La recente operazione di pulizia subacquea nelle Tegnùe di Chioggia ha messo in evidenza l’importanza della tutela ambientale e della salvaguardia degli ecosistemi marini. Finanziato dall’Unione Europea mediante il Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia, il progetto Poseidone ha previsto l’intervento di sommozzatori per il recupero di rifiuti accumulatisi nel mare, sottolineando la necessità di preservare la biodiversità e l’integrità degli habitat marini.
Iniziativa di recupero rifiuti subacquei
Materiali recuperati
Nel corso di una tre-giorni dedicata alla pulizia dei fondali, che ha visto il coinvolgimento di operatori tecnici subacquei specializzati, sono stati recuperati circa 250 chili di rifiuti di vario genere. Tra i materiali estratti, figurano attrezzi da pesca, cavi, pneumatici, indumenti e materiali da imballaggio. L’operazione ha compreso il recupero di reti da pesca, sia attive che passive, fascioni in gomma, cavi di traino di varie tipologie, e una serie di oggetti di uso comune che non dovrebbero trovarsi nei fondali marini.
Queste operazioni sono cruciali non solo per il recupero della bellezza naturale dei fondali, ma anche per la salute degli ecosistemi locali. La presenza di rifiuti, in particolare quelli di plastica e materiali sintetici, rappresenta una grave minaccia per la fauna marina, che spesso scambia questi oggetti per cibo.
Modalità di intervento e risultati
L’intervento si è svolto con l’impiego di due squadre di sommozzatori della società Idra, la cui attività si è protratta per 14 ore ciascuno. Gli operatori hanno lavorato a profondità massime di 23 metri, impiegando metodologie sicure e ben pianificate per garantire il successo dell’operazione. Questo tipo di operazione richiede competenze elevate e attrezzature adeguate per garantire la sicurezza degli operatori e l’efficacia del recupero.
Grazie al coordinamento e alla collaborazione tra le diverse parti coinvolte nel progetto, è stato raggiunto un notevole obiettivo: la pulizia del 70% dell’area 3 del sito delle Tegnùe. Questo risultato evidenzia quanto sia fondamentale la concertazione tra enti pubblici e privati per la realizzazione di iniziative di salvaguardia ambientale.
La voce delle istituzioni
Dichiarazioni delle autorità locali
Nel commentare i risultati ottenuti, Cristiano Corazzari, assessore al Territorio, Caccia e pesca della Regione del Veneto, ha espresso la propria soddisfazione per l’esito dell’iniziativa. Corazzari ha sottolineato l’importanza della sinergia tra le diverse parti coinvolte e la necessità di continuare su questa strada per garantire il ripristino e la conservazione della biodiversità nel sito delle Tegnùe. L’intervento non rappresenta solo un’azione una tantum, ma un primo passo verso un percorso pianificato di salvaguardia dell’ambiente marino.
La Regione del Veneto, come partner del progetto, si è impegnata a sostenere ulteriori iniziative di tutela e recupero ambientale, cercando di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della protezione dei fondali marini. L’importanza di questo tipo di attività sta nel loro valore educativo, capace di mobilitare l’opinione pubblica verso una maggiore consapevolezza del problema della plastica e dei rifiuti marini.
In definitiva, l’operazione di pulizia delle Tegnùe di Chioggia rappresenta un esempio significativo di come sia possibile, attraverso la collaborazione e l’impegno collettivo, affrontare con efficacia le sfide ambientali e contribuire alla salvaguardia delle risorse naturali.