La qualità della vita nelle città del veneto emerge in modo differenziato nel rapporto annuale 2025 del sole 24 ore. L’attenzione si concentra sulle tre fasce d’età: bambini, giovani e anziani . Treviso spicca per la condizione degli anziani, mentre altri capoluoghi presentano risultati altalenanti e in alcuni casi peggiorano rispetto all’anno precedente. Il quadro evidenzia uno squilibrio tra le diverse generazioni e territori, con alcuni comuni che migliorano e altri che restano indietro.
Treviso seconda in italia per la qualità della vita degli anziani
Nel 2025 treviso si posiziona al secondo posto nazionale per la qualità della vita destinata agli over 65, migliorando di tre posizioni rispetto al 2024. A guidare la classifica resta bolzano, ma treviso consolida il suo ruolo tra le città più adatte agli anziani. La ricerca tiene conto di indicatori come assistenza sanitaria, mobilità, sicurezza, ambiente e servizi per gli anziani. Questo salto in classifica conferma interventi locali volti a migliorare l’accessibilità e il benessere degli over 65.
Anche altre città del veneto ottengono risultati significativi per la qualità della vita degli anziani. Verona si colloca al sesto posto, avanzando di quattro posizioni, mentre vicenza resta in settima posizione, con un lieve arretramento. Padova scende all’undicesimo posto, perdendo qualche posizione rispetto all’anno passato. Nonostante questi dati positivi sulle fasce più anziane, il quadro generale mostra segnali meno confortanti per le altre categorie anagrafiche.
Leggi anche:
Peggioramenti per bambini e giovani in gran parte delle città venete
L’indagine del sole 24 ore del 2025 rivela un trend negativo diffuso per la qualità della vita di bambini e giovani in veneto. La maggioranza dei capoluoghi di provincia registra un calo rispetto al 2024, indicando difficoltà nel garantire servizi e opportunità per queste fasce di età. L’attenzione si concentra sulle condizioni sociali, scolastiche, culturali e lavorative, cruciali per lo sviluppo e la permanenza dei giovani nei territori.
Padova perde ben 25 posizioni per la qualità della vita dei bambini, scivolando fuori dalla top 30. Verona peggiora ancora di più, con un retrocesso di 29 posti, mentre venezia scende di sei posizioni. Queste città mostrano una difficoltà crescente nel creare condizioni favorevoli per le famiglie e i più piccoli. Anche tra i giovani la situazione non è brillante. Venezia, ad esempio, si attesta al 45esimo posto, nonostante un miglioramento di dieci posizioni rispetto all’anno prima.
Vicenza e treviso, eccezioni positive nelle classifiche dei più giovani
Tra le città venete, vicenza emerge come un caso positivo nel rapporto sul 2025. La città guadagna 13 posizioni e raggiunge il 10° posto nella classifica dedicata alla qualità della vita dei bambini. Questo segnale indica un rafforzamento dei servizi educativi, culturali e ricreativi dedicati ai minori. Vicenza presenta anche risultati stabili nella fascia degli anziani, mantenendo un ruolo rilevante nel territorio.
Anche treviso mostra un miglioramento nell’ambito della qualità della vita per i bambini, salendo di 11 posizioni e posizionandosi al 23° posto nazionale. Questi dati suggeriscono impegni delle amministrazioni locali per rendere le città più vivibili e funzionali per le famiglie. Tuttavia, la situazione delle altre città nel veneto rimane più critica, con arretramenti importanti soprattutto per la popolazione giovane e infantile.
Attenzione ai dati dei capoluoghi minori e delle fasce generazionali diverse
Belluno rappresenta un’altra realtà con dati contrastanti. La città resta al 16° posto per la qualità della vita dei giovani, pur perdendo sei posizioni rispetto al 2024. Per la fascia degli anziani, invece, migliora notevolmente salendo al 12° posto e guadagnando quindici posizioni, un progresso significativo. Verona, diversamente, scende al 19° posto per gli anziani, perdendo quattro gradini.
Venezia registra il suo miglior posizionamento nel settore anziani: 24° posto, appena una posizione in meno rispetto al 2024. Nel quadro complessivo di 2025 è più distante per i bambini e i giovani . Questi risultati sottolineano una ricomposizione della posizione delle città venete nelle classifiche nazionali, con movimenti evidenti in fasce di età diverse.
Nel complesso, l’indagine evidenzia una disparità notevole tra le esigenze delle diverse generazioni e le risposte offerte dal veneto. I dati su treviso, vicenza e belluno indicano alcune traiettorie positive, specie per gli over 65 e i più piccoli. Al contrario, le difficoltà per giovani e bambini a venezia, padova e verona mostrano territori in cui servono strategie più incisive per sostenere le fasce d’età più fragili e creare un ambiente che accompagni meglio lo sviluppo locale.