Qualità della vita in Italia: Bolzano e Monza Brianza dominano la classifica del Sole 24 Ore

Qualità della vita in Italia: Bolzano e Monza Brianza dominano la classifica del Sole 24 Ore

L’analisi del Sole 24 Ore evidenzia il predominio delle province del Nord Italia nella qualità della vita, con Bolzano e Monza Brianza ai vertici, mentre il Sud fatica a emergere.
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Qualità della vita in Italia: Bolzano e Monza Brianza dominano la classifica del Sole 24 Ore - Gaeta.it

L’analisi della qualità della vita in Italia, pubblicata dal Sole 24 Ore, ha rivelato risultati sorprendenti per diverse province, con una netta predominanza del Nord. Le regioni del Trentino Alto Adige e della Lombardia si sono distinte, portando rispettivamente Bolzano e Monza Brianza ai primi posti. La classifica riflette non solo il benessere economico e sociale, ma anche la demografia, la salute e la società, offrendo un quadro dettagliato delle differenze regionali nel nostro paese.

Dominio del Trentino Alto Adige e della Lombardia

Nella top ten delle province italiane, il Trentino Alto Adige emerge come assoluto protagonista, con Bolzano al primo posto e Trento all’ottava posizione. La Lombardia segue con ben cinque province in classifica, tra cui Monza Brianza, che si piazza seconda, e Milano, che occupa il terzo posto. Altri nomi noti come Bergamo, Brescia e Lodi completano un’immagine che mette in evidenza la forza di queste regioni, storicamente associate a un alto tenore di vita e a una robusta economia.

Spostandosi verso l’Emilia Romagna, troviamo Parma al quarto posto e Modena al quinto, segno di una continua presenza di questa regione nella classifica di qualità della vita. D’altro canto, il Veneto è rappresentato da Verona, che si attesta al sesto posto. Se da un lato le regioni settentrionali mostrano risultati brillanti, dall’altro, il Meridione fatica a tenere il passo; Isernia chiude la classifica tra le province, e nelle ultime dieci posizioni figurano esclusivamente province del Sud, con la Sardegna in particolare che ha piazzato tre province tra le ultime cinque.

Ogni parametro racconta una storia

Analizzando più nel dettaglio i vari parametri considerati nella classifica, si evidenziano le differenze tra le province. Le province italiane del Nord si segnalano per il superiore stato di salute della popolazione e per un migliore accesso ai servizi. La provincia di Prato, con l’18ª posizione, si distingue per l’alta percentuale di immigrati regolari, un aspetto che influisce positivamente sulla diversità e sul dinamismo socioeconomico della zona.

Mentre le province meridionali si trovano spesso in fondo alla classifica per indicatori come la disoccupazione giovanile, Ragusa emerge come la migliore del Sud, classificandosi al 38° posto. Tuttavia, il gap di partenza rimane ampio: Trento e Bolzano continuano a brillare in ambiti quali il sistema educativo e il supporto per i giovani, contribuendo a una salute generale della società molto superiore rispetto ad altre aree.

La sfida della fecondità e dell’invecchiamento

Un aspetto chiave emerso dalla classifica è il tasso di fecondità, un indicatore critico che misura la capacità di una popolazione di riprodursi e di rimanere sostenibile nel tempo. Le province della Sardegna, sempre in fondo, mostrano un tasso al di sotto di un figlio per donna. Al contrario, province come Bolzano e Gorizia si ritagliano un ruolo da protagoniste, con risultati che sorprendono e pongono interrogativi sui modelli di vita e sulle politiche familiari adottate.

Analizzando i dati, Ragusa si distingue come la prima provincia per il rapporto tra anziani e popolazione attiva, ma non è l’unica a mostrare tassi di fecondità promettenti. Importante è anche il tasso di natalità, che gioca un ruolo fondamentale nel rinnovamento della popolazione. Diverse province del Sud, sebbene in difficoltà, mostrano segni positivi e indicano esplorazioni di politiche sociali più mirate.

Mortalità: un indicatore cruciale

Nella classifica del Sole 24 Ore, Bolzano si riconferma al primo posto anche per quanto riguarda il ridotto quoziente di mortalità della popolazione. Il tema della mortalità evitabile assume un’importanza rilevante: indicatori che mostrano un insufficiente accesso a cure mediche e interventi sanitari. Qui, l’Alto Adige si distingue positivamente. In contrasto, province come Napoli si trovano in fondo alla lista, suggerendo una necessità di riforme nel sistema sanitario.

Annunciando dati che fanno emergere l’importanza di un sistema sociale sostenibile e inclusivo, la classifica annuale non solo mette in luce le province con il migliore standard di vita, ma ci invita a riflettere sulla necessità di interventi strategici per migliorare le condizioni di vita nelle aree più svantaggiate.

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