Un uomo di 70 anni è stato arrestato dalla polizia a Milano con l’accusa di spaccio di stupefacenti. L’indagato sfruttava una lavanderia a gettoni in viale Monza, di proprietà della moglie ignara di tutto, come deposito e luogo per preparare la droga. Le forze dell’ordine sono intervenute dopo aver seguito i suoi movimenti e aver bloccato uno scambio di cocaina durante un controllo.
Come la lavanderia è diventata un centro per spaccio di droga
Il sessantenne, residente vicino a viale Fulvio Testi, continuava a tenere aperta una lavanderia che in passato era stata chiusa senza autorizzazione. La polizia del commissariato Comasina ha scoperto che l’uomo si recava nel locale senza portarsi biancheria da lavare, elemento che ha subito sollevato sospetti. Nel retro della lavanderia era stato allestito un vero e proprio laboratorio in cui venivano tagliate e confezionate dosi di cocaina, hashish e marijuana. L’attività di spaccio partiva proprio da qui, con la droga conservata e preparata nel negozio.
La strategia dell’uomo era quella di usare un’attività apparentemente normale e legale per nascondere la sua attività criminale. La moglie, poi, risultava all’oscuro di quanto accadeva, e la lavanderia sembrava un semplice esercizio commerciale. In realtà, dietro a quella facciata si nascondeva un centro di distribuzione illegale di sostanze stupefacenti che riforniva diverse zone di Milano.
Il fermo durante la cessione e le dosi sequestrate
Le indagini si sono concentrate su un momento specifico, quando l’uomo avrebbe effettuato una cessione di cocaina a un cliente. Gli agenti hanno monitorato alcuni scambi prima di intervenire e bloccare nella zona un’auto con a bordo il pusher e l’acquirente. Nel veicolo la polizia ha trovato 31 grammi di cocaina e 20 grammi di hashish già suddivisi in dosi, oltre a 370 euro in contanti. Questa quantità rappresentava solo una parte dello stupefacente e del denaro recuperati, perché, entrando nel retro della lavanderia, sono emersi altri carichi più consistenti.
Nel locale sono stati rinvenuti 145 grammi di cocaina, 525 grammi di hashish e 142 grammi di marijuana, insieme a una somma di denaro pari a 58.370 euro, considerata provento dell’attività illecita. Tutto è stato posto sotto sequestro, fermando di fatto l’attività illegale. L’uomo, già con precedenti, è stato arrestato e ora dovrà rispondere dei reati contestati.
La risposta degli agenti e le implicazioni per milano
Le operazioni condotte dal commissariato Comasina hanno portato alla scoperta di un intreccio tra attività commerciale e spaccio di droga. La presenza di un laboratorio dietro una lavanderia a gettoni mostra come i pusher possano nascondere in modo insolito le loro basi operative. “Questo episodio evidenzia come nelle periferie milanesi si muovano reti di vendita di sostanze stupefacenti che agiscono in modo organizzato.” L’attenzione delle forze dell’ordine si concentra ora su possibili collegamenti e distributori che rifornivano il pusher settantenne.
L’arresto è il risultato di un lavoro di monitoraggio e controllo sul territorio, importante per limitare la diffusione di droga nella città e mettere in crisi chi, spesso in modo sottile, riesce a ingannare e sfruttare luoghi comuni per attività illegali. Il sequestro di droga e denaro è la prova di un giro che coinvolge persone e clienti diversi in più aree di Milano.