrienti e batteri in fiumi e coste. Queste situazioni richiedono interventi tempestivi per evitare rischi per la salute dei bagnanti.
Quando una zona viene classificata come di qualità “scarsa” durante l’anno, la normativa comunitaria impone la chiusura della balneazione nella stagione successiva, fino a che non si adottano misure per riportare l’acqua a livelli sicuri. Questo sistema protegge i visitatori da esposizioni pericolose e spinge gli enti locali a intervenire rapidamente.
Misure di tutela comunitaria
Il futuro del turismo balneare europeo tra natura e sicurezza
Questi dati confermano che, nonostante alcune criticità sparse, l’Unione Europea offre molte opportunità per godersi il mare e i corsi d’acqua in sicurezza. La maggior parte delle località balneabili rispetta gli standard di protezione della salute pubblica e conserva un ambiente naturale intatto o in fase di recupero.
Cipro, con le sue acque più pulite, si propone come meta preferita per chi cerca tranquillità e qualità. Anche grazie a controlli rigorosi e investimenti infrastrutturali, molti paesi europei stanno rafforzando la loro offerta turistica legata al contatto con l’acqua. Il rispetto dei limiti ambientali resta però un fattore cruciale per mantenere questi risultati nel tempo.