Un pusher romeno di 26 anni è stato arrestato a roma per spaccio di cocaina. Il sospetto offriva ai clienti la possibilità di pagare sia in contanti sia con carta di credito grazie a un dispositivo Pos. Le indagini sono scattate dopo che la polizia lo ha individuato mentre gestiva ordini tramite messaggi, posizionandosi a poco distanza da ponte sisto nel quartiere trastevere.
Modalità di spaccio monitorate dagli agenti a trastevere
L’arresto è avvenuto durante una attività di controllo nel quartiere trastevere, uno dei luoghi più frequentati di roma. Gli agenti hanno notato un uomo a bordo di un’auto a noleggio fermarsi vicino a ponte sisto. A quel punto hanno cominciato a seguirlo con discrezione, osservando che l’uomo, poi identificato come pusher, usava il cellulare per inviare foto e indicazioni sulla sua posizione a un potenziale cliente. La comunicazione avveniva tramite applicazioni di messaggistica istantanea come WhatsApp e Telegram, strumenti ormai diffusi anche per il commercio illecito.
Organizzazione e tempismo dell’attivitÃ
L’attività era ben organizzata e silenziosa, con scambi di messaggi precisi e rapidissimi. La polizia ha atteso l’arrivo dell’acquirente per intervenire al momento giusto. Non appena il cliente si è avvicinato all’auto, gli agenti hanno fatto scattare il blitz. La prontezza dell’intervento ha evitato che la vendita continuasse o che altre dosi venissero distribuite.
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La trattativa e i metodi di pagamento accettati
Al momento dell’arresto i due uomini erano nel bel mezzo della loro contrattazione. Lo spacciatore chiedeva 30 euro per meno di un grammo di cocaina; la vendita però aveva qualcosa di insolito. Accanto alla tradizionale richiesta di soldi in contanti il pusher aveva con sé un terminale Pos, che permetteva ai clienti di effettuare pagamenti elettronici con bancomat o carta di credito. Si tratta di una modalità poco comune nel panorama dello spaccio, che solitamente punta quasi esclusivamente sul contante proprio per questioni di rapidità e anonimato.
Nell’auto sono state trovate altre 13 bustine di cocaina, pronte per la vendita. L’uso del Pos indica un tentativo di attrarre una clientela più ampia e forse anche una maggiore sicurezza negli scambi economici, dato che i pagamenti elettronici sono tracciabili, ma al tempo stesso molto pratici. Questo dettaglio ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine, che hanno segnalato l’episodio come un caso singolare.
Arresto nel cuore di roma
Il quartiere trastevere è noto per la sua vivacità notturna, con bar, ristoranti e un continuo afflusso di persone. L’azione della polizia si è svolta in pieno giorno, quando la zona è frequentata da turisti e residenti. L’auto a noleggio usata dal pusher si trovava parcheggiata vicino a ponte sisto, punto strategico per operazioni di spaccio grazie alla presenza di molte persone e alla rete di vie secondarie.
Gli agenti sono intervenuti con rapidità e senza allarmi, sfruttando il momento esatto in cui cliente e pusher stavano finalizzando lo scambio. L’arresto ha impedito la prosecuzione dell’attività illegale e ha portato all’individuazione di un metodo di spaccio che, pur mantenendo il prodotto e la modalità classica, include un elemento tecnologico poco visto fino a oggi.
La vicenda conferma l’attenzione delle forze dell’ordine ai cambiamenti nel traffico di droga in città e il loro operato puntuale per smantellare anche piccole reti, spesso molto attive e ben attrezzate.