A Pesaro è stato firmato un protocollo che dà il via libera alla costruzione della nuova caserma del comando provinciale dei vigili del fuoco nell’area di Case Bruciate. L’accordo, sottoscritto alla presenza di Emanuele Prisco, sottosegretario al ministero degli interni, coinvolge tutti gli enti interessati e segna un passaggio importante per la città, che attendeva da tempo questa infrastruttura. Intanto resta ancora da sciogliere il nodo sulla nuova sede della questura, ferma da anni.
Firma del protocollo e collaborazione tra enti per la nuova caserma
La firma del protocollo è arrivata stamattina con la partecipazione del sottosegretario Emanuele Prisco e dei rappresentanti di tutti gli enti coinvolti nel progetto. L’obiettivo è avviare la costruzione della nuova caserma dei vigili del fuoco nella zona denominata Case Bruciate, una località che da tempo viene considerata strategica per la sicurezza e l’efficienza del comando provinciale.
Collaborazione interistituzionale
Questa operazione è frutto di una collaborazione tra Comune, prefettura, ministero dell’interno e altri soggetti coinvolti, che hanno lavorato assieme per superare anni di attese e ritardi. L’intesa sul protocollo affronta anche le questioni relative all’area attuale, ovvero quella nella Statale, dove si trova oggi la caserma dei vigili. La firma permette di avviare un importante percorso amministrativo verso la piena realizzazione del progetto.
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Il sindaco di Pesaro, Andrea Biancani, ha sottolineato come questa sia una soluzione che la città aspettava da tempo. Alla base del successo di questo passaggio c’è un lavoro congiunto, che ha coinvolto diversi livelli di governo e ha richiesto scelte precise sul futuro uso degli spazi urbani.
Il nodo della questura e l’area liberata dalla caserma attuale
Oltre alla nuova caserma, in ballo c’è anche il destino della sede della questura, un progetto fermo da anni in città. Il sindaco ha ricordato come l’amministrazione non intenda adottare variazioni urbanistiche senza un quadro chiaro e definitivo su dove trasferire la questura. Si tratta di una questione ferma da almeno tre anni.
L’area che si libererà con il trasferimento della caserma dei vigili del fuoco potrebbe aprire nuove possibilità per ospitare altre attività, ma solo nel caso in cui riscontrassero problemi nella realizzazione della nuova sede della questura, prevista nell’area della caserma militare attuale.
Accordo per la nuova questura
Il sindaco Biancani ha riferito che dal 2022 esiste un accordo firmato tra vari ministeri, l’ente Demanio, il Comune e la Prefettura che riguarda la costruzione della nuova questura in via della Liberazione a Pesaro. Il progetto prevedeva un investimento di 13 milioni di euro e la nascita di una struttura moderna e funzionale. Purtroppo però da allora non sono emersi progressi concreti.
Ritardi progettuali e incertezza sulle tempistiche
Il progetto della nuova questura avrebbe dovuto completare la fase di progettazione entro l’estate del 2024, con un termine dei lavori previsto per l’estate del 2026. Al momento invece l’agenzia del Demanio non ha ancora comunicato la conclusione della fase progettuale.
Il sindaco ha messo in luce come i tempi non siano stati rispettati e finora non siano state fornite spiegazioni ufficiali riguardo ai motivi dei ritardi. Questo rallentamento aumenta l’incertezza sul futuro della sede della questura, con implicazioni dirette anche sull’uso dell’area liberata dal trasferimento dei vigili del fuoco.
L’attesa continua, ma la firma del protocollo sulla nuova caserma dimostra comunque un passo avanti nel rispondere alle esigenze del comando provinciale e della città di Pesaro. Il tema dei tempi per la questura resta aperto, con la speranza che si riesca a sbloccare presto la situazione per completare tutte le scelte urbanistiche in modo coordinato.